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domenica 12 marzo 2017

TURSI. CON 7 MILIONI DI EURO SI RESTAURA IL CONVENTO DI SAN FRANCESCO. L'ON. LATRONICO SCRIVE AL MINISTRO FRANCESCHINI

C'È ALLO SCOPO IL PROGETTO DEGLI ARCHITETTI TURSITANI CAVALLO E CRISPINO


LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 12.3.17

TURSI - “Occorre ristrutturare completamente lo storico convento medioevale di San Francesco di Assisi, posto su una collina di fronte al quartiere arabo della Rabatana. Serve un “tavolo” di confronto tra Ministero dei beni culturali, Regione e Comune al fine di garantire i finanziamenti necessari”. Lo ha scritto l'on. Cosimo Latronico (Direzione Italia) al ministro Dario Franceschini dopo aver effettuato un sopralluogo nei resti del monumento di interesse nazionale poiché considerato di particolare pregio artistico, storico, architettonico, paesaggistico, e, pertanto, sottoposto a vincolo ai sensi delle leggi vigenti. “Allo scopo – ha spiegato il parlamentare lucano - il Comune di Tursi ha fatto predisporre un progetto esecutivo per completare l'opera di restauro, di risanamento conservativo e di valorizzazione del complesso per farne un centro di riferimento per l'intero distretto colturale del Metapontino - Magna Grecia”. “Progetto redatto da me – ha detto alla Gazzetta l'architetto Giuseppe Cavallo – e dal mio collega Gianluca Crispino. Dirò di più. Si tratta della nostra tesi di laurea all'università di Firenze rielaborata per interessamento del Comune e della Fondazione Sassi di Matera. L'elaborato fu approvato nel 2009. Servono 7 milioni di euro per recuperare San Francesco. Ma da allora non è arrivato nulla”. Lo stesso architetto ha confermato il recupero integrale della struttura edilizia ai fini di una destinazione culturale a servizio del Metapontino. Ma ecco ancora Latronico: “L'antico convento, risalente al 1441, potrebbe essere sede di riferimento dell’Università della Basilicata per la scuola di specializzazione in archeologia o dell'Istituto superiore del restauro che di recente ha aperto a Matera una sua sede o potrebbe avere altre destinazioni culturali ed turistiche”. Il parlamentare ha ricordato a Franceschini che il sito ha già ricevuto dal Ministero dei beni culturali un contributo per un primo intervento di consolidamento del compendio conventuale, precedente al progetto di restauro complessivo, per 672 mila euro. Si tratterebbe, quindi, di destinare al monumento nazionale di Tursi i finanziamenti necessari. “Per me e Crispino, tursitani doc – ha spiegato l'architetto Cavallo – sarebbe un grande orgoglio attuare la nostra tesi di laurea divenuta progetto esecutivo di recupero di uno dei luoghi più importanti della nostra città”.


L'IMMOBILE DICHIARATO MONUMENTO NAZIONALE NEL 1991

TURSI - Il convento dell'Ordine dei frati Minori Osservanti fu fondato intorno al 1400 per accogliere un noviziato, un professorato ed uno studio di filosofia. Un primo intervento di ampliamento del 1609 dotò la struttura di una ricca biblioteca; altre opere, come il completamento della mensa ed i rimaneggiamenti della Chiesa, quali l’aggiunta di stucchi barocchi e la creazione di nicchie per le statue dei santi, sono riconducibili alla fine del Seicento. Occupato dai francesi di Napoleone Bonaparte alla fine del Settecento, il convento fu saccheggiato e bruciato. Così, i frati l'abbandonarono nel 1807 per farvi ritorno nel 1818, con la riconquista del Regno delle Due Sicilie da parte di Ferdinando IV. Nel 1909 il totale abbandono da parte dei frati e 5 anni dopo la definitiva chiusura. Nel 1991, San Francesco venne dichiarato monumento nazionale dal ministro Ferdinando Facchiano.

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