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sabato 7 gennaio 2017

POLICORO. SUL REGOLAMENTO URBANISTICO SODDISFATTI CASTELLUCCIO (FI) E CALLÀ (FAREFUTURO)

Piazza Eraclea, il cuore della città

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 7.1.17
 
POLICORO – Tiene banco nel dibattito politico- amministrativo l'adozione da parte del Consiglio comunale del Regolamento urbanistico. E ciò a riprova dell'importanza che lo strumento di pianificazione urbana ricopre per il futuro della città leader del comprensorio Metapontino. Per il vice presidente del Consiglio regionale Paolo Castelluccio (FI), ad esempio, “il Regolamento urbanistico diventerà la formidabile e non sprecabile opportunità per ridefinire il volto di una città che deve puntare anche sulla costa facendola diventare fruibile dodici mesi l’anno. Policoro deve seguire l’esempio della Romagna che non da oggi è impegnata a “sdoganare” il mare di inverno ed a promuovere eventi di richiamo per Capodanno in riva al mare. Un obiettivo da raggiungere candidando Policoro, il lido e la piazza del mare, a diventare la location del prossimo “L’Anno che verrà” della Rai. E noi in più della Romagna – ha concluso l'esponente del partito di Silvio Berlusconi - possiamo offrire un patrimonio archeologico e culturale unico con un itinerario che porta sino a Matera capitale europea della cultura 2019”. Sulla decisione del Consiglio comunale del centro jonico ha espresso la sua soddisfazione anche il direttore della fondazione Farefuturo della provincia di Matera, Giuseppe Callà: “Erano 20 anni che la città aspettava un atto di questa importanza. Il Regolamento urbanistico è lo strumento che disciplina le trasformazioni degli assetti insediativi, infrastrutturali ed edilizi del territorio. Esso traduce le direttive e gli indirizzi operativi in norme e prescrizioni, fino alla scala del singolo lotto e del singolo edificio, precisando destinazioni d'uso, tipi di intervento, assetto morfologico e principio insediativo, strumenti d'attuazione. E’ chiaro che con il nuovo Regolamento si evitano la possibile cementificazione selvaggia del territorio e gli alibi dei “palazzinari”, il tutto a vantaggio di uno sviluppo armonico dell'assetto urbano nel rispetto dell’ambiente”.

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