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martedì 31 ottobre 2017

POLICORO. LA COALIZIONE CIVICA DI PIERRI ATTACCA: “L'ASSESSORE TRIFOGLIO CHIARISCA O SI DIMETTA”. LA REPLICA: “SOLITA DELEGITTIMAZIONE”. IL CLIMA POLITICO SI SURRISCALDA

#POLICOROHERAKLEIA2022

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 31.10.17 
POLICORO – Si surriscalda il clima politico. Ad accendere la miccia la coalizione #policoroheracleia2022, alle scorse amministrative a sostegno del candidato sindaco Gianni Di Pierri, che ha chiesto a Giovanni Trifoglio, assessore al bilancio della Giunta guidata da Enrico Mascia di “chiarire o di dimettersi”. E l'esponente indipendente del governo cittadino di centrosinistra ha replicato: “E' sempre la solita storia: delegittimare gli avversari”. Ed i due schieramenti al ballottaggio hanno lottato insieme per sconfiggere il sindaco uscente di centrodestra Rocco Leone. Ma ecco #policoroheracleia2022: “Abbiamo letto dichiarazioni di Trifoglio che si è detto preoccupato per le somme di cui l’ente è creditore. Lo stesso ha parlato di una società che deve all’ente circa 1 milione e 300 mila euro di tributi, solo per il 2013. Abbiamo appreso poi che Trifoglio, dal 2012 al 2015 presidente del collegio dei revisori dei conti, sarebbe dal 2012 membro del collegio sindacale della società che sarebbe indebitata con l'ente. Se davvero così fosse saremmo di fronte ad una situazione grave. Noi di #policoroherakleia2022 insisteremo con le dimissioni ogni giorno da oggi sino a che Trifoglio non avrà lasciato la Giunta”. E questa la replica dell'assessore: “Il sottoscritto già nel primo Consiglio comunale aveva fotografato la situazione creditoria del Comune. Egli, altresì, è stato presidente del Collegio dei revisori dei conti dal 2012 al 2015 mentre da circa 15 anni ricopre la carica di componente del collegio sindacale della società indebitata con l'ente. Evito di discutere sulle ragioni per cui esercitare entrambe le attività (quella di presidente del Collegio dei revisori dei conti prima e di assessore al bilancio ora e di componente del collegio sindacale di una società privata) non comporta ipotesi di ineleggibilità e incompatibilità alla carica, anche alla luce della legge sulle Misure di contrasto alla corruzione. A che titolo dovrei rimettere il mio mandato?”

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