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mercoledì 7 marzo 2018

SCANZANO JONICO. DEPOSITO SCORIE, LA SCELTA DEL SITO È NELLE MANI DEL NUOVO GOVERNO. CALENDA NON HA RESO NOTA AL CARTA DELLE AREE POTENZIALMENTE IDONEE PRIMA DEL VOTO. COME AVEVA PROMESSO

LA BATTAGLIA DI SCANZANO JONICO. LA MARCIA DEI CENTOMILA

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 7.3.18

SCANZANO JONICO – La “patata bollente” della scelta del sito dove ubicare il Deposito nazionale unico (Dnu) delle scorie radioattive è nelle mani del nuovo Governo. Il ministro delle attività produttive Carlo Calenda, che aveva dichiarato che avrebbe reso nota la Cnapi, la Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee ad ospitare il Dnu, prima delle elezioni del 4 marzo scorso non è riuscito a rispettare il suo impegno. Insomma, non c'è stato il “risiko” nucleare del duo Gentiloni-Calenda. Qualcosa, però, si è mossa per una questione attentamente seguita in sede locale. Scanzano Jonico, lo ricordiamo, salì alla ribalta internazionale nel novembre 2003 per la sua battaglia contro il decreto del Governo Berlusconi che aveva ubicato il Deposito nei giacimenti di salgemma di Terzo Cavone. Battaglia vinta considerato che, a distanza di 13 anni, l'Italia non ha ancora l'importante infrastruttura. Tanto da essere sotto procedura di infrazione da parte dell'Unione Europea. Nei giorni scorsi, tuttavia, l’Ispra (Istituto superiore per la protezione e ricerca ambientale), l'organismo statale che ha funzioni di controllo, ha consegnato proprio al Ministero dello sviluppo economico ed a quello dell'Ambiente un aggiornamento della relazione sulla proposta di localizzazione predisposta dalla Sogin, la spa dello Stato deputata alla progettazione e realizzazione del Dnu. “L’aggiornamento – ha reso noto Ispra - si è reso necessario dopo la trasmissione, nel mese di gennaio, da parte della Sogin, di una comunicazione, con documentazione, riguardante modifiche alla proposta di Cnapi del 2015 in relazione ad aggiornamenti, intervenuti successivamente al 2015, nei database utilizzati per l’elaborazione della proposta. L’Istituto ha proceduto alla verifica di conformità delle modifiche con i criteri della vigente Guida tecnica ed alla validazione dei risultati cartografici. La nuova proposta di Cnapi, al termine dell’istruttoria, è stata trasmessa dall’Ispra ai suddetti Ministeri senza formulare rilievi. La relazione dell’Ispra, considerata la classificazione di riservatezza attribuita dalla Sogin alla proposta di Cnapi, è stata analogamente classificata e sarà tale sino alla pubblicazione da parte di Sogin a seguito del nulla osta ministeriale”. Insomma, la vicenda della Cnapi si sta intrecciando strettamente con quella della formazione del nuovo Governo. Non resta che attendere.

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