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sabato 11 aprile 2020

CENTOMILA GRAZIE E CENTOMILA AUGURI DI BUONA PASQUA A TUTTI VOI DALLA MEDGROUP


I MEDICI DELLA MEDGROUP ROCCO STOJA, A SX, E FILIPPO MELE, A DX; DIETRO, L'INFERMIERA KATIA ZUCCARELLA, A SX,  E LA SEGRETARIA SONIA ANTONICELLI, A DX. LA DOTTORESSA CARLA ZUCCARELLA SCATTAVA LA FOTO

MEDICI E PERSONALE DELLA MEDICINA DI GRUPPO DI POLICORO COMMOSSI DOPO LE MANIFESTAZIONI DI SOLIDARIETA' ED I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI RICEVUTI DA ENTI, ASSOCIAZIONI, CITTADINI. ORA NESSUNO DI LORO E' A MANI NUDE. E TANTI I MESSAGGI: “IO SONO FILIPPO MELE, DENUNCIATE ANCHE ME”

POLICORO – Centomila grazie e centomila messaggi augurali di buona Pasqua sono indirizzati ai lettori del blog filippomele.blogspot.com e della pagina Facebook Filippo Mele giornalista dai medici e dal personale della medicina di gruppo Medgroup, di via Caltanissetta 49. Perchè proprio centomila? Perchè a tante ammontano le visualizzazioni del video da me, Filippo Mele, medico di famiglia componente del citato gruppo e giornalista, postato il 5 aprile su questa stessa pagina dal titolo: “Medici di famiglia della Basilicata in epoca di coronavirus abbandonati da Stato e Regione”. In esso riprendevo alcune dichiarazioni rilasciate in una intervista da Massimo Calenda, portavoce del presidente della Regione, Vito Bardi, in cui egli asseriva che i medici del territorio della Basilicata avevano ricevuto tutti i presidi di protezione individuale necessari ad espletare il loro lavoro. Un falso. Una bugia. Invitavo, perciò, Calenda a denunciarmi se a dire falsità fossi stato io. Ad oggi, dopo sette giorni, non ho ricevuto alcuna querela. Ho ricevuto, invece, con i miei colleghi, Rocco Stoja e Carla Zuccarella, la nostra infermiera Katia Zuccarella e la nostra segretaria Sonia Antonicelli, tute monouso; calzari; visiere; mascherine Ffp2, Ffp3 e chirurgiche; occhialini di protezione; cuffie; in quantità tali da poter espletare in sicurezza il nostro lavoro. Soprattutto sul territorio. Come, del resto, avete potuto vedere nell'altro mio video di mercoledì scorso, “Medico di famiglia in epoca di Coronavirus. In giro per Policoro e Scanzano Jonico a visitare pazienti allettati in Adi”, e come potete vedere nella foto di copertina della pagina FB. Tutto materiale donato spontaneamente da enti, come il Comune di Policoro; partiti, il Pd di Scanzano Jonico; esponenti politici, come il consigliere regionale Pasquale Cariello; altri professionisti, il dentista Giuseppe Pipita; associazioni attive sul territorio, come la Enzo Gallitelli – Vivere a colori onlus; aziende come la Arte tenda di Policoro e Caporusso srl di Scanzano Jonico; semplici cittadini e pazienti. In tanti hanno colto il nostro grido di disperazione per non poter difenderci e quindi lavorare in sicurezza per noi ed i nostri assistiti portandoci quel che di utile era in loro possesso. E dallo Stato, tramite la Regione e la Asm? Niente di niente. Siamo ancora fermi alla dotazione di 3 mascherine Ffp3 con valvola non riutilizzabili del 10 marzo ed alle 5 Ffp2 anch'esse non riutilizzabili più 2 chirurgiche del 3 aprile scorsi. Avremmo potuto lavorare cosi? Sicuramente no. Ed a quanti ci hanno accusati di non aver speso 10 euro per comprarci questi presidi di difesa noi abbiamo risposto e rispondiamo che essi, ormai, sono introvabili. Ora speriamo che tutto finisca bene e presto, altrimenti andremo di nuovo in “deficit” di dispositivi. Il Coronavirus, infatti, è sempre in agguato, invisibile, subdolo, pronto a colpire. Sul piano personale, poi, non posso che ringraziare quanti mi hanno espresso tantissima solidarietà e tantissimo affetto. Non posso farlo uno per uno, come vorrei. Ma lo faccio qui, in maniera collettiva, insieme alla “squadra” della Medgroup. Una cosa, però, voglio scriverla. In tanti mi hanno detto, telefonato e commentato: “Dottore, ci hai fatti commuovere”. Ebbene, a voi io dico che mi ha fatto piangere una frase usata da moltissimi: “Io sono Filippo Mele, denunciate anche me”. Centomila grazie e centomila auguri di buona Pasqua a tutti nonostante l'incubo Covid-19.

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