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giovedì 6 dicembre 2018

DOCENTE INDAGATO PER ABUSO DI MEZZI DI CORREZIONE NEL CASO DELL'ALUNNO PROMOSSO DAL CONSIGLIO DI STATO. IL FATTO E' ACCADUTO IN UN COMUNE DEL MATERANO

IL TRIBUNALE DI MATERA

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 6.12.18

C'è una novità nel caso dell'alunno di prima classe della Scuola secondaria superiore di primo grado di un centro del Materano bocciato dai docenti ma promosso dal Consiglio di Stato. Una denuncia per abuso di mezzi di correzione da parte di un docente è stata presentata dai genitori nel giugno scorso alla Procura di Matera. L'indagine è in corso. La notizia è stata confermata dall'avvocato Donatello Genovese, difensore della famiglia dall'ottobre scorso, da quando, cioè, è stato presentato il ricorso avverso alla decisione del Tar che aveva dato torto al padre del bambino. Lo stesso legale, altresì, ha corredato il suo appello con la relazione dell'assistente sociale del Comune in cui il fatto è avvenuto. In essa si legge: “Durante i colloqui con lo scrivente il ragazzo mi ha raccontato dei maltrattamenti subiti da un suo professore. Maltrattamenti che avevano avuto inizio dal dicembre 2017 al gennaio 2018 senza un particolare motivo eccetto quando il docente lo aveva sorpreso distratto o intento a parlare con qualche compagno durante la lezione. Il primo episodio di aggressione-punizione consisteva nell'essere afferrato dal professore per la maglia e di esser sbattuto con forza sul banco. In tale occasione egli scoppio a piangere per il forte dolore e a casa non riferiva dell'accaduto ai genitori per paura di non essere creduto. In altre situazioni, invece, veniva colpito con alcuni schiaffi sul collo o veniva insultato con parole offensive relative alla sua corporatura robusta. Insulti che, secondo quanto riferito dal minore, accadevano anche o in sua assenza davanti ai suoi compagni di classe che gli riferivano il tutto. Il ragazzo mi comunicava che tali atteggiamenti gli avevano destato preoccupazione circa il suo rendimento facendogli temere la bocciatura anche perchè la prof di italiano lo aveva minacciato con le parole: “Farò di tutto per la tua bocciatura””. Da qui la decisione dell'avv. Genovese di allegare la citata relazione all'appello al Consiglio di Stato avverso alla mancata ammissione dello studente alla seconda classe. Appello accolto. Risulta, altresì, alla Gazzetta che per la denuncia presentata dai genitori dello studente il professore in questione risulta iscritto nel registro degli indagati della Procura della Repubblica di Matera.

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