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giovedì 28 dicembre 2017

AGRICOLTURA. CONTRIBUTO EIPLI DEL CONSORZIO DI BONIFICA. COLDIRETTI: “FINALMENTE LA SOLUZIONE”. E CASTELLUCCIO (FI): “ATTENTI A CANTARE VITTORIA”

POTENZA. LA SEDE EIPLI
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 28.12.17

MATERA – L'annuncio tanto atteso dai produttori agricoli, soprattutto di quelli del Metapontino che hanno bisogno della risorsa idrica per le loro campagne come il pane, è arrivato dalla Coltivatori Diretti: “E' ormai imminente lo sgravio prospettato per l’inizio del nuovo anno relativo al contributo da versare all'Eipli (Ente per lo sviluppo dell'irrigazione di Puglia, Lucania ed Irpinia) da parte del Consorzio di bonifica di Bradano e Metaponto. Un onere di diversi milioni di euro a carico delle azienda agricole”. Ed il vicepresidente del Consiglio regionale, Paolo Castelluccio, ha avvertito: “Prima di cantare vittoria sulla cancellazione delle cartelle vogliamo vedere i provvedimenti che seguiranno”. Ma ecco il presidente regionale della Coldiretti, Piergiorgio Quarto: “Da anni ci battiamo per la cancellazione di una iniqua tassa che abbiamo da subito contestato. Ora, sapere che la giustizia ordinaria avrebbe sgravato gli imprenditori dal pagamento dell'imposta ci riempie di soddisfazione, anche perché la notizia arriva al termine di un’annata difficile soprattutto per l'arco jonico lucano che, oltre alla crisi da prezzi di mercato, ha dovuto fare i conti nel 2017 con le gelate che hanno distrutto numerose piantagioni e con la carenza idrica di questa estate. Gli imprenditori dovrebbero essere sgravanti dal pagamento della tassa per gli anni arretrati, per il 2017 e per il futuro”. E Castelluccio: “Da anni il portavoce degli agricoltori e consigliere comunale di Montalbano Jonico, Enzo Devincenzis, ha guidato la mobilitazione per contestare una tassa che appesantisce il settore agricolo con un debito pregresso verso il Consorzio pari a circa 600 euro per ettaro. Poiché le prenotazioni irrigue sono pari a circa 20 mila ettari, tutti gli utenti dell'ente hanno un debito di circa 12 milioni di euro. Devincenzis e coltivatori rivendicano pari dignità rispetto ad altri operatori economici rifiutando l'idea che l’agricoltura lucana sia destinata al fallimento”.

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