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giovedì 18 gennaio 2018

ROTONDELLA. SONO NEGATIVI I PRIMI TEST DI ASM ED ARPAB SULL'ACQUA DI TRE POZZI CONFINANTI CON IL SITO ENEA-SOGIN. IL SINDACO AGRESTI: “SOTTO SOGLIA I VALORI DI CROMOESAVALENTE E TRICLOROMETANO”

IL CAPANNONE EX MAGNOX
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 18.1.18

ROTONDELLA – Gli esami su prelievi effettuati dalla Asm ed analizzati dall'Arpab sulle acque di tre pozzi esterni e confinanti al sito Enea-Sogin sono risultati negativi. Respiro di sollievo, per ora, del sindaco Vito Agresti e dei residenti. Negativi anche gli esami dei due pozzi del Sinni del sistema antincendio di Enea. I primi cittadini del Metapontino, tuttavia, hanno “bussato” alla Regione: “Far presto per il disinquinamento della Trisaia”. Ed Enea già da oggi è al lavoro per appaltare la realizzazione di 17 nuovi pozzi esterni alla struttura e per rimuovere, previa caratterizzazione, le strutture dell'ex sito nucleare dismesso Magnox. Ma andiamo con ordine. La notizia delle acque dei tre pozzi con valori di cromo esavalente e di triclorometano al di sotto della Concentrazione soglia di contaminazione è stata resa nota da Agresti. Si tratta di risultati che dimostrano come l'inquinamento chimico della falda del sito sia rimasto all'interno. O non ha interessato i tre pozzi sotto esame che potranno continuare ad essere utilizzati dagli agricoltori. Altra notizia tranquillizzante è quella sull'autorizzazione ad Enea di poter prelevare la risorsa idrica dai due pozzi laterali al Sinni. Risorsa che, esaminata, è stata ritenuta idonea all'uso. L'autorizzazione è stata concessa dalla Conferenza di servizio svoltasi martedì scorso in municipio. Ma i sindaci, riunitisi subito dopo, hanno chiesto un incontro agli assessori regionali alla sanità, Flavia Franconi, ed all'ambiente, Francesco Pietrantuono, al fine di coinvolgerli nelle procedure, da accelerare al massimo, del disinquinamento. Procedure per cui c'è stato il via libera, sia pure parziale, ad Enea. L'ente può provvedere alla gara per 17 pozzi da cui sarà pompata acqua sia per esaminarla sia per eliminare i contaminanti. Ma perchè autorizzazione parziale? Perchè il serbatoio e le condutture ex Magnox, l'impianto sospettato della responsabilità dell'inquinamento, andranno caratterizzati come rifiuto prima del loro smaltimento. “Durante la loro rimozione – ha spiegato Marco Citterio, della Direzione centrale infrastrutture di Enea - saranno esaminati. Se si troveranno contaminanti nucleari allora i rifiuti saranno affidati a Nucleco per il loro condizionamento e confezionamento. Se si tratterà di inquinamento chimico allora saranno smaltiti come speciali. Entro inizio marzo contiamo di appaltare i lavori”.



LETTERA DEL SINDACO ENRICO MASCIA ALL'ISTITUTO SUPERIORE DELLA SANITÀ. METAPONTINO. CHIESTO UNO STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE E SULLA SALUTE

POLICORO – I sindaci del Metapontino, riuniti in tavolo permanente per seguire la situazione dell'inquinamento chimico del sito Enea-Sogin, accelerano per affidare all'Istituto superiore della sanità (Iss) l'incarico per la redazione di uno studio di impatto ambientale e sullo stato di salute della popolazione. Una lettera è stata inviata dal sindaco Enrico Mascia al presidente dell'Iss, Walter Ricciardi. Nella nota il primo cittadino, a nome dei colleghi, ha informato della necessità di “uno studio di impatto ambientale e sulla salute, con valutazione statistica dell'incidenza di patologie eventualmente correlabili al citato inquinamento anche in concorso con il Registro tumori della regione”. Da qui la richiesta della disponibilità dell'Istituto “a voler indicare gli interventi proposti in riferimento a quanto sopra esposto nonché i relativi oneri a carico dei Comuni del comprensorio”.

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