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mercoledì 25 febbraio 2015

MUORE IN OSPEDALE 40 GIORNI DOPO UN'OPERAZIONE DI APPENDICITE

SCANZANO JONICO. LA VITTIMA E' MARCELLO MELE, 46 ANNI, RICOVERATO A POLICORO E POI TRASFERITO A MATERA

LA MOGLIE: “LA VERITa' SULLA MORTE DI MIO MARITO E GIUSTIZIA PER LUI E PER I NOSTRI FIGLI”

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 25.2.15


SCANZANO JONICO - “Voglio la verità sul decesso di Marcello e voglio giustizia per lui e per i nostri tre figli minorenni. Non si può morire nel 2015 per una appendicite. Si tratta di un intervento che in altri ospedali si fa ambulatoriamente. Voglio sapere di cosa è morto mio marito e di come me lo hanno ammazzato”. Lo ha detto, con la voce rotta dalla commozione, Antonella Locaso, la moglie di Marcello Mele, 46 anni, marmista, deceduto nella notte di ieri nell'ospedale Madonna delle Grazie di Matera dove era stato trasferito nel pomeriggio precedente dal nosocomio di Policoro. Una morte su cui farà chiarezza l'autopsia già disposta dalla Procura di Matera a cui è stato presentato un esposto. E' stata la stessa signora Mele, accompagnata dall'avvocato Vincenzo Rago, a recarsi ieri in tribunale per presentare la sua richiesta di accertamento delle cause del decesso. Attesa per oggi la nomina del medico legale che effettuerà l'esame autoptico. A raccontare per la famiglia alla Gazzetta come si sono svolti i fatti è stato il cognato di Mele, Michele Locaso: “Marcello si era ricoverato per operarsi alla colecisti. Invece si trattava di appendicite. Dopo l'intervento ci sono state una serie di complicanze sino al suo trasferimento nel pomeriggio di lunedì da Policoro a Matera. Alle 6 di ieri Marcello è morto. Nessuno ci ha ancora detto perchè. Nessuno ci ha detto cosa aveva questa persona. E noi lo vogliamo sapere. Mio cognato dopo l'intervento non è stato più bene. Si era ricoverato il 10 gennaio ed è stato operato il successivo giorno 14. Non erano più calcoli ma appendicite. Poi ci sono stati problemi respiratori tanto da essere trasferito in rianimazione e tenuto in coma farmacologico. Ha avuto la febbre per 10 giorni. Ma si era abbassata sino al ritorno in reparto dove è stato per per 7 – 8 giorni. Ci dicevano che era tutto tranquillo, che ci voleva tempo. Sino al trasferimento di ieri per la ricomparsa della febbre. Lo volevano trasferire a Tricarico invece è stato mandato nel reparto infettivi dell'ospedale di Matera. Per poterlo portare dal letto all'ambulanza sono intervenuti i vigili del fuoco. Marcello pesava 120 chili. Vogliamo sapere la verità. Il nostro urlo deve sentirsi da lontano. Se qualcuno ha sbagliato deve pagare”. Mele ha lasciato tre figli di 14, 10 e 6 anni. E sul suo profilo facebook sono tantissimi i messaggi di cordoglio e solidarietà. 


IL DIRETTORE SANITARIO DELL'OSPEDALE DI POLICORO

“L'AUTOPSIA FARA' CHIAREZZA. CONDOTTE LE PROCEDURE DEL CASO”

POLICORO - Francesco Dimona è il direttore sanitario dell'ospedale Giovanni Paolo II. Ecco sue dichiarazioni sulla morte di Marcello Mele, 46 anni, di Scanzano Jonico, operato e ricoverato per oltre 40 giorni nel nosocomio del centro jonico prima del suo trasferimento a Matera dove è deceduto alle ore 6 di martedì. “L'autopsia – ha detto Dimona - farà chiarezza. Da noi sono state condotte tutte le procedure del caso. Mele è stato operato per appendicite gangrenosa e peritonite diffusa. Nel post operatorio è stato in rianimazione per complicanze respiratorie dovute anche alla sua obesità, circa 140 – 150 chili. Dopo la rianimazione è stato nel reparto di medicina. Si era pensato ad un trasferimento in riabilitazione ma per la ricomparsa della febbre, pensando ad un fatto settico, la decisione di trasferirlo a Matera”.

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