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venerdì 21 settembre 2018

RISPOSTA A DOMENICO PORCELLI

CARISSIMO DOMENICO PORCELLI,



ho letto con attenzione il tuo lungo scritto, più di un mio articolo su La gazzetta del mezzogiorno. Uno scritto da dove si capisce bene che sei uno dei miei più attenti lettori, direi che quasi non ti è sfuggito nulla di quello che ho prodotto, da 33 anni, di giornalismo sia pure locale. E si comprende bene anche il tuo amore per Scanzano Jonico e gli scanzanesi.
Vedi, io faccio il cronista. E lo voglio fare, come in tutte le mie cose, al massimo. Invocare, allora, che lo Stato dia un nome, un cognome ed un volto, a chi in 20 anni ha seminato incendi dolosi notturni a decine in questa martoriata realtà è una conseguenza di articoli ed articoli scritti parlando con le vittime di quegli attacchi. Se tu vuoi bene, come dici, a Scanzano Jonico unisciti a me in questa invocazione. Che sia la Dda o la Cia o la Nato a dare le risposte attese da anni non conta: l'importante è che le risposte ci siano. E ciò sia che gli incendi vengano appiccati da mafia, 'ndrangheta o camorra, sia da semplice delinquenza disagiata e degradata. E ciò per dare, finalmente, tranquillità e pace ad un popolo che non ne può più di svegliarsi la notte col rogo di un capannone, di una azienda, di un'impresa, di un auto o di tre auto tutte insieme. Ed anche per dare coraggio alla cittadinanza. Io non accuso gli scanzanesi di essere omertosi, assolutamente. Dico che non dare, ripeto, un nome ed un cognome ed un volto a chi appicca i fuochi di notte ingenera insicurezza e paura. Tu vuoi questo? Se vuoi, con me, che i responsabili vengano individuati allora unisciti al mio appello.
E vieni, magari, con me, sui luoghi del “delitto”, a parlare con le vittime che vedono andare in fumo in pochi minuti il frutto del lavoro di una vita. Se scrivere di queste cose significa sobillare allora Porcelli sappi che hai di fronte il sobillatore numero 1.
Poi, chi vuole più bene a Scanzano tu od io? Sarà una bella sfida. Sappi, però, che in questa città ci vivo dal 1975 e che sono stato onorato anche di aver fatto, bene o male, l'amministratore locale per alcun anni. Chi vuole bene a Scanzano Jonico deve pretendere che lo Stato metta fine agli attentati incendiari notturni assicurando alla giustizia i responsabili. Siano essi mafiosi o delinquenti comuni.
Poi, hai tirato fuori il nome di Gerardo Schettino. Cosa c'entra? Cosa c'entra l'articolo in cui ho riportato dichiarazioni che lo riguardavano dell'ex procuratore Lugi Gay pubblicate nei resoconti stenografici della Camera dei deputati? E' a Gay che devi lanciare le tue accuse non a me. Che feci, anche in quel caso, il mio lavoro di cronista riportando anche dichiarazioni in merito, nella stessa pagina, dell'avvocato difensore della persona che tu hai citato. E cosa c'entra il sottoscritto con le indagini che hanno massacrato, come scrivi tu, Schettino che io ho intervistato ad ogni sua assoluzione? Mica faccio il poliziotto od il carabiniere od il magistrato. Invocare, quindi la Dda nel caso Scanzano significherebbe, per te, invitare ad indagare su Schettino? Mai passato dalla mia mente. Invocare la Dda significa solo avere più mezzi, non uomini, ed azioni di controllo e di indagine diversi da quelli della Procura di Matera. Questo significa quello che ho detto nella conferenza stampa del sindaco Raffaello Ripoli.
Quanto al concerto in piazza Gramsci io ho solo scritto una presentazione con la foto dei tre cantanti che hanno tenuto il concerto la mattina dell'evento. Tant'è che per scriverlo in maniera precisa assunsi informazioni dalla segretaria di Noemi Mesto. Quell'articolo, però, caro Domenico, ti sarà sfuggito. Ok, sei perdonato.
Vedi Porcelli, è proprio di concerti, di sport, di sviluppo, di cultura, che io vorrei scrivere. Non più di criminalità e di attacchi criminali a Scanzano Jonico. Accadrà? Speriamolo, mi auguro, insieme.
Con stima
SCANZANO JONICO 21.9.18       FILIPPO MELE

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