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martedì 28 giugno 2016

SCANZANO J. DIPENDENZA DALL'ALCOOL, TAVOLO CON LE ISTITUZIONI

LA PROPOSTA DELLE ASSOCIAZIONI ALCOLISTI ANONIMI E GRUPPI FAMILIARI AL-ANON. L'INTERVENTO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE, PITTELLA


LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 28.6.16

SCANZANO JONICO – Lotta alla piaga della dipendenza dall'alcool in Basilicata. Le associazioni Alcolisti anonimi e i Gruppi familiari Al-Anon, al termine di un seminario svoltosi nel centro del Metapontino, hanno proposto la costituzione di un “Tavolo di lavoro sull’alcolismo”. L’obiettivo è quello di pervenire alla sottoscrizione di un Protocollo d’intesa per future collaborazioni, coinvolgendo Regione, prefetture, forze di polizia, Asl, ambiti sociali di zona, Ufficio scolastico regionale, Università della Basilicata, Ordini professionali di ambito socio-sanitario e dell’informazione, Rai, organi di informazione, Corecom. Le due associazioni, è venuto fuori nel corso dei lavori, vogliono rappresentare una risorsa per la comunità. Attraverso il sostegno dell’auto-mutuo aiuto offerto gratuitamente ad alcolisti e loro familiari si propongono di contribuire alla creazione di una rete tra servizi sociali, sanitari, educativi e informativi che possa affrontare nel modo più efficace il fenomeno sociale dell’alcolismo. In quest’ottica, hanno manifestano la disponibilità a cooperare con le istituzioni e le organizzazioni della società civile e del terzo settore, mettendo a disposizione la propria esperienza nell'opera di recupero. Disponibilità accolta dal presidente della Regione, Marcello Pittella: “Nella mia esperienza di medico mi sono sempre reso conto delle difficoltà esistenti nell'andare oltre il rapporto uno a uno e oltre la terapia medica per la cura dell'alcolismo. Così, da quando ricopro il ruolo di presidente mi sono chiesto cosa hanno fatto le istituzioni contro le dipendenze. La Basilicata non ha la maglia nera. Ma non é mai abbastanza quel che si fa. Non possono bastare i sei centri preposti della sanità regionale anche se nell'ultimo anno abbiamo recuperato mille persone. Anche la legge sulle ludopatie non é sufficiente, dobbiamo andare fino in fondo. La Regione e il sottoscritto vogliono essere a disposizione. Cosa manca? Metteteci alla prova".

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