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domenica 17 febbraio 2019

“MI COSTITUIRO' PARTE CIVILE IN CASO DI RINVIO A GIUDIZIO DI CHI E' ACCUSATO DI MINACCIA AGGRAVATA CONTRO DI ME. E CHIEDERO' DI FARLO ANCHE ALLA FEDERAZIONE NAZIONALE DELLA STAMPA ITALIANA”. MELE NON DEMORDE

FILIPPO MELE CON IL GENERALE ROSARIO CASTELLO ED IL COLONNELLO SAMUELE SIGHINOLFI

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 12.2.19
SCANZANO JONICO - “In caso di rinvio a giudizio di coloro che la Direzione distrettuale antimafia accusa di essere il mandante e gli esecutori della minaccia aggravata nei miei confronti mi costituirò parte civile. E chiederò di farlo anche alla Federazione nazionale della stampa”. Lo ha dichiarato il cronista della Gazzetta del Mezzogiorno Filippo Mele fatto segno nella notte del 10 ottobre scorso, pochi giorni dopo il blitz interforze contro quello che gli inquirenti hanno denominato Clan Schettino, ad un attacco di chiaro stampo mafioso: il recapito di una busta con una penna biro rossa ed un proiettile di pistola inesploso ed uno squarcio nella tettoia della sua abitazione praticato con una bomba carta. Evenienza, quest'ultima, venuta alla luce solo il 4 febbraio scorso nell'ambito dell'operazione antimafia “Centouno” condotta, come la “Rusca” di 4 mesi prima, dalla Procura della Repubblica di Potenza. Il nostro collega, nell'apprendere la notizia dell'uso di esplosivo contro di lui, dichiarò: “Non avevo paura il 10 ottobre e non ho paura adesso. Voglio continuare nel mio lavoro di giornalista. Anzi. Ora che abbiamo una Procura antimafia in azione ed investigatori all'altezza è il momento del coraggio. Io sono sottoposto a vigilanza dinamica dalle forze dell'ordine. Lancio un appello, perciò, a chi ha subito incendi notturni, furti, minacce, estorsioni, pestaggi, ai genitori di figli vittime della droga: parlate, dite quel sapete. Collaborate con chi è impegnato a garanzia della vita sociale e civile di Scanzano Jonico e del Metapontino. Un appello, però, lo lancio anche ai mandanti ed agli esecutori dell'attacco nel miei confronti: pentitevi, scegliete di vivere alla luce del sole, chiedetemi scusa e vi perdonerò”. Ora l'annuncio dell'eventuale costituzione di parte civile. (ARTICOLO NON FIRMATO ATTRIBUIBILE A REDAZIONE MATERA)

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