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lunedì 12 marzo 2018

POLICORO. ALLARME PROCESSIONARIA NELLA PINETA, GLI OPERATORI TURISTICI SONO PREOCCUPATI. MA PER IL VICESINDACO MARRESE BISOGNERÀ PROGRAMMARE AZIONI RISOLUTIVE NEL PERIODO AUTUNNO-INVERNO

PROCESSIONARIA. I NIDI SUI PINI

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 12.3.18

POLICORO – Allarme processionaria nella pineta costiera. A lanciarlo alcuni operatori turistici accortisi dei caratteristici nidi sulle cime dei pini e delle file indiane, in processione, delle larve. Il pericolo non è solo per l'ambiente ma anche per la salute umana e degli animali domestici. “Siamo molto preoccupati - ha detto Gino Lavieri, del camping Policoro village -. Sappiamo che questo vorace insetto distrugge le piante. E' già successo negli anni scorsi a Metaponto con danni notevolissimi. Il problema, però, non è solo il nostro che qui ci lavoriamo ma è di tutta la comunità poiché la pineta, estesa dall'Agri al Sinni, è di tutti”. “Anche noi siamo preoccupati - ha aggiunto Onofrio De Palma, amministratore della Gesthotel -. La nostra struttura è immersa in tre ettari di pini. Il problema è grosso”. Così, accompagnati dai nostri interlocutori, siamo partiti a “caccia” di nidi di processionaria. E ne abbiamo trovati in quantità soprattutto lungo la via Palinuro, quella che porta da via Fiume proprio al Policoro village. Ma tutta la fascia boscata sarebbe “contaminata”. Che fare? “Noi non siamo tecnici – ha risposto Lavieri -. Ma i tecnici ci sono. Il bosco è per la gran parte di proprietà di Alsia, Provincia di Matera e Demanio. Sono gli enti interessati che debbono tutelare questo patrimonio chiedendo a professionisti di valutare la necessità, i modi ed i tempi di intervento. Certo è che la processionaria è solo l'ultimo degli attacchi a questo polmone verde della costa metapontina che, non dimentichiamolo, è anche a forte rischio incendio mancando la pulizia del sottobosco, idonee piste tagliafuoco e con molti alberi secchi all'interno”. Cosa dicono, a proposito, al Comune? “Ci siamo già occupati del problema – ha spiegato il vicesindaco Gianluca Marrese – affrontandolo con la Regione e con l'area programma (le unioni di Comuni che hanno sostituito le vecchie comunità montane, ndr). La responsabilità degli interventi di forestazione, però, è stata affidata al Consorzio di bonifica di Bradano e Metaponto. Il Comune ha esposto la questione chiedendo di fare di tutto per salvare la pineta. Oggi, però, allo stadio attuale, con i nidi vuoti e le larve nel sottobosco, non ci sono misure efficaci. Bisognerà programmare azioni risolutive nel periodo autunno-inverno quando l'insetto è chiuso nei nidi. Ora, purtroppo, siamo fuori tempo massimo. Il tema è serio”. 
 
LE LARVE NELLA PINETA
IL CONTATTO PUÒ SCATENARE REAZONI ALLERGICHE. E' UN INSETTO PERICOLOSO ANCHE PER L'UOMO

POLICORO – La processionaria del pino allo stadio larvale, quello attuale nella pineta jonica in cui l'insetto, dopo essersi sviluppato nei nidi sulle punte degli alberi scende in processione alla ricerca dell'habitat per incistarsi, è pericolosa anche per l'uomo e gli animali domestici. L'insetto, infatti, libera nell'aria peli che sono fortemente urticanti per la pelle e per le mucose. Se si viene a contatto con essi possono svilupparsi reazioni allergiche con interessamento della cute, degli occhi, delle vie respiratorie e del tubo digerente. Molti Comuni affiggono cartelli di allarme nelle zone infestate. A rischio sono campeggiatori, frequentatori di pinete, quanti si trovano a passare sotto agli alberi con i nidi sulle cime o nei pressi delle colonie di larve in processione. Nel caso di contatto con i temibili peli urticanti bisogna rivolgersi alle strutture sanitarie di riferimento.

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