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giovedì 4 ottobre 2018

METAPONTINO E COLLINA MATERANA. TRIALOMETANI OK. I RISULTATI DEGLI ESAMI ARPAB DEL SETTEMBRE SCORSO. VALORI NEI LIMITI MA CON RILEVANTI SCOSTAMENTI

ACQUA DALLE AUTOBOTTI NEL GIUGNO SCORSO. CITTADINI SULL'ORLO DI UNA CRISI DI NERVI
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 4.10.18

POLICOROGli esami su campioni dell'acqua potabile erogata in gran parte del Metapontino più Ferrandina e Stigliano da Acquedotto Lucano (AL) sia per la ricerca dei trialometani (THM), i sottoprodotti clorurati del cloro usato come disinfettante, sia di altri inquinanti chimici, condotti dall'Arpab su provette riempite da tecnici dell'Asm (Unità operativa prevenzione salute umana) il 4 settembre scorso sono risultati tutti favorevoli. I relativi rapporti di prova, in numero di quattro, sono stati inviati dalla dirigente ad interim dell'Ufficio risorse idriche di Matera dell'Agenzia per la protezione dell'ambiente della Basilicata, Carmela Fortunato, all'Azienda sanitaria il 14 settembre scorso prima di essere pubblicati sul sito internet del Comune jonico, www.policoro.gov, tre giorni fa. Rapporti di prova che non hanno dato luogo a stop di interruzione dell'uso potabile della risorsa idrica erogata dal gestore. Come accadde in due altre occasioni, purtroppo, dal 17 al 24 aprile e dal 10 al 19 maggio scorsi per l'eccesso proprio dei “famigerati” THM nel campioni esaminati non solo a Policoro ma anche a Nova Siri Marina, Scanzano Jonico, Metaponto borgo e per la frazione Case sparse di Montescaglioso. Ma andiamo con ordine evidenziando come le provette del caso siano state riempite con l'acqua in uscita dai serbatoi Acinapura di Policoro, Campagnolo Basso di Bernalda, Piazza Castello di Pisticci, più quello denominato Missile ed ubicato lungo la strada provinciale Ferrandina-Stigliano. Ebbene, detto di campioni tutti con valori di THM totali conformi ai valori dei parametri di legge (30 microgrammi per litro), ecco le diverse concentrazioni rinvenute. Concentrazioni con rilevanti scostamenti fra i diversi risultati: Acinapura 23,5; Campagnolo Basso 12,9; Piazza Castello 1,7; Missile 0,7. Da cosa dipende la differenza tra i 23,5 microgrammi per litro di trialometani nell'acqua in uscita per l'abitato di Policoro e gli 0,7 del serbatoio ubicato lungo la strada provinciale Ferrandina-Stigliano? Probabilmente dipende dal fatto, ma qui debbono dare indicazioni il più possibile scientifiche i tecnici interessati, che si tratta di serbatoi serviti da differenti schemi idrici. Con quelli serviti dal potabilizzatore di Montalbano Jonico andati in crisi nei mesi scorsi a differenza di quelli di altri settori della vastissima rete gestita da Acquedotto Lucano.


TRIALOMETANI PROTAGONISTI ANCHE NELL'ULTIMO CONSIGLIO COMUNALE 

POLICORO – Trialometani protagonisti anche nell'ultimo Consiglio comunale di lunedì scorso. E' stato il capogruppo di Policoro Futura, Giuseppe Maiuri, a chiedere al sindaco Enrico Mascia (centrosinistra) notizie in merito all'azione risarcitoria che avrebbe dovuto intraprendere l'ente locale a favore dei cittadini rimasti privi di erogazione di acqua potabile dal 17 al 24 aprile e dal 10 al 19 maggio scorsi e sugli interventi posti in essere per la risoluzione della criticità relativa alle condutture a servizio della rete fornita dal potabilizzatore di Montalbano Jonico. Il sindaco Mascia nella sua replica ha spiegato che il problema della concentrazione di trialometani nell'acqua erogata da Acquedotto Lucano (AL) era stato risolto mediante l'allineamento delle modalità di esame sui diversi campioni da parte dello stesso AL, risultati sempre nelle norma, e quelle condotte dall'Arpab.

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