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domenica 29 marzo 2015

“NON VENDIAMO IL NOSTRO CORPO MA SOLO LA NOSTRA IMMAGINE”

Le camgirl di casa nostra

 

Quante sono le ragazze lucane che si mostrano come “mamma le ha fatte”, e molto di più, sui siti specializzati, difficile contarli, ma anche in forma “privata”, adoperando una telecamera, un computer, una connessione internet? Senza muoversi di casa. Esibendosi quando e come vogliono. Senza costrizioni alcune. Con la promessa di guadagnare anche sino a 200 dollari l'ora. Il numero delle donne e degli uomini, senza distinzione di età, di casa nostra che si esibiscono sul web è difficilissimo da calcolare. Ma l'esempio di Scanzano Jonico dimostra come il “il fenomeno” sia ormai diffuso anche nei piccoli paesi. Chi si esibisce, poi, lo fa non osservando alcuna precauzione e mostrandosi sul pc senza nessun effetto “coprente”, quanto meno, il volto. La Gazzetta si è già interessata al caso, divenuto anche trama di un film del 2014, “Camgirl”, con splendide protagoniste. “Sono una bellissima studentessa camgirl senza freni. Sono online dalle 12 alle 22 di ogni giorno. Localizzazione: Potenza, Basilicata”. E' soltanto uno degli degli annunci che inondano la rete, terra di conquista per ragazze e ragazzi, senza trascurare le coppie, di qualsiasi sesso, ed i gruppi che vendono la propria immagine via internet. Anche le lucane, dunque, stanno ritagliandosi uno spazio sul web: navigando ne abbiamo incontrato una decina che lavorano in forma “single”. Ma il numero potrebbe essere molto più elevato, anche perché non tutte dicono (per motivi di privacy!) da dove trasmettono il segnale e dove risiedono. Salvo farsi vedere in volto. Al di là della disinvoltura con cui mostrano il proprio corpo, però, quello che accomuna le camgirl di casa nostra è uno spiccato senso per gli affari. Una studentessa di Matera ha corredato il suo messaggio “senza veli” con consigli pratici per pagare il servizio: “Ciao, il mio nome è Diana! Sono qui per offrire sexy show. Per mostrare il mio nudo serve solo 1 euro. Ho le tariffe più basse della rete. Puoi usare postepay oppure carta di credito. Non accetto ricariche”. Insomma, spogliarsi in rete dura da tempo. Secondo una ricerca del 2009 condotta all'epoca da Studenti.it, sito famoso tra i giovanissimi, erano 75 mila le studentesse che sfruttavano il loro corpo per potersi pagare gli studi, pari al 25% delle 350 mila studentesse lavoratrici presenti allora in Italia. Col passare degli anni, però, il mercato si è evoluto. Adesso non valgono più le esibizioni private, “fai da te”. Bisogna affidarsi ai siti specializzati, alle company, che hanno invaso la rete. Ce ne sono tantissimi. Difficile contarli. Ognuno più spinto dell'altro. Con migliaia di performer pronti a tutto. Ma chi sono le camgirl? Sono ragazze “normali” che conducono una vita “normale” fuori da internet ma che appena accendono il pc subiscono una trasformazione radicale: da “brave ragazze della porta accanto” diventano consumate spogliarelliste - pornostar. Ecco Luana, il nome utilizzato davanti alla telecamerina della sua stanzetta, da Picerno: “Io uso questo mezzo per potermi mantenere gli studi”. E, per spiegare meglio il suo mondo ha citato alcune frasi tratte dal libro “Diario di una webcam girl” di Helen: “Spesso chi si piazza davanti al pc per vederci non vuole solo guardare il nostro corpo e le nostre movenze. C’è chi paga anche solo per parlare. Ma non confondeteci con chi vende sesso. Non siamo prostitute. Noi vendiamo soltanto immagine. Stop”.


FENOMENO IN CRESCITA. CROLLA LO SMERCIO NELLE EDICOLE DI PRODOTTI A CONTENUTO EROTICO

IL PORNO SUL WEB SURCLASSA LA VENDITA DI CASSETTE E RIVISTE

“Cassette e riviste porno? Se consideriamo al 100% le vendite di 15 anni fa adesso siamo al 5% scarso”. Lo ha riferito uno degli edicolanti anziani del Metapontino a cui abbiamo chiesto l'andamento delle vendite di tali prodotti erotici. Un crollo verticale dovuto al diffondersi di siti che, gratis, offrono foto, filmati, ed altri prodotti audiovisivi che più espliciti non potrebbero essere. Perchè comprare i film e le riviste, come ai tempi delle mitiche Moana Pozzi, Cicciolina, ed altre “dive” che hanno fatto la storia dell'erotismo spinto in Italia, se si possono vedere filmini e film nella loro interezza gratuitamente sul pc di casa? Ecco perchè nel mercato del sesso in Italia la parte del leone, oggi, la fa internet. Ormai ci sono holding mondiali che gestiscono in proprio 5 – 6 siti che sono tra i più cliccati della rete. Ed i fatturati crescono. Fatturati che sono superiori, secondo calcoli di agenzie specializzate, al miliardo di euro. Certo è che, con il crollo delle vendite in edicola, è cambiato anche il modo di proporsi delle pornostar del momento. Che fanno ancora film, pochi, ma che girano per l'Italia per proporre spettacoli abbastanza espliciti in locali hard.

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