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martedì 18 luglio 2017

SCANZANO JONICO. IL “MISTERO” DELL'AREA TRA L'ACCESSO ALLA 106 JONICA IN PIENO CENTRO URBANO E LA ZONA 167. INTERROGAZIONE MUSILLO, DEL M5S: “COME PUÒ UN PRIVATO ACQUISTARE UN'AREA GIÀ ESPRORPIATA DAL PUBBLICO? VOGLIAMO TRASPARENZA”. LA REPLICA DEL SINDACO RIPOLI


L'AREA A VERDE PUBBLICO CONTESA TRA UN PRIVATO ED IL COMUNE

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 18.7.17
SCANZANO JONICO – Il “mistero” di una vasta area in pieno centro urbano, sita tra l'accesso alla 106 in direzione Taranto e la zona 167, divenuta “di colpo” da pubblica a privata. Si tratta di una porzione di territorio destinata da Piano regolatore a verde pubblico sino all'ultima edizione della Festa patronale (1-2 maggio scorsi) adibita a luna park. Qualche giorno prima della festa, però, tutta l'area è stata recintata e segnalata con cartelli “Proprietà privata” e “Divieto di accesso. Proprietà privata”. Di fatto le attrazioni sono state ubicate altrove. Così, il portavoce del M5s, Antonello Musillo, ha presentato una interrogazione al sindaco Raffaello Ripoli (Movimento civico scanzanese): “Urge trasparenza sulle aree pubbliche occupate da privati. Quella in questione, con decreto del presidente della Giunta regionale del 16 novembre 1979 venne occupata ed acquisita in proprietà dal Comune. Il sindaco in carica, Cosimo Manolio, espletò gli adempimenti di rito per il diritto di proprietà trasmettendo alla Conservatoria dei registri immobiliari di Matera la relativa richiesta l'11 maggio 1981. Invece, ci risulta che l’area fu acquistata da privati da soggetti (ex Esab e Sais, Società agricola industriale Scanzano) che non potevano vantare alcun titolo di proprietà essendo intervenuta l’espropriazione da parte dell'ente”. Musillo, infine, ha segnalato “il pericolo per la pubblica incolumità poiché la recinzione è costruita con materiale non idoneo e senza autorizzazioni. E non si capisce come mai tale struttura non sia stata bloccata durante la realizzazione e come mai dopo l'ordinanza di sgombero da parte dell'Ufficio tecnico dell'11 aprile scorso essa si trovi ancora al suo posto”. Nella sua replica il sindaco Ripoli ha spiegato che “la richiesta di trascrizione del Comune alla Conservatoria dei registri non è stata mai, chissà perchè, effettuata” e che l'area “è stata venduta all'asta non da privati ma da Equitalia che l'aveva sequestrata alla Sais a cui, catastalmente, era ancora intestata. L'ente, però, nel 2009 ha fatto causa al privato che, dopo pochi giorni dalla ordinanza emessa dall'Ufficio tecnico, ha avuto ragione nel processo di primo grado acquisendo di fatto la titolarità dell'area stessa. Siamo intenzionati, però, a proporre appello. L'Ufficio tecnico, tuttavia, sta provvedendo per la rimozione della recinzione perchè non a norma”. 


L'AREA GIÀ DELLE GIOSTRE E DEI CIRCHI È DESTINATA A VERDE. LA SENTENZA DI PRIMO GRADO NELLA CAUSA TRA COMUNE E PRIVATO È ARRIVATA DOPO 8 ANNI

SCANZANO JONICO – L'area, centralissima, in cui per anni hanno sostato i circhi ed in cui venivano posizionate le giostre per la festa patronale dell'Annunziata è al centro di una contesa legale pubblico-privato. Contesa giunta a sentenza di primo grado dopo 8 anni! La causa, infatti, fu intentata dal sindaco Salvatore Iacobellis (Pd) nel 2009 quando ci si accorse che un privato aveva acquistato all'asta il bene immobile. Bene la cui titolarità al Comune non era mai stata trascritta dalla Conservatoria dei registri. L'ente, probabilmente, proporrà appello. Ci vorranno altri 8 anni per la sentenza? L'unica cosa certa è che il territorio destinato a verde pubblico per connettere il primo nucleo abitato di Scanzano Jonico al secondo, la zona 167, non potrà essere utilizzato. Da nessuno. Perchè non tentare, escluse responsabilità amministrative o penali, un accordo fra le parti?

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