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giovedì 12 marzo 2015

L'EX CARABINIERE ACCUSATO DI SPACCIARE EROINA

OPERAZIONE GENTLEMAN. IN CARCERE ANCHE GERARDO SCHETTINO, NATO A VIGGIANELLO E RESIDENTE A SCANZANO JONICO

 LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 12.3.15

 

Il gip del tribunale di Catanzaro, Ilaria Tarantino, ha emesso una ordinanza di custodia cautelare in carcere anche a carico di Gerardo Schettino, ex carabiniere, nato a Viggianello (PZ), 51 anni, da tempo stabilitosi a Scanzano Jonico. La notifica dell'ordinanza è stata effettuata nel carcere di Santa Maria di Capua Vetere dove l'ex militare sta scontando una pena passata in giudicato. Schettino, tuttavia, risultava già tra gli indagati quando il 16 febbraio scorso per iniziativa della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro scattò l'Operazione gentleman contro la 'ndrangheta di Corigliano Calabro e di Cassano allo Jonio. Nell'ordinanza del gip egli è indicato in tre capi di imputazione. Nel n. 9 è accusato con altri tre soggetti, in concorso, di aver detenuto, per finalità di spaccio, 2,1 kg di eroina. “In particolare, Luigi Abbruzzese, con l’intermediazione di Antonio Pavone, teneva i contatti con Schettino convenendo la cessione dello stupefacente che veniva trasportato in auto da Danilo Ferraro per la consegna all'ex carabiniere. L’auto di Ferraro, però venne perquisita dai finanzieri della Compagnia di Policoro a Nova Siri con il sequestro della droga”. Anche nel capo 10 si parla di droga. Per l'accusa Schettino, in concorso con altri, avrebbe detenuto, per finalità di spaccio, 12,5 kg di sostanza stupefacente
del tipo eroina. “In particolare: Luigi Abbruzzese, anche per conto di Schettino e di Antonio Abbruzzese, con i quali quale teneva i rapporti per il tramite di Antonio Pavone, acquistava lo stupefacente da Fisnick Smajlaj che incaricava Iliri Ulqinaku del trasporto. Quest’ultimo, però, mentre trasportava l’eroina dall’Albania a bordo di un’auto, con destinazione Cassano allo Jonio, veniva controllato a Marconia con il conseguente sequestro dello stupefacente e l'arresto del corriere”. Il capo di imputazione n. 20 è quello comprendente l'organico, per i magistrati inquirenti, dell'associazione, Schettino compreso. L'accusa per tutti è di essersi associati fra loro al fine di importare, trasportare, detenere e cedere ingenti quantitativi di cocaina, marijuana, e di eroina. Così, in un altro passaggio dell'ordinanza del gip Tarantino si legge: “Schettino si rifornisce costantemente di eroina, che poi spaccia nel territorio di Scanzano Jonico, da Luigi Abbruzzese con il quale intrattiene contatti tramite Antonio Pavone. Giova in proposito osservare che i cosiddetti sottogruppi (quale quello di Schettino) pur avendo una loro sostanziale autonomia sono gerarchicamente e funzionalmente subordinati al vertice dell'associazione al centro della “Gentleman” da cui ricevono, oltre alla sostanza stupefacente, anche direttive ed ordini”.

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