Visualizzazioni totali

mercoledì 15 febbraio 2017

POLICORO. LA REGIONE HA RECEPITO L'INDICAZIONE DEL COMUNE. UNA NUOVA AREA DI 16.800 METRI QUADRATI PER SERVIZI DI PROTEZIONE CIVILE

Policoro. L'alluvione del 1.12.2013
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 15.2.17
POLICORO – La Giunta regionale presieduta da Marcello Pittella ha approvato l'indicazione della Giunta comunale del centro jonico per attrezzare una nuova area di 16.800 metri quadrati a servizi di protezione civile. Area ubicata tra il secondo ed il terzo piano di zona, in via Umbria, di proprietà dell'ente locale, adiacente al palazzetto dello sport, PalaErcole, già sede del Centro operativo municipale. Una decisione, quella della Regione, su cui è intervenuto il Vice presidente del Consiglio regionale Paolo Castelluccio (FI), per il quale “si va verso l’attuazione di un modello standardizzato di intervento per coordinare i soccorsi in caso di catastrofe estesa”. Il provvedimento della Giunta Pittella, ora all’esame della Commissione consiliare competente, rientra nell’ambito delle funzioni attribuite agli enti locali dalla normativa in vigore per provvedere all’attuazione di attività di protezione civile, partecipare alla sua organizzazione e promuovere la realizzazione da parte dei Comuni delle strutture necessarie. “Per poter soddisfare ogni necessità di intervento – ha evidenziato l'esponente “azzurro” - occorre definire gli scenari di rischio sulla base della vulnerabilità del territorio interessato al fine di poter disporre di un quadro globale ed attendibile relativo all’evento atteso e per poter dimensionare preventivamente la risposta operativa necessaria al superamento della calamità con attenzione alla salvaguardia della vita umana. Il Piano di protezione civile, dunque, è uno strumento di lavoro tarato su una situazione verosimile sulla base delle conoscenze scientifiche dello stato di rischio del territorio. Uno strumento aggiornabile non solo in riferimento all'elenco di uomini, mezzi e strutture a disposizione ma anche in base alla acquisizione di nuove conoscenze sulle condizioni di rischio che comportino diverse valutazioni degli scenari o ancora quando si disponga di nuovi o ulteriori sistemi di monitoraggio e allerta alla popolazione”.

Nessun commento:

Posta un commento