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domenica 27 maggio 2018

POLICORO. ACQUA AI TRIALOMETANI. COVA CONTRO CHIEDE UN CONTRADDITTORIO PUBBLICO CON LE ISTITUZIONI ALLA PRESENZA DEI CITTADINI

GIORGIO SANTORIELLO, A SX, E GIAN PAOLO FARINA

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 27.5.18


POLICORO – “La Regione Basilicata e gli altri enti interessati accettino di confrontarsi in pubblico contraddittorio con noi associazioni alla presenza dei cittadini. Come vuole la vera democrazia”. Lo hanno detto nel corso di una conferenza stampa sulla vicenda “acqua ai trialometani” Giorgio Santoriello e Gian Paolo Farina, esponenti dell'associazione Cova contro, alla presenza di un buon numero di rappresentanti del Comitato mamme libere nato, come il Comitato jonico acqua pulita, nei frangenti dello stop all'uso potabile del principale alimento umano. Ma non si è trattato solo di un appello al confronto-scontro su una delle tematiche ambientali più acute nel Metapontino insieme a quella dell'inquinamento da sostanze chimiche del sito Enea-Sogin e del successivo intervento della magistratura. Santoriello, in particolare, ha lanciato un appello a quanti volessero contribuire per l'effettuazione di analisi da parte dell'associazione con campioni esaminati da laboratori accreditati. Appello lanciato anche a quegli imprenditori interessati a salvaguardare il territorio in cui operano in piena trasparenza. “Vogliamo effettuare esami spalmati nel tempo e nello spazio al fine di dare risposte certe ai cittadini di fronte al rimpallo di risultati tra Acquedotto Lucano (AL) ed Arpab. Nessuno, ad esempio, pur dopo due crisi di acqua off limits, ci ha detto della qualità di quella che esce dai nostri rubinetti. I campioni sono stati prelevati solo all'uscita del potabilizzatore e dei serbatoi. Noi, allora, ci proponiamo per analisi autofinanziate dagli utenti”. Cova contro, tra l'altro, ha chiesto ad AL di uniformarsi nella ricerca di sostanze dannose, nocive, cancerogene, alla “griglia” adottata da Acquedotto Pugliese “che ricerca più del doppio degli elementi”. Ed ancora “Quale tipo di cloro viene usato? In quale quantità? Con quel metodica? Purtroppo, la rete di distribuzione in Basilicata è vecchia, con perdite notevoli. Necessita, quindi, di cloro a volontà per abbattere la carica batterica e rendere potabile l'acqua che ci danno a bere. Chiediamo, pertanto, controlli celeri e frequenti su tutta la filiera”. Farina, dal canto suo, ha ribadito la richiesta all'amministrazione comunale di impegnare tutte le somme rivenienti dallo Stato per la compensazione ambientale per la presenza del vicino impianto atomico dismesso Itrec “solo ed esclusivamente per il monitoraggio dell'ambiente a tutela della salute umana”. 



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