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giovedì 8 novembre 2018

L'AGGRESSIONE AL DR. TRENTADUE, IL 4/9/17, A FERRANDINA. L'ORDINE DEI MEDICI SI COSTITUIRA' PARTE CIVILE NEL PROCESSO A CARICO DELL'AGGRESSORE. LO HA ASSICURATO IL PRESIDENTE SEVERINO MONTEMURRO DOPO UN INCONTRO CON IL SUO COLLEGA

CASO NAZIONALE

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 7.11.18


MATERA - “L'Ordine dei medici si costituirà parte civile nel processo a carico dell'uomo che aggredì violentemente il 4 settembre 2017 il dottor Leonardo “Dino” Trentadue, medico di famiglia, provocandogli la frattura del femore dx. Il Consiglio direttivo ha già deliberato in tal senso”. Lo ha assicurato alla Gazzetta il presidente dell'Ordine, Severino Montemurro, dopo aver incontrato, lunedì, il suo collega che ancora porta i segni di quanto gli accadde nel suo ambulatorio di Ferrandina. Il medico fu aggredito da un suo “paziente” a cui aveva rifiutato di redigere un certificato, palesemente falso, necessario al rilascio della patente di guida. Al rifiuto del professionista si scatenò la violenza fisica. Trantadue dovette far ricorso alle cure dei sanitari dell'ospedale di Matera, dove fu dapprima operato e dove rimase ricoverato per 15 giorni, e poi a quelli di Tricarico, per la necessaria riabilitazione durata 30 giorni. Ancora oggi, però, egli porta su di se i segni dell'aggressione essendo costretto ad usare una stampella al fine di poter deambulare. A breve, inoltre, dovrà effettuare cicli di fisiochinesiterapia. Ma perchè la comunicazione del presidente dell'Ordine a cui il medico è iscritto pur essendosi pensionato da pochi giorni? Perchè all'udienza preliminare del processo a carico dell'aggressore, svoltasi il 26 ottobre scorso, l'organismo presieduto da Montemurro è risultato assente. Nonostante che, nell'immediatezza del fatto, l'ex presidente, Raffaele Tataranno, avesse dichiarato che l'organismo si sarebbe costituito a difesa della categoria e del suo iscritto. Iscritto aggredito nell'adempimento del suo dovere. Fatto, oltretutto, che fece il giro d'Italia di giornali e televisioni. E Trentadue, trovatosi solo in tribunale, ci è rimasto male. Ed ha espresso il suo risentimento. Ma Montemurro: “Si è trattato di un problema temporale. Il Consiglio direttivo si è riunito il 18 ottobre ed ha deciso la costituzione di parte civile da parte dell'Ordine. Ma per il successivo giorno 26 non c'è stato il tempo per presentarci in tribunale. Lo faremo nella prima udienza del processo a carico dell'aggressore (rinviato a giudizio, ndr) che si terrà nel marzo prossimo”. La vicenda che ha come protagonista il dottor Trentadue è parte integrante di quel che è accaduto e che accade in Italia dove sempre più sono i medici vittima delle violenze dei lori assistiti.

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