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mercoledì 15 giugno 2016

POLICORO. “VOGLIONO RIDIMENSIONARE L'OSPEDALE. RISCHIANO LA RIANIMAZIONE E L'UTIC”

L'ALLARME LANCIATO DALL'UGL CHE INVITA I COMUNI JONICI VIGILARE


LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 15.6.16

POLICORO – “La Regione vuole smantellare i reparti di Unità coronarica intensiva e di Rianimazione dell'ospedale “Giovanni Paolo II” per accorparli agli stessi reparti del “Madonna delle Grazie” di Matera. Riteniamo che tale paventata chiusura assuma un significato negativo per tutto il comprensorio jonico e suoni come un ridimensionamento di quello che è stato definito il terzo polo sanitario regionale”. E' quanto hanno denunciato il segretario regionale dell'Ugl, Giovanni Tancredi, ed il segretario provinciale di Matera, Pino Giordano, aggiungendo che il ridimensionamento del nosocomio del centro del Metapontino potrebbe essere “l'anticamera per la chiusura di altri reparti indispensabili alla persona”. Per questo i due sindacalisti hanno fatto appello alla necessità “di un attento e vigile impegno da parte delle amministrazioni comunali e delle intere cittadinanze dell'arco jonico” al fine di contrastare “misure tendenti alla riduzione della spesa sanitaria con tentativi continui di chiudere determinati reparti”. Insomma, per il sindacato, la Regione vuole risparmiare e, pertanto, avrebbe programmato lo smantellamento di Utic e Rianimazione, per ora, del terzo ospedale per numero di ricoveri della Basilicata. Da qui alcune considerazioni. “Abbiamo la necessità – hanno spiegato i due dirigenti Ugl - di garantire Policoro e di difendere il diritto alla salute non certo per una questione campanilistica. Gli ospedali non sono fabbriche e i pazienti non sono prodotti”. Poi, ecco il messaggio al presidente della Giunta regionale, Marcello Pittella: “Al governatore vorremmo ricordare che il Giovanni Paolo II è un nosocomio che ha un’utenza maggiore, in termini percentuali, rispetto a tanti altri presidi ospedalieri lucani e che ha un circondario che va oltre i confini regionali se consideriamo che la Calabria jonica non ha strutture di ricovero e cura. L’utenza, dunque, è alta ed aumenta a dismisura l’estate. Un ospedale che non è fallimentare mentre ve ne sono altri di altre città in cui la politica ha mantenuto sale operatorie e reparti senza che nessun cittadino li scegliesse per farsi operare o per effettuarvi un ricovero”. Da qui l'“avvertimento” finale di Tancredi e Giordano: “Staremo attentissimi a quello che vorrà realizzare la governance regionale riservandoci di mettere in campo, qualora ve ne fosse il bisogno, ogni forma pacifica e democratica di protesta”. 

 
DALL'AZIENDA SANITARIA NÉ SMENTITE NÉ PRECISAZIONI

POLICORO – Nessuna smentita né alcuna precisazione dell'Azienda sanitaria di Matera in merito a quanto denunciato dell'Ugl sull'ipotizzato “smantellamento dei reparti di Utic e Rinamimazione dell'ospedale del centro jonico per accorparli agli stessi reparti del “Madonna delle Grazie” di Matera”. E la cosa appare strana in considerazione del fatto che la stessa Azienda è stata sempre pronta a far sentire la sua opinione sui diversi problemi relativi alla salute sollevati da utenti, media, sindacati, operatori. Evidentemente, l'Asm non vuole e, magari, non può intervenire in una questione che gli stessi dirigenti dell'Ugl, Giovanni Tancredi e Giuseppe Giordano, ritengono sia di pertinenza della “governance regionale”. Insomma, la partita sul destino di molte strutture sanitarie della Basilicata, Policoro compresa, non si deciderà a Matera ma a Potenza e, probabilmente, a Roma.


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