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domenica 7 gennaio 2018

SANITÀ. IN BASILICATA SOLO FARMACI “GRIFFATI”. I LUCANI SPENDONO DI TASCA PROPRIA 12 MILIONI L'ANNO. REGIONE ULTIMA IN ITALIA NELL'ACQUISTO DI MEDICINALI EQUIVALENTI

LA MANIFESTAZIONE IO EQUIVALGO IN PIAZZA ERACLEA, A POLICORO, IL 2 DICEMBRE SCORSO
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 7.1.18
I lucani versano di tasca propria dodici milioni di euro l'anno alle case farmaceutiche produttrici di farmaci firmati. E sono all'ultimo posto tra le regioni d'Italia nella classifica dell'uso di medicinali cosiddetti equivalenti (o generici) che hanno la stessa efficacia e sicurezza dei primi ma che hanno il “difetto” di costare di meno. La “segnalazione” è arrivata da Cittadinanzattiva e Tribunale dei diritti del malato impegnati nel 2017 nella loro iniziativa nazionale denominata “Io equivalgo” a favore proprio dei medicinali senza “griffe”. Iniziativa che ha fatto tappa nello scorso mese di dicembre per la Basilicata a Policoro con un incontro coi giornalisti in municipio ed un “villaggio” informativo e partecipativo nella centrale Piazza Eraclea. Ed è venuto fuori che i nostri corregionali, oltre ad essere tartassati dai ticket del Servizio sanitario nazionale, si “auto tartassano” per milioni di euro l'anno nell'acquisto di farmaci di marca a sfavore di quelli senza “firma”. Un paradosso per una realtà con indici di povertà ben più alti di quelli della Provincia autonoma di Trento o dell'Emilia Romagna che sono al primo posto della classifica per il consumo di medicine “a basso costo” con la nostra è, desolatamente, e sorprendentemente, ultima. Senza, a guardare le statistiche, che le condizioni di salute dei cittadini di Basilicata siano migliori di quelli del Trentino. Anzi. Cittadinanzattiva e Tribunale dei diritti del malato, allora, hanno spiegato a Policoro che “il farmaco equivalente ha le stesse caratteristiche farmacologiche e terapeutiche di quello di marca già presente sul mercato e non più protetto da brevetto. È efficace e funziona come quello firmato perché ha lo stesso principio attivo e la stessa quantità, identico numero di unità posologiche, la stessa forma farmaceutica, la stessa via di somministrazione. Si tratta, inoltre, di medicinali sicuri poichè il loro uso è consolidato da anni di commercializzazione”. Parole al vento in Basilicata? 
 
UNO DEI MANIFESTI DELLA CAMPAGNA IO EQUIVALGO DI CITTADINANZATTIVA E TDM
TARSIA (CITTADINANZATTIVA) E QUINTO (ASM): “I FARMACI GENERICI SONO CONVENIENTI E CURANO LO STESSO”. MA SUI GENERICI GIRANO MOLTE “FAKE NEWS” CHE NE CONDIZIONANO IL CONSUMO

Ma perchè in Basilicata i medicinali equivalenti non decollano? Abbiamo posto la domanda a Maria Antonietta Tarsia, segretaria regionale di Cittadinanzattiva, che, così, ha risposto: “Perchè in Italia e nella nostra regione sono arrivati 20 anni fa mentre nel Nord Europa, ad esempio, sono entrati nelle farmacie 10 anni prima. Ma ci sono anche motivi culturali locali che riguardano cittadini e medici “affezionati” entrambi ai prodotti di marca. Con i primi che hanno speso nel 2017 di tasca propria circa 12 milioni di euro. Girano, poi, sui generici molte fake news che colpiscono i creduloni. Eppure si tratta di medicinali che hanno la stessa efficacia di quelli con brand con l'unica differenza che costano molto di meno. Si tratta, quindi, di un'opportunità di risparmio per i pazienti ed anche per lo Stato. Più “basso costo” si consumano più si ridurrebbe il prezzo di riferimento dei farmaci con benefici diretti ed immediati per il Servizio sanitario nazionale e per quello regionale”. Ma cosa fare per incentivare il prodotto equivalente e per far risalire la Basilicata dagli ultimi posti della classifica tra le regioni d'Italia nel consumo di tali medicine? “Spiegando a tutti i medici che lavorano per il servizio pubblico come quelli di famiglia, ospedalieri ed ambulatoriali – ha risposto Pietro Quinto, direttore generale della Azienda sanitaria di Matera – che debbono sensibilizzare i pazienti ad usare questo genere di farmaci anche se la normativa vigente non impone la prescrizione del principio attivo. I generici, tuttavia, stanno aumentando anche nel nostro prontuario ospedaliero poiché le case produttrici sempre più spesso di aggiudicano le relative gare d'appalto. Gare, per legge, che non è è possibile limitare solo a questo tipo di medicine. Se l'equivalente uscirà sempre di più dagli ospedali lucani alla dimissione o dopo le visite specialistiche anche il suo uso sul territorio ne beneficerà. A mio parere è questa la strada per invertire la tendenza”.

IO EQUIVALGO IN PIAZZA ERACLEA
LA SCHEDA. TUTTI IN PIAZZA CON IO EQUIVALGO

La campagna #Ioequivalgo è stata lanciata nel 2017 da Cittadinanzattiva e Tribunale dei diritti del malato con il patrocinio dell'Aifa (Agenzia italiana del farmaco). “Essa – si legge nella presentazione dell'iniziativa sviluppatasi in 10 tappe in tutta Italia, compresa quella del 2 dicembre scorso a Policoro - vuole favorire la trasparenza delle politiche dei prezzi, la sostenibilità della spesa per le famiglie e per il Servizio Sanitario Nazionale, la riduzione degli sprechi derivanti dalla mancata aderenza terapeutica dovuta dalla interruzione delle cure per difficoltà economiche. E’ per questo che la nostra iniziativa vuole favorire la trasparenza in pratica: offrire consigli e strumenti semplici da usare per conoscere le possibilità di risparmio. In Italia si può e si deve fare di più per aumentare l’uso dei farmaci equivalenti e coglierne tutte le opportunità, anche nei casi di indisponibilità o irreperibilità di farmaci”.


GLI STESSI PRINCIPI ATTIVI E TERAPEUTICI CON LE “LISTE DI TRASPARENZA”. COSA FARE PER SAPERNE DI PIÙ

L'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) organizza i farmaci equivalenti in appositi elenchi. Questi elenchi si chiamano lista di trasparenza che ogni farmacista ha nella propria farmacia a disposizione per essere consultata. La lista ti permette di conoscere, a partire dal nome commerciale o dal principio attivo del farmaco, l’unità posologica (es. pastiglia) e la confezione con il prezzo più basso dei farmaci equivalenti. Attraverso l’App ioequivalgo, inoltre, si possono facilmente verificare gli elenchi. In diverse occasioni potrebbe capitare di avere bisogno di prendere farmaci. Conoscerli aiuta a essere consapevole e a scegliere insieme al medico e al farmacista, in sicurezza, la soluzione più efficace. Per saperne di più su questi argomenti si può andare sulla home page di Ioequivalgo, contattare il numero verde Farmaci-line 800-571661, mandare una e-mail all'indirizzo farmaciline@aifa.gov.it, o inviare un fax allo 06.5978.4807.


L'ALLEANZA TERAPEUTICA TRA IL MALATO ED IL SUO MEDICO
 
Si definisce “alleanza terapeutica” il rapporto che si instaura tra la persona malata, il suo medico e tutti gli altri professionisti sanitari, ciascuno per le proprie competenze. In questa alleanza, il medico ha il dovere di spiegare e argomentare le scelte farmacologiche e terapeutiche, il paziente ha il diritto di partecipare esprimendo i propri dubbi, il proprio consenso e le proprie preferenze. Quando l'ammalato è di fronte al medico o al farmacista ha il diritto di essere sicuro di aver compreso bene tutte le indicazioni. E può esprimere consenso o dissenso su quanto proposto. Questo lo aiuterà a seguire meglio la prescrizione. Inoltre, occorre sapere che il Servizio sanitario nazionale, nel caso esistano uno o più farmaci equivalenti, di marca o meno, garantisce quello di prezzo più basso quando è disponibile: al paziente la scelta quando è in farmacia di pagare la differenza di prezzo se vuole il prodotto più costoso “firmato”.

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