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sabato 7 febbraio 2015

OVERDOSE, SI INDAGA SULLE ULTIME ORE DI MARCO LAVEGAS

SCANZANO JONICO. MORTO A BOLOGNA

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 7.2.15 


SCANZANO JONICO – Indagini a 360 gradi della Polizia di Stato di Bologna sulla morte di Marco Lavegas, 37 anni, trovato senza vita, attorno alle 19 del 3 febbraio scorso, in via De' Toschi, nel centro della città dell'Emilia Romagna. Gli uomini della Questura stanno visionando le registrazioni delle telecamere della zona del ritrovamento. Si cerca di ricostruire le ultime ore di vita di Marco. Egli era con degli amici. Li ha lasciati affidando loro in custodia il suo cane e dicendo che sarebbe tornato di lì a poco. Ma non ha fatto più ritorno. Gli inquirenti vogliono accertare se il 37enne scanzanese fosse solo al momento della decesso ed anche, nell'ipotesi della morte per overdose da eroina, da chi abbia acquistato la dose letale. Ricordiamo che, a quanto si è saputo, di fianco al corpo di Marco è stata rinvenuta una siringa, usata. E nelle tasche del giovane è stata trovata una dose di eroina. Elementi che hanno spinto gli inquirenti a formulare l'ipotesi overdose. Per tentare di avere risposte alle domande sul caso l'autorità giudiziaria ha disposto l'autopsia ed esami tossicologici, svoltisi nel pomeriggio di ieri. Saranno le risultanze dell'esame autoptico e della ricerca di tracce di stupefacenti nel sangue a chiarire il quadro. Se sarà confermata la morte per overdose, Lavegas sarebbe l'ennesima vittima dei pusher dell'eroina thailandese che già ha causato numerosi decessi a Bologna. Una droga detta anche “bianca” poichè sarebbe molto pura. Proprio questa purezza potrebbe essere stata fatale a Marco. Il 37enne aveva lavorato per 4 mesi in un ristorante della Germania prima di fare ritorno a Scanzano dove si era fermato per 15 giorni con la sua fidanzata. Poi, in camper, aveva accompagnato a Roma la ragazza ed aveva programmato il giro a Bologna per trovare gli amici. Ma nel capoluogo dell'Emilia Romagna egli ha trovato la morte. La famiglia, intanto, è anche in attesa di avere la liberatoria della magistratura per la restituzione della salma.

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