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mercoledì 24 maggio 2017

“NO ALL'OMERTÀ. CHI SA PARLI”. L'AGGUATO DI LUNEDÌ SCORSO A SCANZANO J. GLI APPELLI DEL SINDACO RIPOLI, DEL PARROCO DON POLIDORO, DEL CONSIGLIERE COMUNALE SCARNATO

Via Zuccarella bloccata dalla forze dell'ordine

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 24.5.17

SCANZANO JONICO - “Chi sa parli. No al silenzio omertoso”. Lo hanno ribadito, con accenti diversi, dopo l'agguato con colpi di pistola di lunedì scorso, il sindaco Raffaello Ripoli (Movimento civico scanzanese), il parroco don Antonio Polidoro ed il Consigliere comunale Claudio Scarnato (Scanzano conta) . “Pare che quanto accaduto in via Zuccarella sia maturato fuori dal nostro territorio”, ha esordito il primo cittadino a cui, però, abbiamo fatto notare che, dai primi accertamenti, sembra che la parentela ventilata tra Giulio Aliani, la vittima predestinata di Scanzano Jonico, e Matteo Barbalinardo, il 17enne ucciso a Marconia, sia lontana e fuori dalle investigazioni del caso. Poi, gli abbiamo chiesto, anche se l'elaborazione del fatto sia avvenuta fuori, del perchè sia stato scelto Scanzano come luogo dell'esecuzione. Perchè è un Comune privo di un presidio fisso delle forze dell'ordine? Che si dice della ventilata caserma dei carabinieri? “Che venerdì scorso c'è stato un sopralluogo tra Regione ed “Arma” allo stabile ex Commissariato e che è stato dato incarico per il progetto di adeguamento antisismico. Noi stiamo incalzando affinchè la stazione si realizzi presto”. Ma che “sentore” ha il sindaco di reati come spaccio di stupefacenti, estorsioni, furti? Ripoli: “I dati ufficiali dicono che la loro entità da noi è simile a quella dei Comuni vicini. Anche a Policoro c'è stato un episodio di spari da Far West in piano centro. Occorre non sminuire invitando la gente a parlare. Noi non facciamo comunicati ma lavoriamo. Per l'anno prossimo un ufficiale dei carabinieri incontrerà i nostri studenti per lezioni di educazione alla legalità”. Per Don Polidoro “non vanno sottovalutati fatti gravissimi che fanno del male ad una comunità che può essere un giardino ma che rischia di diventare una palude. Al di fuori dell'episodio di lunedì, di cui non ho precise notizie, ritengo che la diffusione della droga sia il cancro che si porta dietro la filiera negativa che fa vivere la comunità in una sorta di stadio d'assedio. Ed occorre aggredire le aree di degrado in cui attecchisce l'illegalità”. E Scarnato ha aggiunto: “Che non si dica che nulla è grave. E si resta in silenzio per non infangare il nome di Scanzano. Esprimo rammarico per quel che succede e per il silenzio che qualcuno non si potrebbe permettere. Non chiederemo un Consiglio comunale. I due precedenti, convocati dopo eventi criminosi, non hanno avuto seguito. L’ennesimo fallimento è l’infinito silenzio”.

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