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sabato 25 aprile 2020

SCANZANO JONICO. CARIELLO (LEGA): “NO AL CENTRO MIGRANTI A TERZO CAVONE”

IL CONSIGLIERE REGIONALE PASQUALE CARIELLO
IL CONSIGLIERE REGIONALE RESIDENTE NEL CENTRO DEL METAPONTINO SI DIMOSTRA PIU' LEGHISTA DEI SUOI COLLEGHI DI GIUNTA E CONSIGLIO: “PRIMA IL TERRITORIO. NOI VIVIAMO DI TURISMO ED AGRICOLTURA, UNA STRUTTURA DEL GENERE NON CI SERVE. MI OPPORRO' CON TUTTE LE MIE FORZE. METTERO' IN FORSE LA MIA CARRIERA POLITICA? NON MI INTERESSA. NON ESCLUDO AZIONI DI PROTESTA CLAMOROSE”.SEGUE VIDEOINTERVISTA

SCANZANO JONICO - “Prima il mio Comune”.
Sembra uno slogan elettorale ma, invece, è la sintesi del ragionamento politico espresso da Pasquale Cariello, il primo consigliere regionale di questa entità territoriale oltre che il più giovane di età a sedere tra i banchi della massima assise territoriale locale. Il nostro interlocutore è deciso: “No al centro di accoglienza di circa 150 migranti di Terzo Cavone in quella che era la Città della pace per i bambini vittima dei conflitti. Noi viviamo di turismo ed agricoltura. Una struttura del genere non ci serve. Mi opporrò con tutte le mie forze”. Come? “Lunedì farò un accesso agli atti per capire quanti soldi sono stati sperperati per quel cantiere incompiuto. Ho visto, però, che, sinora, c'è stata una dichiarazione di un tecnico della Regione e non di un politico”. 

E qui abbiamo dovuto precisare. Guardi che non si tratta di dichiarazioni. La firma all'accordo tra Comune e Regione alla base della destinazione a Terzo Cavone del Centro di accoglienza è di Maria Teresa Lavieri, direttrice generale del Dipartimento presidenza, allo scopo delegata legale rappresentante dell'ente guidato dal governatore Vito Bardi. Si tratta di un atto ufficiale che, dopo la firma delle tre commissarie prefettizie in carica al Comune, permetterà alla Regione di utilizzare due milioni di euro del Ministero dell'interno per ristrutturare e completare la “Città” ai fini della nuova destinazione. 
“E' necessaria da parte mia - ha ripetuto l'esponente del partito di Salvini - fare una ricognizione di quanto è stato speso e di quanto è accaduto. Metterò la mia opposizione su un tavolo di discussione alla Regione. Difenderò a denti stretti il mio territorio. Soprattutto in questo momento in cui la pandemia da Coronavirus sta aggredendo tutto il mondo”.
 
Forse che il Consigliere regionale di Scanzano non viene informato di quanto bolle in pentola nella Giunta Bardi per quanto riguarda il suo Comune? Il presidente non l'ha informata di quanto deve accadere qui? 
 “Siamo stati informati che stava andando avanti questo progetto. Esso, però, parte da lontano”. 

E' vero. Parte da almeno 15 anni anche se adesso il centrodestra in carica alla Regione lo ha fatto proprio. Mi sembra strano che la Lega abbia fatto un gran rumore, ad esempio, a Policoro per l'accoglienza di poche famiglie nella zona di Madonnella mentre a Scanzano Jonico il suo partito al governo della Basilicata, tranne lei, ha accettato questo progetto per accogliere 150 lavoratori stagionali extracomunitari. Come le mettiamo consigliere? 
“Io difendo il mio territorio. Gli altri possono fare quello che vogliono. Ma dico che le cose non saranno come le ha indicate lei. Nella prossima settimana la maggioranza prenderà le sue decisioni in merito”. 
 
In concreto: cosa farà per difendere il territorio? Chiamerà la gente a scendere in piazza? Si legherà ai cancelli della “Città della pace”? Impedirà alle ruspe di entrare nel cantiere per la necessaria ristrutturazione? 
“Le farò sapere concretamente come agirò appena avrò tutti gli atti in mano. Combatterò per difendere il mio territorio”. 

Lei è la seconda volta che assume posizioni contro decisioni del Governo regionale. La prima per l'ospedale da campo a Policoro, ora per il Centro migranti a Scanzano Jonico. Non teme per il suo futuro politico?  
Cariello: “No. Io la politica la faccio per passione. Per me vengono prima la mia gente ed il mio territorio”.

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