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mercoledì 2 agosto 2017

POLICORO. POLEMICHE SULL'ESCLUSIONE DELLA CITTÀ JONICA DAL CAPODANNO RAI. SI FANNO PORTAVOCE DEL MALCONTENTO IL CONSIGLIERE REGIONALE CASTELLUCCIO ED IL SINDACALISTA UGL, GIORDANO

IL CAPODANNO RAI 2016 A MATERA
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 2.8.17
POLICORO – Sta suscitando polemiche l'esclusione della città jonica dallo svolgimento dei Capodanni della Rai programmati dalla Regione Basilicata. Per il vicepresidente del Consiglio regionale, Paolo Castelluccio (Pdl-FI), la Giunta Pittella “è chiamata a dimostrare che la promozione turistica di tutte le offerte della Basilicata non si realizza con qualche spot di 30 secondi su Policoro ed il Metapontino. L’esclusione della città jonica dalla programmazione delle località che sino al 2019 ospiteranno in Basilicata l’evento Rai per evitare che diventi occasione per rinfocolare antagonismi sia l’occasione per fare il punto su programmi e progetti e con essi sul livello di attenzione politico-istituzionale che riguardano lo sviluppo turistico dell'arco jonico lucano”. Va ricordato, altresì, che l'esponente berlusconiano era stato tra i primi sostenitori della “candidatura Policoro” per “l’Anno che verrà”. “Candidatura – ha sottolineato – che ha ottenuto autorevoli e numerose adesioni tra le quali, oltre a quella del precedente sindaco Rocco Leone, quella del primo cittadino di Matera, Raffaello De Ruggieri”. Durissimo sulla vicenda Pino Giordano, segretario provinciale dell'Ugl: “E' da da anni che nel Materano è in atto il progressivo smantellamento della presenza della Regione. Una noncuranza che sta avvenendo ad un ritmo talmente intenso da spingere ad immaginare l’esistenza di un piano di desertificazione del territorio. Policoro era pronto a livello imprenditoriale e strutturale per cogliere la grande opportunità di ospitare “L'anno che verrà” ma ecco che i potenti politici potentini, senza perdere tempo, hanno ufficializzato definitivamente che sarà Maratea ad ospitare il 31 dicembre la prossima edizione del programma Rai. Non credo ci sia da discutere sulla spietatezza di operazioni che hanno avuto e continuano ad avere come obiettivo la marginalizzazione definitiva della nostra area metapontina e la riduzione a vera e propria servitù dell’intero Materano”.

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