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sabato 30 dicembre 2017

POLICORO. INQUINAMENTO ENEA-SOGIN. ESPOSTO ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE E CITTADINI. CHIESTA ANCHE LA PUBBLICAZIONE DELLE MAPPE DEGLI INQUINANTI SUL SITO DEL COMUNE

LA CONFERENZA STAMPA DI POLICORO
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 30.12.17


POLICORO - “Basta ritardi, sottovalutazioni, mancanza di trasparenza. E basta con la favola che in Basilicata tutto può accadere senza colpa di nessuno come, ad esempio, per un terremoto. Abbiamo inviato un nostro esposto alla Procura della Repubblica di Matera affinchè apra un fascicolo di indagine sull'inquinamento “storico”, denunciato nel lontano 4 giugno 2015, dell'area Enea-Sogin ormai diffusosi anche all'esterno”. Lo hanno detto in conferenza stampa i rappresentanti delle associazioni Mediterraneo no scorie, Giovanna Bellizzi; medici per l'ambiente, Giampaolo Farina; il consigliere comunale di Policoro futura, Gianni Di Pierri; e le mamme portavoci di un gruppo facebook costituto sull'argomento, Vittoria Cesena e Anna Baglivo. Ma non è solo la richiesta di far chiarezza a livello di responsabilità penali e civili da parte della magistratura l'unica fatta da cittadini ed ambientalisti. Di Pierri ha reso noto ci aver formalizzato nella mattinata di ieri al Comune di Policoro la proposta di pubblicare le mappe sulla diffusione dell'inquinamento e quelle dei pozzi esaminati sul sito internet dell'ente proprio al fine di informare e fare chiarezza. “Mappe - ha aggiunto Bellizzi – di cui noi siamo venuti in possesso solo dopo aver inoltrato legale richiesta di accesso agli atti al Comune di Rotondella. Sino ad allora di questi documenti si conosceva solo l'esistenza ma non erano state pubblicate da nessuno”. E Farina ha reso noto che dalla stessa documentazione si evince chiaramente che tra i metalli pesanti e le sostanze inquinanti rilevate al di sopra dei limiti di legge consentiti non ci sono solo trielina e cromo esavalente ma anche il manganese. “Sostanze – ha spiegato – cancerogene per l'uomo e tossiche per l'ambiente”. Accorato l'appello delle due mamme presenti alla conferenza stampa: “Vogliamo sapere in quale mondo viviamo, cosa diamo da mangiare e da bere ai nostri figli. Per noi questo Natale, con i problemi di inquinamento di cui stiamo trattando, non è sereno”. Cittadini ed ambientalisti, dunque, sono tornati all'attacco di enti ed istituzioni interessate accusate di ritardi ed inefficienze “tanto - ha concluso Di Pierri - che all'ultima conferenza di servizio svoltasi a Rotondella il 19 dicembre scorso erano assenti il Comune di Policoro e la Regione Basilicata con il rinvio della stessa al 13 gennaio prossimo. Inconcepibile. Sconcertante”.

LE MAPPE DEGLI INQUINANTI
E PEDICINI (M5S) NTERROGA SUL CASO L'UNIONE EUROPEA


ROTONDELLA - Le notizie sulla contaminazione delle falde acquifere vicine all’impianto nucleare Itrec sono state portate all’attenzione della Commissione europea con una interrogazione dell'eurodeputato Piernicola Pedicini (M5s). L'esponente pentastellato ha chiesto “di far sapere se e quali azioni sono state messe in campo dalle autorità locali della Basilicata per eliminare la fonte di inquinamento e garantire la salute dei cittadini. I primi sondaggi effettuati nel sito erano del maggio 2015. Da allora niente è stato fatto. Nell’area in questione, dove i residenti hanno da sempre utilizzato l’acqua dei pozzi per scopi agricoli e domestici, si registra un incremento dei decessi per patologie tumorali nel disinteresse delle autorità locali”.

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