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sabato 14 ottobre 2017

ROTONDELLA. SCORIE, ORA LA MESSA IN SICUREZZA FINISCE NELLE AULE GIUDIZIARIE

IL CANTIERE DELL'ICPF ALL'ITREC DELLA TRISAIA
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 14.10.17
 
ROTONDELLA – La messa in sicurezza delle scorie dell'impianto atomico dismesso Itrec della Trisaia è finito nelle aule dei tribunali. Con esiti difficilmente prevedibili. I tempi del riporto a prato verde del bubbone atomico lucano rischiano di allungarsi a dismisura. Come era facile prevedere il contenzioso esploso tra Sogin, la spa di proprietà del Ministero del tesoro, e la Saipem, spa tra i più importanti contractor a livello mondiale nella costruzione e manutenzione di infrastrutture al servizio dell'industria petrolifera e non solo, è diventato legale. Fu il Consiglio di amministrazione di Sogin, il 10 agosto scorso, ad avvalersi delle clausole risolutive verso il Raggruppamento Temporaneo di Impresa (RTI), di cui è mandataria Saipem, riguardo il contratto di appalto per la realizzazione del Complesso Cemex nell'impianto Eurex di Saluggia (VC). Per quanto riguarda Rotondella lo stesso Cda prese atto “di una serie di gravi inadempimenti e ritardi da parte del RTI, di cui è mandataria Saipem, impegnato nel sito Itrec nella realizzazione dell'ICPF (Impianto di Cementazione Prodotto Finito), composto da un edificio di processo e da un deposito temporaneo per lo stoccaggio dei manufatti prodotti”. Sogin, pertanto, diffidò ad adempiere l’appaltatore affinché portasse a termine “nell’impianto lucano una serie di attività, alcune delle quali ferme da quasi un anno”. Diffida che, risulta alla Gazzetta, è scaduta, senza esito, il 30 settembre scorso. Anzi, ecco le “carte bollate”. Saipem ha citato in tribunale Sogin per risarcimento danni. Una situazione che non poteva non interessare il parlamento. Il presidente della Commissione industria del Senato, Massimo Mucchetti (Pd), ha proposto di svolgere audizioni informali dei vertici di Saipem e Sogin. Come finirà?

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