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giovedì 8 agosto 2019

JOVA BEACH PARTY. IL FRONTE DEL NO DELLE ORGANIZZAZIONI AMBIENTALISTE LOCALI E LEGAMBIENTE BASILICATA

LA DUNA DELLA SPIAGGIA DI TORRE MOZZA

POLICORO – Sale di tono la polemica sul Jova beach party del 13 agosto sul lido di Torre Mozza. Le associazioni Mediterraneo no triv, Cova Contro, No scorie Trisaia, Medici per l'ambiente, Mamme libere, Stop 5 G Basilicata e GeCo (Genitori consapevoli Basilicata) hanno spiegato il loro “No” sostenendo che “la natura va rispettata non calpestata”. E Legambiente Basilicata ha reso noto di aver inviato un esposto denuncia agli organi competenti. Ma andiamo con ordine. Le organizzazioni ambientaliste locali hanno espresso le loro perplessità ed i loro dubbi sul concerto poiché esso si svolgerà “nel sito di interesse comunitario “Costa Ionica Foce Agri”. Poiché l'evento avrà impatti su un'area protetta e Sic doveva essere sottoposto non a Valutazione d'incidenza ma a Valutazione d'impatto ambientale. I luoghi, infatti, saranno oggetto di lavori di livellamento con posizionamento di impianti e transenne in grado di porre in serio pericolo l'habitat potendo distruggere le specie protette e la flora presente. Un altro aspetto che preoccupa è l'inquinamento acustico per le specie protette come la cicogna, la spatola, la volpoca, la gru, il cavaliere d’Italia, il gabbiano corallino”. E Legambiente: “Abbiamo inviato un esposto-denuncia affinché si accerti con urgenza se vi siano gli estremi affinché lo svolgimento del Jova beach party del 13 agosto possa essere spostato in altro luogo, oppure possa essere rinviato a data successiva al 31 agosto prossimo in considerazione dell’elevato interesse conservazionistico delle specie e degli habitat; se vi siano gli estremi per la riduzione dell’area d’intervento con conseguente limitazione del numero massimo di spettatori; se vi siano gli estremi per la sussistenza di tutti i requisiti di sicurezza previsti per i partecipanti”.

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