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venerdì 8 settembre 2017

NOVA SIRI. UFFICI COMUNALI, IL RICORSO AL TAR E LE LITI SU FACEBOOK

NOVA SIRI. IL CENTRO STORICO

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 8.9.17
NOVA SIRI – Quando lo scontro politico viaggia su Facebook. Accade nel Comune lucano al confine con la Calabria in cui il sindaco Eugenio Stigliano (Pd) e la maggioranza hanno attaccato le opposizioni in un post sulla pagina “Notizie dal ComuneNovasiri#amministrazionesocial” da titolo “Il Tar e le profezia di Acinapura (Antonio, capogruppo di Progetto Nova Siri, ndr) e Simonetti (Tommaso, consigliere della lista Civica civica, ndr)”. Non è tardata, però, la risposta di Acinapura, sempre su Fb, con un post dal titolo “La vittoria di Pirro”. Ma ecco alcuni “stralci” dello scontro. “Correva l’anno 2015 – hanno scritto Stigliano ed i suoi - e in Consiglio comunale ci fu chi “profeticamente” anticipò gli esiti di una sentenza del Tar sulla riorganizzazione degli uffici e dei servizi del Comune. La profezia riguardava la scelta dell’amministrazione, in ossequio alla spending review, di procedere ai tagli di quei “rami inutili” dell'organizzazione dell’Ente, che era sotto il controllo della Corte dei Conti per via di una “ereditata” situazione economica disastrosa che l'aveva portato ad una situazione di predissesto. Ma la profezia non ha avuto l’esito sperato. Il Tar ha rigettato tutti i motivi del ricorso e le tesi sostenute dal ricorrente ritenendo totalmente legittimi gli atti adottati da Consiglio e Giunta”. Ed Acinapura? “L'amministrazione Stigliano, in una operazione di mistificazione della realtà, prende a pretesto una vicenda giudiziaria interna agli uffici comunali per attaccare le opposizioni. Per la stessa vicenda l’Ente era stato già condannato con sentenza per condotta “antisindacale”. Ma tralasciando l'aspetto tecnico-giuridico che fará il suo corso a chi giova trasformare il dibattito politico in "guerriglia da strada"? Viene il dubbio che quella messa in campo dalla “ditta Stigliano & C.” sia una precisa tattica per nascondere le proprie inefficienze amministrative”. E giù un lunghissimo elenco di lavori pubblici abbandonati o bloccati o mai ultimati.

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