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martedì 20 settembre 2016

SCANZANO J. SCANZIAMO LE SCORIE PREOCCUPATA: “IL MINISTRO CALENDA HA RIPARLATO DI DEPOSITO GEOLOGICO PER LE SCORIE NUCLEARI AD ALTA ATTIVITÀ”

RICHIESTA AL PRESIDENTE PITTELLA: “LA REGIONE DEVE VIGILARE”

La rivolta di Scanzano J. del novembre 2003
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 20.9.16

SCANZANO JONICO - “Siamo preoccupati. Il ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda, davanti alla Commissione bicamerale contro le ecomafie, ha parlato di Deposito geologico per le scorie nucleari. Senza specificare se la struttura sorgerà in Italia od all'estero. E quando si parla di Deposito geologico a noi tremano i polsi. La Regione vigili su questo importantissimo campo”. Lo ha dichiarato Pasquale Stigliani, portavoce di ScanZiamo le scorie, l'associazione nata nel giorno in cui il Governo Berlusconi, il 13 novembre 2003, decise di ubicare il cimitero dei rifiuti radioattivi d'Italia nei depositi di salgemma di Terzo Cavone, a 500 metri dalla Jonio. Ora, però, con i nuovi criteri di localizzazione dell'Ispra, l'Istituto pubblico per la protezione e la ricerca ambientale, il sito jonizo dovrebbe essere fuori dalla Cnapi (Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee) ma per il Deposito ingegneristico. “Deposito in cui – ha spiegato Calenda - saranno smaltiti a titolo definitivo i rifiuti radioattivi a bassa e media attività e saranno immagazzinati, a titolo temporaneo, quelli ad alta attività e il combustibile irraggiato, proveniente dagli impianti nucleari, in attesa del loro conferimento definitivo al deposito geologico”. Così, quando si sente riparlare di questo tipo di struttura, qui ricordano che in Italia, sinora, solo i depositi di sale a 800 metri di profondità del territorio comunale sono stati fatti oggetto della proposta, rigettata a furor di popolo, della Sogin spa. Allora? “Allora – ha risposto Stigliani – nell'aprile scorso scrivemmo all'assessore all'ambiente della Regione, Aldo Berlinguer, poiché di Deposito geologico si parlava anche nel “Rapporto preliminare del programma nazionale per la gestione del combustibile esaurito e dei rifiuti radioattivi”. Gli chiedemmo di inviare osservazioni in merito. Non ci pare sia stato fatto. Sia allora il presidente Marcello Pittella a seguire con attenzione quanto accade in questo delicatissimo settore”.

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