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lunedì 24 febbraio 2020

CORONAVIRUS. TUTTE LE ASSURDITA' DELL'ORDINANZA BARDI SUI LUCANI SCESI DAL NORD IN QUARANTENA


I CARTELLI INFORMATIVI AFFISSI ALL'INGRESSO DELL'AMBULATORIO


MENTRE IN LOMBARDIA, VENETO, EMILIA ROMAGNA E LIGURIA, AL DI FUORI DALLE ZONE FOCOLAIO, TUTTI GIRANO LIBERAMENTE

Il mio giorno orribile di medico di medicina generale. L'ordinanza della Regione con l'obbligo di quarantena di tutti i lucani che rientrano da qualsiasi città di Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Liguria, decisa nella notte dal Governatore con il consenso, si presume, dell'assessore regionale alla sanità, Rocco Leone, pediatra di libera scelta di professione, ha creato situazioni assurde. A Milano, Bologna, Genova, Venezia, tutti girano liberamente e possono andare, ad esempio, a Napoli, Palermo, Firenze e Roma mentre il cittadino lucano che è andato per un solo giorno in quelle quattro Regioni deve stare 14 giorni in quarantena quando torna a casa sua pur se non ha alcun sintomo. Assurdo. Ma dura lex sed lex. Così, la medicina di gruppo in cui lavoro ha affisso cartelli all'ingresso per spiegare ai cittadini il da farsi. Moltissimi hanno telefonato. In quarantena, intanto, sono andati anche medici. Poi, alcuni pazienti mi hanno telefonato per mettersi in isolamento. “A chi dobbiamo comunicarlo?” Ed io ho dato indicazioni di rivolgersi ai Comuni di residenza (per Policoro fare il numero 08359019260), agli ufficiali sanitari (aperti solo di mattino ed in qualche centro, come Scanzano Jonico, solo per qualche ora di pochi giorni alla settimana), al numero dell'Igiene e sanità pubblica di Matera 333/6582184. A quest'ultimo, però, nelle due volte che ho chiamato, alle 10 ed alle 13, mi ha risposto la segreteria telefonica. Ma lo sanno quanti non potranno recarsi al lavoro che non serve il certificato medico ma solo la comunicazione al sindaco di essere in isolamento? Ed i parenti di quelli che sono in quarantena sanno che non debbono avere contatti coi loro congiunti se vogliono farla seriamente? Infine, ho visto un'intervista su Emmenews, la web tv del Metapontino, all'assessore Leone che più volte ha ribadito che anche chi deve stare in quarantena deve chiamare il 118. Mi sembra un assurdo anche questo. Il 118 va chiamato in caso di patologie serie, anche nel caso del coronavirus, e non per la quarantena. Poi, non l'ho sentito invitare la gente a chiamare i medici di famiglia ed i pediatri del territorio come lui. Che sono il primo riferimento per la salute dei cittadini. Infine: l'ordinanza del presidente Vito Bardi rischia di distruggere l'economia agricola del Metapontino. I mercati di quelle quattro regioni, infatti, saranno off limits. A meno che le agenzia di trasporti non licenzino gli autisti lucani e facciano fare i viaggi Nord-Sud e ritorno a quelli di altre regioni. Assurdo.

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