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venerdì 14 luglio 2017

AGRICOLTURA DEL METAPONTINO IN CRISI TRA FRUTTA REGALATA, LASCIATA PER TERRA E FRUTTETI ABBATTUTI. CASTELLUCCIO: “E' IN GIOCO E’ IL FUTURO DEL SETTORE RPOMARIO”. E LA LA CIA CERTIFICA: “QUOTAZIONI BASSE PER NETTARINE, ALBICOCCHE E PESCHE”

ALBICOCCHE PREGIATE PER TERRA
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 14.7.17

POLICORO - “Quando si arriva a regalare i meloni prodotti pur di non buttarli via perché non hanno mercato e quando si decide di abbattere albicocchi perché le produzioni estere impongono i propri prezzi vuol dire che è in gioco il futuro dell’agricoltura nel Metapontino”. Lo ha dichiarato Paolo Castelluccio (FI), vicepresidente del Consiglio regionale, dopo i nostri articoli di mercoledì scorso in cui abbiamo trattato della protesta di un agricoltore di Scanzano Jonico, che ha regalato i suoi meloni gialli invenduti, e del taglio di albicoccheti a Rotondella denunciati da Giuseppe Corrado, della Confagricoltura. Una crisi di mercato per le produzioni locali che è stata “certificata” dalla Confederazione italiana agricoltori (Cia). “Dalle prime settimane di avvio della campagna – ha comunicato la Cia - restano sempre giù i prezzi di nettarine, albicocche e pesche, solo in parte spiegabile con un’abbondante offerta sui mercati di prodotti esteri e nazionali a causa del caldo che ha portato la frutta a maturare contemporaneamente in tanti areali produttivi. I dati Ismea registrano a Matera quotazioni di 0,40 cents/kg per le nettarine di polpa bianca, 0,35 per quelle di polpa gialla e 0,30 cents/kg per le pesche. E nel Metapontino solo le nettarine bio spuntano quotazioni più interessanti, 0,60 cents/kg, e le albicocche 0,42 cents/kg”. Che fare? Ecco le proposte Cia: “Programmazione delle produzioni, condivisione delle strategie commerciali, attivazione almeno a livello sperimentale dei fondi mutualistici o delle polizze ricavi, regole certe per la produzione, commercializzazione e la vendita nell'ottica di una più equa ripartizione del reddito lungo la catena alimentare”. Castelluccio, dal canto suo, ha chiesto “una strategia regionale che abbracci l’indebitamento delle aziende, la commercializzazione e la trasformazione delle produzioni, la piattaforma logistica sino ai mercati generali per l’export, la costruzione in loco della filiera della trasformazione”. 

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