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venerdì 1 marzo 2019

LOTTA ALLA CRIMINALITA'. LA GAZZETTA ALL'INCONTRO RISERVATO TRA VERTICI DELL'ARMA DEI CARABINIERI ED IMPRENDITORI AGRICOLI SVOLTOSI A PANTANELLO DI BERNALDA

I CARABINIERI E GLI IMPRENDITORI AGRICOLI DEL METAPONTINO NELL'AZIENDA PANTANELLO
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 1.3.19
METAPONTO - “Siamo qui per dimostrare la nostra vicinanza agli imprenditori agricoli e per rassicurarli sul nostro lavoro al fine di soddisfare le loro esigenze di sicurezza e legalità. Le nostre attività sui fatti malavitosi del'arco ionico lucano sono in corso e svolti in stretto rapporto con la Direzione distrettuale antimafia di Potenza e con la Procura di Matera”. Lo ha detto il generale Rosario Castello, comandante della legione carabinieri di Basilicata, al termine dell'incontro da lui avuto, accompagnato dal colonnello Samuele Sighinolfi, comandate provinciale dell'Arma, con un gruppo di titolari di aziende del settore primario dell'area svoltosi nell'azienda sperimentale della Regione, Pantanello. Un incontro riservato, pur se aperto a molti, di cui La gazzetta è venuta a conoscenza. Perciò la nostra presenza e le nostre domande all'alto ufficiale. Tra queste, quella “clou”: si riuscirà a debellare il cancro della criminalità organizzata che sta infestando i territori da Nova Siri a Metaponto? Dopo due operazioni antimafia, “Rusca”, del 4 ottobre 2018, e “Centouno”, del 4 febbraio scorso, gli attacchi dolosi notturni stile racket continuano. “Stiamo lavorando – è stata la risposta – con le Procure competenti per territorio. Lo sviluppo delle indagini, poi, può portare a raccordi con le Procure di altre Regioni e con altri organi di Polizia. Il confronto è stato utile. Guardarsi in faccia è importante”. Ma cresce nel Metapontino la fiducia nell'Arma e nelle istituzioni dopo i colpi assestati ai clan? Castello: “La presenza degli imprenditori con noi dimostra di sì. Vogliamo ripagare questa fiducia”. Ed i produttori cosa hanno detto? Salvatore Martelli, già presidente del Distretto agroalimentare del Metapontino, pur se pensionato è riconosciuto come uno dei padri nobili dell'agricoltura ionica ed ha fatto da coordinatore dei lavori: “Non pensavo che la delinquenza arrivasse a tanto. Il nostro incontro riservato dimostra l'intelligenza dei vertici dell'Arma dedicatisi alla nostra realtà. Non lo so se si riuscirà a sconfiggere il cancro. Voglio stare coi piedi per terra”. Ma Francesco Battifarano, presidente regionale di Confagricoltura, ha aggiunto: “Questa terra è sana non marcia. C'è la speranza di poter recuperare alla legalità il nostro territorio. La soluzione sta nella stretta collaborazione tra carabinieri, altre forze dell'ordine, magistratura inquirente, imprenditori. Qui ci sono gli anticorpi per battere la criminalità: dobbiamo solo stimolarli affinchè reagiscano”.

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