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sabato 2 febbraio 2019

POLICORO. ORE CRUCIALI PER LA CRISI POLITICA. MASCIA DEVE SCIOGLIERE IL REBUS: NUOVA MAGGIORANZA O CONFERMA DELLE DIMISSIONI CON SCIOGLIMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE ED ELEZIONI ANTICIPATE

ENRICO MASCIA NELLA SALA CONSILIARE

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 2.2.19
POLICOROOre cruciali per la risoluzione, o meno, della crisi politica in atto. Allo scadere dei 20 giorni, dal 14 gennaio scorso, il sindaco Enrico Mascia (centrosinistra) deve riuscire a formare una nuova maggioranza (con Pd, Più Policoro e Futuro Comune) o confermare le sue dimissioni con scioglimento del Consiglio comunale ed elezioni amministrative anticipate. E la città attende col fiato sospeso di vedere il colore, bianco o nero, della “fumata” che uscirà dal palazzo municipale. Ieri abbiamo cercato di sapere qualcosa sull'andamento della crisi ma abbiamo ricevuto poche risposte al telefono. Evidentemente, nessuno vuole sbilanciarsi in attesa del rush finale. Lo stesso Mascia non ha fatto sentire la sua voce. Nè altri protagonisti della vicenda politica dai contorni alquanto ingarbugliati. Ma ecco, a proposito, la segretaria del circolo Pd, Adele D'Agostino: “Ci siamo impegnati senza risparmio per un'intesa che potesse rivitalizzare l'amministrazione. Le dimissioni della vicesindaca Valentina Celsi, nei giorni scorsi, vanno lette proprio in questa direzione: dare al sindaco più spazi di manovra nel riassetto dell'organigramma della nuova Giunta. Noi come partito non abbiamo posto alcuna pregiudiziale di nomi o di postazioni. E ciò al fine di costruire un governo cittadino in grado di durare per il resto della legislatura. Comunque, saremo impegnati sino alla fine per tentare di dare uno sbocco positivo alla crisi”. Identica posizione avrebbero espresso i dirigenti di Più Policoro, con i consiglieri Benedetto Gallitelli e Carmine Agresti. E Futuro Comune? Così, alle 16.45 di ieri, la portavoce Maria Teresa Prestera: “Per quanto ci riguarda la nostra posizione non è cambiata ed è rimasta sempre la stessa. La crisi non si risolve con l'offerta nei nostri confronti di due postazioni in Giunta ma con una proposta credibile di rilancio dell'attività amministrativa. Se questo non ci sarà significa che non c'è l'interesse a costruire veramente. Non si tratta, ripeto, di numero di assessori ma di un programma duraturo per la città affrontando i problemi uno per uno e mettendo nero su bianco l'iter della loro risoluzione”. Si potrà concretizzare positivamente il confronto nelle prossime ore? Prestera: “In politica tutto può accadere sino all'ultimo momento. Bisognerà capire, invece, se c'è la volontà dall'altra parte”.


QUANDO LA POLITCA E' IN STAND BY
POLICORO – Quando la politica è in stand by. Negli ultimi giorni nessuna dichiarazione sui social, anche da chi è prodigo con la tastiera, o con i tanti comunicati stampa del passato da parte di esponenti sia dell'opposizione sia della maggioranza. Tutti in attesa di cosa produrrà il confronto, frenetico nonostante l'apparente tranquillità “di facciata”, nel centrosinistra vincente alle elezioni dell'11 giugno 2017 e del successivo ballottaggio del 26 giugno successivo ma ora in crisi. Alcuni, addirittura, non rispondono al telefono né richiamano il cronista, come accadeva nei giorni precedenti. Evidentemente c'è la sensazione che una parola in più od in meno possa pregiudicare le proprie aspettative. L'opposizione di centrodestra attende con ansia il “rompete le riga”. Il centrosinistra cerca di saldare i cocci. Tempo poche ore ed il fiume di post e di comunicati riprenderà.

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