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martedì 30 maggio 2017

ATLETICA LEGGERA. PANIO PRIMO NEI 5000 M. DI MARCIA E TERZO NEI 1500 M. PIANI AI GIOCHI NAZIONALI DIALIZZATI E TRAPIANTATI DI BRA (CUNEO)

E DAL 25 GIUGNO SARA' CON LA NAZIONALE AZZURRA AI CAMPIONATI DEL MONDO DI MALAGA

PANIO A BRA
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 30.5.17
 
BERNALDA – Una medaglia d'oro, nei 5000 metri di marcia, ed una di bronzo, nei 1500 metri piani, sono il “bottino” conquistato da Angelo Panio ai recenti Giochi nazionali per dializzati e trapiantati organizzati dall’Aned (Associazione nazionale emodializzati-dialisi e trapianto-Onlus) e svoltisi a Bra (Cuneo). Medaglie che hanno confermato l'atleta lucano nella nazionale azzurra che, dal 25 giugno al 2 luglio, prenderà parte ai Campionati mondiali di categoria in programma a Malaga, in Spagna. Ma ecco il campione bernaldese, assemblatore di pezzi meccanici, padre di due figli, trapiantato di rene otto anni fa: “Io, sinora, ho preso parte a quattro edizioni dei Giochi italiani vincendo sempre alcune medaglie. Lo scorso anno sono stato anche ai campionati europei di Vaanta, in Finlandia, ottenendo due secondi posti nella 5000 m. di marcia e nel doppio petanque (bocce francesi). Buoni i miei piazzamenti anche nelle altre discipline in cui ha gareggiato: quarto posto nella 5000 m. piani e nella 1500 m. di marcia. A Malaga gareggerò negli 800, 1500 e 5000 m. piani; nella 5000 m. di marcia; e anche nella pallavolo mista. La mia specialità preferita, però, è la marcia anche se mi difendo nelle altre discipline dell'atletica leggera”. Archiviati i successi di Bra cosa si attende dai campionati mondiali? “In tutta sincerità, non so come andranno. Si tratterà di affrontare atleti che non si conoscono. Vedremo cosa accadrà. Assicuro, però, il massimo impegno per far bene”. Ovviamente, al fianco della competizione sportiva vera e propria queste partecipazioni hanno anche un profondo significato sociale. Panio, con i suoi successi, è diventato un testimonial dell'Aned. “E' vero – ha concluso -. Per la mia associazione sono stato in tutta Italia. Ultimamente sono stato anche a Napoli ed a Roma. Sempre per parlare dell'importanza della donazione degli organi. Se io posso correre, infatti, è stato grazie a chi ha donato il rene che mi è stato trapiantato otto anni fa”.

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