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venerdì 11 gennaio 2019

DOPO IL RIESAME SULLA GOMORRA DEL METAPONTINO. DIFENSORI PRONTI A DARE BATTAGLIA IN DIBATTIMENTO. ATTESA LA CHIUSURA DELLE INDAGINI DA PARTE DELLA PROCURA ANTIMAFIA RETTA DA FRANCESCO CURCIO

IL PROCURATORE ANTIMAFIA FRANCESCO CURCIO

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 11.1.19
SCANZANO JONICODopo la notifica delle motivazioni del Tribunale del riesame alla base del rigetto dei ricorsi degli avvocati di molti degli indagati nell'operazione che la Gazzetta ha definito “La Gomorra del Metapontino” si attendono le nuove fase dell'iter procedurale. La Procura distrettuale antimafia, diretta da Francesco Curcio, dovrà notificare ai coinvolti nel maxiblitz effettuato tra Scanzano Jonico, Montalbano Jonico, Tursi, Nova Siri e Policoro, il 4 ottobre 2018, l'avviso di conclusione delle indagini. A seguire il giudice delle udienze preliminari fisserà la data del primo dibattimento processuale. Sarà il momento in cui i difensori, alcuni convinti che le accuse siano fondate su basi indiziarie più che su prove concrete, potranno giocare le loro carte. Nell'attesa di notizie dalla Cassazione di Roma a cui alcuni legali presenteranno ricorso contro la decisione del Riesame. Ovviamente, anche la Procura antimafia sosterrà le sue tesi. Per la magistratura inquirente l’indagine su estorsioni e droga ha portato alla scoperta sulla costa jonica lucana di “una realtà criminale di eccezionale pericolosità”. Da qui le ordinanze di custodia in carcere per molti elementi dei tre gruppi individuati poiché “le stesse indagini – ha scritto il gip Lucio Setola nella sua ordinanza del 4 ottobre scorso - potrebbero essere pregiudicate dalla permanenza in libertà delle sopraindicate persone che potrebbero avere interesse ad avvicinare i testi al fine di condizionare future dichiarazioni”.

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