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lunedì 5 febbraio 2018

SCANZANO JONICO. IL RACKET NON DÀ TREGUA AL TERRITORIO METAPONTINO

GUARDIA ALTA. L'ATTENZIONE SUL TERRITORIO
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 5.2.18
SCANZANO JONICO – La città del Metapontino è sotto l'attacco del racket. Dopo qualche mese di apparente calma, infatti, in neanche 20 giorni si sono verificati due attentati con il “marchio” della criminalità organizzata. L'ultimo è stato l'incendio dell'auto del noto imprenditore del posto Rocco D'Amore. Così, nel mentre proseguono le indagini dei carabinieri per tentare di individuare gli autori dell'incendio doloso non sono mancate le reazioni politiche. Il sindaco Raffaello Ripoli (Movimento civico scanzanese) ha dato la sua solidarietà all'imprenditore colpito chiedendo alla regione di far presto per l'ubicazione della caserma dell'Arma nell'unico comune dell'arco jonico lucano privo di un presidio fisso delle forze dell'ordine. Per le telecamere di videosorveglianza, invece, occorrerà attendere tempi meno grami del bilancio comunale. Sulla pesante situazione è intervenuto anche l'on. Cosimo Latronico (Noi con l'Italia) informando dell'invio di una lettera in merito al Ministro dell’Interno, Marco Minniti. “Sono anni – ha affermato il parlamentare - che denunciamo come l’area del Materano e Scanzano Jonico continuino ad essere costantemente vittime di attentati incendiari notturni dolosi a danno di attività economiche nei settori agricolo, artigianale, edilizio e turistico. Al ministro chiederò se sia a conoscenza della situazione descritta e quali misure intenda assumere nell’immediato per intensificare l’azione di controllo delle forze dell’ordine”. Sulla stessa lunghezza d'onda si è espresso anche Paolo Castelluccio (FI), vicepresidente del Consiglio regionale. “Per il controllo dell’ordine pubblico nel Metapontino – ha detto l'esponente azzurro - non poteva bastare l’inaugurazione del Commissariato di Marconia, qualche mese fa. Il nuovo episodio ai danni ancora di un imprenditore di Scanzano Jonico lo testimonia. Ricordo le parole del capo della Polizia, Franco Gabrielli, proprio a Marconia: Lo Stato c’è. E’ in queste occasioni che deve dimostralo”.

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