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mercoledì 26 febbraio 2020

LA BABELE NELLA PSICOSI CORONAVIRUS CHE TRAVOLGE ANCHE I LUCANI. IL MIO EDITORIALE DI OGGI SU LA GAZZETTA DI BASILICATA




LA REGIONE REVOCHI LA QUARANTENA PER GLI STUDENTI SCESI DAL NORD ED ORDINI DI SEGNALARE IL LORO ARRIVO IN REGIONE A COMUNI ED ASL


Invitiamo la Regione a modificare ancora la sua ordinanza sulla prevenzione dei casi di coronarovirus. Ordini agli studenti che tornano da Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Liguria, di avvisare Comuni ed Asl del loro arrivo eliminando la “permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva”. Abbiamo rivolto l'invito all'assessore Rocco Leone ora lo rivolgiamo anche al governatore Vito Bardi. Dopo la “mattina orribile” di lunedì, con la “quarantena” per “tutti i cittadini” che rientravano dal Nord, anche ieri, primo giorno dell'ordinanza indirizzata agli studenti, ci sono stati tanti problemi. Quell'ordinanza è inutile, assurda, costosa. E' inutile perchè se un laureando lucano arriva da Bologna con la fidanzata residente in Emilia Romagna lui andrebbe in isolamento mentre lei andrebbe in giro dappertutto. Presunto “untore” lui e non lei? Assurda poiché parla di “studenti” mentre Bardi alla Gazzetta di ieri ha precisato trattarsi di universitari. Ma ci sono liceali in quarantena per aver fatto una gita nelle Regioni citate. Costosa: tanti genitori non sono andati al lavoro poiché in isolamento coi figli con deficit sui posti di lavoro ed esborsi per le sostituzioni. Segnalare il proprio arrivo, invece, a Comuni ed Asm risponderebbe al bisogno della Regione di censire gli studenti di ritorno cogliendo l'obiettivo senza il caos generato sinora. Infine, invitiamo Bardi e Leone a parlare la stessa lingua. Per il primo, sempre alla Gazzetta di ieri, “permanenza domiciliare fiduciaria” significa “facoltativa” mentre per Leone significa “coatta”. E la “babele” aumenta.

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