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domenica 31 maggio 2020

SCANZANO JONICO. CHIUSO UN ESERCIZIO DI VENDITA DI ALIMENTI E BEVANDE

IL MUNICIPIO DI SCANZANO JONICO

ORDINANZA EMESSA DAL DIRIGENTE DELL'UFFICIO TECNICO GIUSEPPE MURI DOPO L'ACCERTAMENTO DELLA POLIZIA MUNICIPALE. NEL LOCALE INTERESSATO DI SOMMINISTRAVANO ALIMENTI E BEVANDE SENZA LICENZA DELL'AUTORITA' COMPETENTE
 
SCANZANO JONICO – La chiusura immediata di un esercizio di vendita di alimenti e bevande è stata ordinata con apposito atto dal dirigente dell'Ufficio tecnico Giuseppe Muri. L'ordinanza è stata emessa dopo l'accertamento della Polizia municipale. Nel verbale di constatazione di illecito da parte degli agenti come riportato nell'atto dirigenziale “l'esercente gestiva un locale dove si consumavano birra ed altre bevande senza licenza dell'autorità competente. Il locale, altresì, era dotato di bancone, frigorifero, tavoli e sedie, e all'esterno, nelle immediate vicinanze, erano presenti diversi avventori seduti a sedie e tavolini intenti a bere birra”. Da qui la decisione della chiusura immediata dell'esercizio. L'ordinanza in questione è stata inviata anche a carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di finanza.

METAPONTO. IL 2 GIUGNO RIAPRE IL MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE

METAPONTO. MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE (FOTO MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI)

LO HA COMUNICATO LA DIREZIONE REGIONALE MUSEI DELLA BASILICATA. CON METAPONTO RIAPRIRANNO ANCHE IL MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DELLA BASILICATA DINU ADAMESTEANU A POTENZA ED IL MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DEL MELFESE MASSIMO PALLOTTINO A MELFI. RICORDIAMO CHE IL MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DELLA SIRITIDE A POLICORO È APERTO DAL 16 MAGGIO SCORSO. «RIAPRIRE NUOVI MUSEI NELLA GIORNATA DELLA FESTA DELLA REPUBBLICA, SIGNIFICA PER NOI – HA SOTTOLINEATO LA DIRETTRICE MARTA RAGOZZINO – CONTRIBUIRE ALLA RIPARTENZA DEL NOSTRO PAESE CON LA CULTURA DURAMENTE COLPITA DALL’EMERGENZA CORONAVIRUS”


IL COMUNICATO STAMPA INTEGRALE DELLA DIREZIONE REGIONALE MUSEI DELLA BASILICATA

Il 2 giugno, per ricordare la Festa della Repubblica Italiana, duramente colpita dell’emergenza Coronavirus, ma con la indifferibile necessità di ripartire, la Direzione Regionale Musei Basilicata riapre altri tre musei della rete dei luoghi della cultura lucani: il Museo Archeologico Nazionale della Basilicata Dinu Adamesteanu a Potenza, il Museo Archeologico Nazionale del Melfese Massimo Pallottino a Melfi, il Museo Archeologico Nazionale di Metaponto.
Queste riaperture, caratterizzate da scrupolose misure di sicurezza e da un rigoroso protocollo sanitario, vanno ad ampliare, portandoli a sei, i luoghi della cultura statali accessibili al pubblico dal 18 maggio scorso, quando furono riaperti il Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna della Basilicata – Palazzo Lanfranchi a Matera, il Museo Archeologico Nazionale della Siritide a Policoro, il Parco Archeologico Nazionale di Venosa.
Anche in questo caso, si è scelto di riaprire i musei presenti in tre diverse aree della Basilicata, dando il segnale di una ripresa della vitalità culturale sull’intero territorio regionale, in vista del prossimo riavvio degli spostamenti fra regioni diverse.
Sulla costa ionica, cuore della Magna Grecia, sarà possibile visitare il Museo Archeologico di Metaponto, che lo scorso anno ha ospitato, in omaggio alla figura di Pitagora, la grande mostra di Matera 2019 La poetica dei numeri primi coprodotta con la Fondazione Matera Basilicata 2019 e con la direzione scientifica Piergiorgio Odifreddi, dedicata al rapporto fra arte e matematica.
Nell’area del Vulture riapre invece il Museo Archeologico Massimo Pallottino di Melfi, che articola le sue sale all’interno del Castello Normanno-Svevo, risalente, nel suo primo nucleo, ai primi anni dell’XI sec. d.C., e scelto come residenza da Federico II di Svevia, che da qui promulgò le Costituzioni melfitane.
Sarà possibile visitare, inoltre, la mostra Capolavori in rilievo. I sarcofagi di Atella e Rapolla. Grazie allo straordinario prestito concesso dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli, il sarcofago di Atella è esposto vicino a quello di Rapolla e intende raccontare, attraverso il dialogo visivo tra i due manufatti eccezionalmente riuniti, l’importanza culturale e il ruolo ricoperto dal territorio del Vulture in età imperiale romana.
Infine, nel capoluogo lucano, riapre le porte il Museo Archeologico Dinu Adamesteanu ubicato nella prestigiosa sede di Palazzo Loffredo, antica residenza nobiliare e vetrina della complessa realtà archeologica lucana.
Con questi altri tre presidi, prosegue il graduale, progressivo e sostenibile piano di riapertura dei musei e luoghi della cultura afferenti alla Direzione Musei Basilicata, in linea con le indicazioni del Comitato tecnico scientifico che affianca la Protezione civile e la Presidenza del Consiglio dei Ministri al fine di contenere i rischi e contrastare l’epidemia Covid-19.  
Per l’accesso e la fruizione dei musei, sarà obbligatorio indossare la mascherina e mantenere il distanziamento interpersonale, in particolare nei luoghi al chiuso, dove sarà garantita l’adeguata circolazione naturale dell’aria. Gradualmente, nelle prossime settimane, si procederà alla riapertura di altri musei e luoghi di cultura delle rete lucana.
«Riaprire nuovi musei nella giornata della Festa della Repubblica, significa per noi – sottolinea la Direttrice Marta Ragozzino –  contribuire alla ripartenza del nostro Paese. La cultura è stata duramente colpita dall’emergenza Coronavirus, con i musei chiusi al pubblico da un giorno all’altro. Nei mesi scorsi abbiamo sperimentato modalità lavorative diverse mediante il web; ora nella fase 2 il nostro lavoro si sta concentrando sulla riapertura di questi luoghi in un modo diverso e sicuro. Riaprire è importante perché i musei non sono solo luoghi di conservazione e di memoria, ma anche di socialità, confronto e produzione collettiva di nuova cultura. Questo non solo nelle grandi città, dove i musei sono tanti, ma anche in quei territori come le nostre regioni, caratterizzate dalla presenza di piccoli musei, che rappresentano però un punto di riferimento per le comunità. Con le riaperture rese possibili in questa nuova fase, rispettando tutti i protocolli di sicurezza, vogliamo ricucire proprio quella vita di comunità che si è interrotta e modificata nei mesi scorsi, per restituire ai musei il loro ruolo di presidio culturale e luogo di aggregazione sociale».

LA PROTESTA DEI TITOLARI DEGLI STABILIMENTI BALNEARI A SCANZANO JONICO

BRACCIA CONSERTE. LA PROTESTA DEI TITOLARI DI STABILIMENTI BALNEARI

IN FORSE LA DATA DELLA RIAPERTURA DEI LIDI ATTREZZATI. MANCATO RINNOVO DELLE CONCESSIONI DEMANIALI, SEMPLIFICAZIONE DELLE PROCEDURE, SOSTEGNO ECONOMICO PER L'EMERGENZA 2020, ALLA BASE DELL'INIZIATIVA. MA DIFFICOLTA' CI SONO ANCHE PER GLI EFFETTI DELLA PANDEMIA DA CORONAVIRUS. DI SEGUITO LE DICHIARAZIONI RACCOLTE AL LIDO TORRE. VIDEOINTERVISTA SULLA PAGINA FACEBOOK FILIPPO MELE GIORNALISTA CLICCANDO SUL LINK IN CODA ALL'ARTICOLO

SCANZANO JONICO – Dopo Metaponto, protesta dei titolari di stabilimenti balneari anche al Lido Torre. Perchè? Alessandro Quaranta, titolare di un lido proprio su questa spiaggia: “Potevamo aprire da tempo ma non apriamo ancora perchè vogliamo certezze sulle nostre concessioni demaniali in scadenza al 31 dicembre 2020”. Ma non sono serviti gli incontri che avete già fatto con esponenti del governo regionale? Non sono superati i problemi della direttiva Bolkestein che metteva all'asta le aree? “Secondo noi sono superati. C'è anche una legge che porta al rinnovo automatico delle concessioni. Purtroppo c'è qualcosa che non sta funzionando nella nostra Regione sia da parte politica sia da parte amministrativa. Ci sono funzionari che non si vogliono prendere la responsabilità di darci questo meritato rinnovo che aspettiamo da anni”. Insomma si vogliono garanzie per il futuro. Ma ci sono altri motivi per la protesta? Nel volantino si chiedono aiuti da parte della Regione. C'è un bando regionale di pochi giorni fa? Avrete questi sostegni? “I bandi ci sono - ha risposto Vito Esposito, con attività a Metaponto. Faremo sicuramente la domanda. Stiamo ancora verificando gli atti per capire se questi soldi saranno sufficienti per ristorare quello che abbiamo perduto. Siamo qui, però, per avere serenità del nostro lavoro. Oggi, di fronte, ad un diniego di concessione abbiamo problemi seri”. Ma è vero che i titolari di lidi attrezzati pagano una fesseria annuale per avere la concessione demaniale? “Lo ha detto lei stesso che è una fesseria – ha replicato il nostro interlocutore. Lavoriamo. Noi non quantizziamo il lavoro degli altri e gli altri non devono quantizzare il nostro. Per essere seri”. Ed ecco cosa ci ha detto Mauro Russo, titolare di un camping con annesso stabilimento balneare al Lido Torre: “Non possiamo definire la data di apertura. Ci sono una serie di problemi. Il rinnovo delle concessioni, la semplificazione delle procedure, gli effetti dell'emergenza Covid-19. A proposito non abbiamo un disciplinare che ci metta in tranquillità. Ad esempio: l'identificazione dei frequentatori della spiaggia ci pone enormi quesiti di privacy e di adempimenti burocratici. Non si è capito, poi, quando finisce la responsabilità dell'imprenditore sia nei confronti dei clienti, che possono arrivare da ogni dove ed occasionalmente, sia nei confronti dei dipendenti. Se si contagia uno di loro di chi la responsabilità? Alla fine, però, apriremo. Sulle nostre spalle ci sono la nostra famiglia e quelle di lavoratori che hanno l'unica certezza di poter sopravvivere grazie al nostro lavoro stagionale. Quando, come e se apriremo questo oggi è ancora un grosso punto interrogativo”. Quaranta: “Al momento non ho una data prestabilita per l'apertura”. Pippo Corrado, titolare di un lido a Terzo Madonna, la spiaggia vittima dell'erosione: “Io ci provo a lavorare anche questa estate. Ho fatto degli investimenti. Voglio continuare”. Giuseppe Puce, con stabilimento balneare proprio al Lido Torre: “Io domenica prossima aprirò. Speriamo che arrivino anche i turisti del Nord, preferibilmente quelli... buoni”.

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sabato 30 maggio 2020

COVID-19 E FORTUNA. LEONE FA IRONIA MA PATERNO' NON LA COGLIE

A DX, ROCCO LEONE. A SX, ROCCO PATERNO'

LA POLEMICA DI GIORNATA. IL PRESIDENTE DELL'ORDINE DEI MEDICI DI POTENZA, PATERNO': “È AVVILENTE ASCOLTARE CHE LA MASSIMA ISTITUZIONE POLITICA NEL SETTORE SANITARIO ABBIA ATTRIBUITO ALCUNI DEI RISULTATI CONFORTANTI, OTTENUTI NEL MOMENTO DIFFICILE CHE STIAMO AFFRONTANDO, ALLA FORTUNA. SI IGNORANO I SACRIFICI DI UN'INTERA CLASSE MEDICA MA ANCHE DI INFERMIERI, FARMACISTI, OSS E PERSONALE SANITARIO”. LA REPLICA DI LEONE: “IN OCCASIONE DEL SOPRALLUOGO DI IERI ALL’OSPEDALE DA CAMPO (A POTENZA, NDR) HO SOTTOLINEATO IL GRANDE SFORZO COMPIUTO DAL PERSONALE SANITARIO. SPIACE CONSTATARE CHE PATERNÒ NON ABBIA COLTO L’IRONIA CHE C’ERA DIETRO IL CONCETTO DI FORTUNA”


IL COMUNICATO STAMPA DEL PRESIDENTE PATERNO'

In merito alle dichiarazioni dell’assessore alla Sanità della Regione Basilicata, il dottor Rocco Leone, rilasciate ai microfoni del Tgr Basilicata del 29 maggio nella edizione delle ore 14, il presidente dell’OMCeO della provincia di Potenza, il dottor Rocco Paternò, ha inteso sottolineare quanto segue.
È avvilente ascoltare che la massima istituzione politica, nel settore sanitario, abbia attribuito alcuni dei risultati confortanti, ottenuti nel momento difficile che tutti stiamo affrontando, alla fortuna. Si ignorano, in tal modo, i sacrifici di una intera classe medica, (ma anche degli infermieri, dei farmacisti, degli Oss e del personale sanitario), che, sebbene spesso non fosse dotata nemmeno dei presidi minimi necessari per la sicurezza propria, in un generale clima di confusione, di inadeguatezza e di impreparazione, nella gestione politica della emergenza, e, dunque, in assenza di rassicurazioni, ha continuato, alacremente e animata dallo spirito di servizio, a donare generosamente cura e assistenza ai pazienti Covid lucani. Molti degli operatori e dei medici, si sono ammalati, (in Italia hanno perso la vita centinaia di colleghi, occorre ricordarlo), i guariti sono tornati a onorare la professione. Ai cittadini lucani che hanno mantenuto un atteggiamento prudente e che continuano a farlo, con grande responsabilità, va il mio più sentito grazie. Mi sia, altresì, consentito di rivolgere il più corale e sincero ringraziamento ai colleghi che continuano a operare con abnegazione, nel silenzio, per il bene della comunità ed evidentemente, non per via della fortuna, ma della capacità di mettere a sistema le proprie competenze e professionalità”.

LA REPLICA DELL'ASSESSORE LEONE

In occasione del sopralluogo di ieri all’ospedale da campo ho sottolineato il grande sforzo compiuto dal personale sanitario, mettendo in evidenza l’intenzione del governo regionale di premiare economicamente medici, infermieri e operatori socio-sanitari. Spiace constatare che Paternò non abbia colto l’ironia che c’era dietro il concetto di ‘fortuna’, cioè a dire che se in Basilicata l'emergenza è stata contenuta quasi si potrebbe dare il merito al caso, al contrario le responsabilità sarebbero state attribuite certamente alla giunta regionale. In queste circostanze, l’onestà intellettuale da parte di tutti sarebbe auspicabile”.
Lo dichiara l’assessore regionale alla Salute, Rocco Leone, commentando le parole del presidente dell’OMCeO della provincia di Potenza, Rocco Paternò, legate a una parte della propria dichiarazione rilasciata a margine del sopralluogo all’ospedale da campo di Potenza.

SCANZANO LIBERA: “MARRESE OTTIMO SINDACO E BUON POLITICO”


LA SPIAGGIA DI SCANZANO JONICO
I GIUDIZI DEGLI EX CONSIGLIERI COMUNALI MERLO E GIACCO DOPO LE POLEMICHE DEI GIORNI SCORSI E LA DECISIONE DEL PRIMO CITTADINO DI MONTALBANO JONICO DI RITIRARE LA RICHIESTA DI CONCESSIONE PER UN LIDO PER DISABILI E LE LORO FAMIGLIE. RITIRO ANNUNCIATO DOPO UN SUO INCONTRO CON LE COMMISSARIE PREFETTIZIE AL COMUNE DI SCANZANO JONICO CHE HANNO RESO NOTO COME L'ENTE LOCALE FOSSE GIÀ TITOLARE DI UN FINANZIAMENTO DI 100MILA EURO PER LA REALIZZAZIONE DELL'OPERA. DA QUI IL RITIRO DELLA RICHIESTA DI MONTALBANO. MERLO E GIACCO HANNO PROPOSTO UN PROTOCOLLO DI INTESA TRA COMUNE DI SCANZANO E PROVINCIA DI MATERA PER LA REALIZZAZIONE DELLA STRUTTURA CON LA GESTIONE AFFIDATA ALLE ASSOCIAZIONI CHE SI OCCUPANO DI DISABILITÀ


IL COMUNICATO STAMPA INTEGRALE DI SCANZANO LIBERA

LIDO PER DISABILI A SCANZANO: BRAVO MARRESE, ORA SI LAVORI INSIEME PERCHÉ L'IDEA SI REALIZZI

Sulla vicenda relativa alla richiesta di concessione della spiaggia di Scanzano da parte del comune di Montalbano, abbiamo appreso della volontà del Sindaco Piero Marrese di voler ritirare la richiesta di concessione per fare in modo che sia il Comune di Scanzano ad assumere l'iniziativa. Con questa decisione il Sindaco di Montalbano ha dimostrato saggezza e di essere un ottimo Sindaco ed un buon politico. È giusto dargliene atto pubblicamente. Scanzano Libera ribadisce ancora una volta a scanso di equivoci che il problema non riguardava la finalità dell'utilizzo del lido a favore dei disabili, che ovviamente non poteva e non può che vederci favorevoli, ma il metodo e la tempistica utilizzata dal Sindaco Marrese. Non sfugge infatti, che l'aver formalizzato la richiesta all'ufficio Demanio Marittimo della Regione Basilicata in un momento di assenza temporanea delle autorità politiche Scanzanesi per i noti fatti e senza neanche un preventivo confronto con i Commissari Prefettizi in carica, sia stato da parte di Marrese quantomeno indelicato.
A questo si aggiunga anche la forzatura interpretativa della L.R. n. 5/2015 che disciplina la materia. Infatti, dal nostro punto di vista è impensabile ritenere che qualunque comune italiano possa far richiesta di concessione demaniale marittima sulle coste lucane. Archiviamo volentieri il rimprovero, dunque, volendo usare un eufemismo, al Comune di Montalbano ed al suo Sindaco per essere stati, seppur senza dubbio animati da buone intenzioni, quantomeno "sgrammaticati". In genere si bussa alla porta e si chiede permesso prima di entrare in casa altrui, anche se per nobili motivi! Detto ciò, nel prendere atto del passo indietro annunciato da Marrese, riteniamo che questa vicenda si possa chiudere ancor più positivamente con un intervento risolutivo ad opera questa volta del Presidente della Provincia di Matera.
Proponiamo infatti ai Commissari Prefettizi del Comune di Scanzano Jonico che nel produrre una nuova istanza all'ufficio del Demanio Marittimo della Regione Basilicata per la concessione della spiaggia a Lido Torre, sottoscrivano con il Presidente della provincia di Matera, Piero Marrese, un protocollo d'intesa per concordare sia sulla realizzazione e sia sulle modalità di utilizzo da parte dei diversamente abili dell'intero territorio provinciale, magari anche con il coinvolgimento delle associazioni di volontariato che si occupano di disabilità. Ecco, questo sarebbe il modo migliore per convincerci che avevamo interpretato male le dichiarazioni rilasciate da Marrese che ci avevano fatto pensare al Sindaco di Montalbano teso alla riconquista della "loro" Scanzano a distanza di 47 anni, ed avremmo la certezza che il lido sarebbe utilizzato realmente da un intero territorio e non già da parte di esso.

EX CONSIGLIERI COMUNALI MARIA GIOVANNA MERLO E SABINO ROCCO GIACCO GRUPPO POLITICO SCANZANO LIBERA

POLICORO. IL SINDACO MASCIA: “ATTENTI ALLE TRUFFE”


IL PRIMO CITTADINO SU FACEBOOK: “ALCUNE DONNE SI AGGIRANO PER LE CASE SPACCIANDOSI PER ASSISTENTI SOCIALI DEL COMUNE E OFFRENDOSI DI COMPRARE MEDICINALI O GENERI ALIMENTARI E PAGARE LE BOLLETTE CHIEDENDO DENARO. TRATTASI DI DEPRECABILE TENTATIVO DI TRUFFA. IN CASO DI DUBBIO CHIAMARE GLI UFFICI COMUNALI PER VERIFICHE E SEGNALAZIONI AL NUMERO 0835.9019260 O GLI UFFICI DEL SERVIZIO SOCIALE AI NUMERI 0835.9019257/254. INOLTRE, SI INVITA A SEGNALARE SEMPRE PERSONE O EPISODI SOSPETTI ALLA POLIZIA MUNICIPALE AL NUMERO 0835.980876 O ALLE ALTRE FORZE DELL'ORDINE (112 CARABINIERI E 113 POLIZIA, NDR)”

IL POST INTEGRALE SULLA PAGINA FACEBOOK MASCIA SINDACO POLICORO

- ATTENZIONE ALLE TRUFFE -
Giungono diverse segnalazioni circa la presenza di alcune donne che si aggirano per le case di Policoro spacciandosi per assistenti sociali del comune e offrendosi di comprare medicinali o generi alimentari e pagare le bollette chiedendo denaro. Trattasi di deprecabile tentativo di truffa.
Pertanto si invitano tutti i cittadini a porre la massima attenzione e a diffidare di chi si spaccia per dipendente comunale o di altro ente al solo scopo di introdursi nelle abitazioni.
In caso di dubbio è opportuno chiamare gli uffici comunali per verifiche e segnalazioni al numero 0835.9019260 o direttamente agli uffici del Servizio Sociale ai numeri 0835.9019257/254.
Inoltre, si invita a segnalare sempre persone o episodi sospetti al Comando della Polizia Municipale di Policoro al numero 0835.980876 o alle altre Forze dell'Ordine presenti sul territorio.

LIDO PER DISABILI. LO REALIZZERA' IL COMUNE DI SCANZANO JONICO


UN TRATTO DELLA SPIAGGIA, CON LA RETROSTANTE PINETA, DI SCANZANO JONICO ALLA DESTRA DELLA FOCE DEL FIUME CAVONE
LA NOTIZIA CHE HA CHIUSO LA CONTESA APERTASI QUALCHE GIORNO FA E' STATA DIFFUSA DA PIERO MARRESE, SINDACO DI MONTALBANO JONICO, DOPO UN INCONTRO CON LE COMMISSARIE PREFETTIZIE DI SCANZANO. “PERTANTO - HA DETTO IL PRIMO CITTADINO - CI RITENIAMO SODDISFATTI IN QUANTO LO SCOPO DELLA NOSTRA RICHIESTA ERA ED È ESATTAMENTE LO STESSO. IL COMUNE DI SCANZANO POTRÀ REALIZZARE IN AUTONOMIA L'INIZIATIVA (CON UN FINANZIAMENTO DI 100MILA EURO, NDR) ED AVRÀ IL SOSTEGNO TOTALE DELL'AMMINISTRAZIONE DI MONTALBANO AFFINCHÉ TUTTI POSSANO TRARRE VANTAGGIO, E NON, COME QUALCUNO HA PALESATO, SOLO AD USO ESCLUSIVO DEI MONTALBANESI. VERIFICHEREMO SE COLORO CHE HANNO CONTESTATO LA NOSTRA INIZIATIVA POSSANO SOSTENERE E REALIZZARE QUELLA DI SCANZANO NELL’INTERESSE DELLA CRESCITA DEL TERRITORIO”


IL COMUNICATO STAMPA INTEGRALE DEL SINDACO MARRESE

Abbiamo avuto rassicurazioni dal Comune di Scanzano sul fatto che provvederà ad allestire in maniera specifica un lido per le persone diversamente abili e le loro famiglie. Pertanto, come Comune di Montalbano ci riteniamo soddisfatti, in quanto lo scopo della nostra richiesta era ed è esattamente lo stesso”. Così il sindaco di Montalbano Piero Marrese chiude definitivamente la querelle creatasi a seguito della richiesta di gestione di uno spazio della spiaggia di Scanzano Jonico per fornire un servizio a persone con disabilità.
Le buone intenzioni vanno supportate e sostenute soprattutto se hanno una valenza sociale - sostiene il sindaco Marrese -. Le opportunità di ampliamento dei servizi come una spiaggia accessibile e fruibile anche per le persone diversamente abili deve unire i comuni, e non dividerli”.
Il Comune di Scanzano potrà realizzare in autonomia l'iniziativa ed avrà il sostegno totale dell'amministrazione comunale di Montalbano affinché tutti possano trarre vantaggio, e non, come qualcuno ha palesato, solo ad uso esclusivo dei montalbanesi.
Purtroppo - riprende il primo cittadino di Montalbano -, con rammarico e dispiacere, prendiamo atto del fatto che nell'anno 2020 manca quella maturità solidaristica e di unitarietà fra territori. Sarebbe opportuno, per chi si fregia di essere "moschettiere" dei diritti del popolo, leggere bene le carte e considerare che la norma dice ben altro, così come recita l’articolo 8 della legge regionale 20 del 2020. 
Si auspicano lungimiranza e visioni aperte in coloro i quali hanno alimentato queste inutili e sterili polemiche. Lavoriamo tutti insieme per far crescere i territori per il futuro delle nostre comunità. Verificheremo - conclude Marrese - che coloro che hanno contestato tale iniziativa possano sostenerla e realizzarla nell’interesse della crescita del territorio”.

TIENE ANCORA BANCO LA QUESTIONE “LIDO PER DISABILI” A SCANZANO JONICO

LA SPIAGGIA DI SCANZANO JONICO
MAIDA (ASS. DI VOLONTARIATO OIKOS): “LA RICHIESTA DEL SINDACO DI MONTALBANO JONICO, MARRESE, E’ LEGITTIMA. LA LEVATA DI SCUDI DI POCHI EX-AMMINISTRATORI DI SCANZANO È QUANTO MAI INOPPORTUNA E VIZIATA DA UNA NON ILLUMINATA VISIONE DELLA COSA PUBBLICA”. E RILANCIA: “SE VI FOSSE PIÙ LUNGIMIRANZA GLI AMMINISTRATORI, EX O IN CARICA, DEI TRE COMUNI, MONTALBANO JONICO, POLICORO E SCANZANO JONICO, SI IMPEGNEREBBERO PER RICOMPORRE IL TERRITORIO DI MONTALBANO JONICO, SIA PURE CON UN MUTATO ASSETTO ORGANIZZATIVO, ANZICHÉ SPENDERSI IN AZIONI DI CONTRASTO, DALLA VISTA CORTA, DI LEGITTIME INIZIATIVE”

IL COMUNICATO STAMPA INTEGRALE DI VINCENZO MAIDA

La levata di scudi di alcuni ex-amministratori ( pochi in verità ) del comune di Scanzano Jonico, tesa a contrastare la richiesta del sindaco del comune di Montalbano Jonico, Piero Marrese, per la concessione di un tratto di arenile, al fine di realizzare un lido dedicato ai disabili, appare quanto mai inopportuna e viziata da una non illuminata visione della cosa pubblica.
Intanto la competenza sull’arenile e sulla battigia non è del comune, ma della Regione che deve dunque governare gli interessi generali di tutti i comuni.
Negli anni ’80 tale competenza era della Capitaneria di Porto di Taranto.
Nel 1983, in qualità di capo-gruppo consiliare dell’allora MSI-DN, mi feci promotore di una iniziativa popolare e “costrinsi” l’allora amministrazione comunale a presentare una richiesta alla Capitaneria per la concessione di un tratto di arenile che simbolicamente avrebbe consentito al comune di Montalbano Jonico di uscire dall’isolamento in cui la miope visione politica di alcuni maggiorenti democristiani, ad iniziare da Emilio Colombo, lo avevano confinato, seppellendolo tra i calanchi 8 anni prima.
La Capitaneria di Porto di Taranto accolse la richiesta, vincolandola esclusivamente alla presentazione di un progetto di massima che avrebbe dovuto prevedere la realizzazione di alcune docce e qualche servizio igienico. Purtroppo per ignoranza e scarsa capacità amministrativa e politica tale risposta venne prima fatta decantare e poi messa in archivio. Altrimenti già oggi Montalbano Jonico avrebbe in concessione 500 metri di arenile.
Negli anni seguenti ad un cittadino di Matera è stato concesso un tratto di arenile per la realizzazione di un lido in località Terzo Cavone ed anche allora avvenne in un momento di sostanziale vuoto amministrativo nel comune di Scanzano Jonico, ma senza che vi fosse alcuna levata di scudi e non si registrarono prese di posizione pubbliche.
Nello stesso anno, il 1983, presentai un pamphlet dal titolo. “L’autonomia di Scanzano è illegittima”, con cui veniva dimostrato con informazioni storiche e giuridiche che il distacco dal comune madre, Montalbano Jonico, era stato ottenuto violando la legge e la Costituzione, quindi con un inganno giuridico benedetto dall’allora uomo politico di punta della Democrazia Cristiana, che per questo qualche anno dopo venne insignito con una medaglia d’argento dai neo-amministratori scanzanesi.
Oltre ad essere stato un abuso giuridico, fu anche una scelta miope che danneggiò entrambe le comunità. Gli anni seguenti hanno infatti dimostrato che la tendenza è quella di andare verso le aggregazioni territoriali e le unioni tra i comuni per tutta una serie di ragioni.
Se vi fosse più lungimiranza gli amministratori, ex o in carica, dei tre comuni, Montalbano Jonico, Policoro e Scanzano Jonico, si impegnerebbero per ricomporre il territorio di Montalbano Jonico, sia pure con un mutato assetto organizzativo, anziché spendersi in azioni di contrasto, dalla vista corta, di legittime iniziative. 

VINCENZO MAIDA
ASSOCIAZIONE OIKOS onlus di Volontariato Sociale

venerdì 29 maggio 2020

SANITA' LUCANA NELLA FASE DUE: IL CAOS DELLE PRESTAZIONI SANITARIE

L'ASSESSORE REGIONALE ALLE POLITICHE DELLA PERSONA, ROCCO LEONE

L'ASSESSORE ALLA SALUTE LEONE SCARICA SUI DIRETTORI GENERALI: “PREDISPORRE CON LA MASSIMA URGENZA OGNI UTILE AZIONE FINALIZZATA ALLA RIPRESA DI TUTTE LE ATTIVITÀ PROGRAMMATE, RICOVERI E PRESTAZIONI AMBULATORIALI, ARTICOLANDO LE STESSE ANCHE IN ORARIO POMERIDIANO, FESTIVO E PREFESTIVO”. MA CON QUALI ORGANICI E RISORSE? E CON QUALI ACCESSI IN SICUREZZA? I CITTADINI, INTANTO, NON SANNO COSA FARE E CHIAMANO I LORO MEDICI PER SAPERE SE POSSONO FARE ESAMI, RADIOGRAFIE, TAC E RMN RINVIATE DA MESI. LA RISPOSTA È “NO. SI VA NEGLI AMBULATORI ANCORA SOLO PER URGENZA O PER INDIFFERIBILITÀ. FORSE LA SETTIMANA PROSSIMA SI SBLOCCHERÀ TUTTO”. SARÀ COSÌ?

Regna il caos in Basilicata nella erogazione delle prestazioni sanitarie come esami di laboratorio, visite specialistiche, radiografie, rmn, tac, fisioterapia. Lo stesso responsabile politico del settore, Rocco Leone, pediatra del territorio di professione, ha riconosciuto la necessità di riprendere con urgenza l'erogazione delle diverse prestazioni bloccate nella fase 1 della pandemia da Coronavirus. Tanto che ha intimato ai direttori generali delle aziende sanitarie lucane “di predisporre con la massima urgenza ogni utile azione finalizzata alla ripresa di tutte le attività programmate, ricoveri e prestazioni ambulatoriali, articolando le stesse anche in orario pomeridiano, festivo e prefestivo”. Più facile a dirsi che a farsi. Chi, infatti, dovrà erogare tali prestazioni? Quali professionisti l'assessore regionale ha messo in campo? Quali risorse? Insomma, Leone ha uomini e soldi per poter erogare prestazioni il giorno, la notte, durante le festività? I medici che erogheranno tali prestazioni hanno tutti effettuato il necessario tampone per la ricerca del Covid-19? E le prestazioni saranno erogate nella massima sicurezza assicurando il distanziamento tra i pazienti con appuntamenti precisi e non alla rinfusa con le sale di aspetto in fase di assembramento e dotando gli ambulatori di termoscanner e di percorsi dedicati? Oppure siamo al solito gioco dello scaricabarile dei politici, nel caso sui direttori generali? Intanto, i pazienti, come suol dirsi, sono nel pallone. Migliaia sono gli appuntamenti saltati da quando gli ambulatori sono stati chiusi. E saranno gli stessi ambulatori a dover stilare il calendario di recupero. Così, in tanti chiamano i loro medici prescrittori: “Dottore, posso fare gli esami? Posso fare la visita di controllo? E la Tac? E La radiografia? E la risonanza magnetica?” La risposta è stata, sinora, sempre e soltanto “No. Tutto è ancora bloccato. Le prestazioni sanitarie possibili sono solo quelle urgenti e non differibili più quelle per le donne in stato di gravidanza, per patologie neoplastiche e dopo interventi chirurgici urgenti”. Così, oggi abbiamo chiamato il Cup per verificare se fosse possibile prenotare visite ed esami programmabili al fine di verificare anche le “dolenti note” delle liste di attesa. La risposta è stata: “No”. Allora? Allora speriamo che la settimana prossima la situazione si sblocchi. Altrimenti il caos continuerà a farla da padrone nonostante i diktat di Leone. Quest'ultimo deve rendersi conto che non sta facendo più una facile opposizione ma che la responsabilità del funzionamento della sanità di Basilicata è sua e soltanto sua.

IL PD DI SCANZANO JONICO SI SCHIERA CON MARRESE


LA SPIAGGIA DI SCANZANO JONICO
IL LIDO PER DISABILI CHIESTO DAL COMUNE DI MONTALBANO JONICO SULLA NOSTRA SPIAGGIA – SI LEGGE IN UNA NOTA STAMPA - È UNA NOBILE E CONDIVISIBILISSIMA INIZIATIVA. NON È QUESTA L’OCCASIONE PER FARE POLITICA DI BASSO LIVELLO, NON È QUESTO IL MOMENTO DI RIEVOCARE VECCHI CAMPANILISMI E ANTICHE DIATRIBE. SPECIALMENTE IN QUESTA FASE STORICA, SIA DELLA NOSTRA CITTADINA CHE DELL’INTERA NAZIONE, NON POSSIAMO PERMETTERCI DI CHIUDERCI A CHI VUOLE INVESTIRE SUL NOSTRO TERRITORIO PER OFFRIRE UN SERVIZIO AI DISABILI!”


IL TESTO INTEGRALE DEL COMUNICATO DEL CIRCOLO PD DI SCANZANO JONICO

Nella nostra comunità non si perde occasione per fare polemiche inutili e speculare su ogni cosa per il proprio tornaconto politico. È evidente dalle ultime dichiarazioni degli ex consiglieri Maria Giovanna Merlo e Sabino Giacco di Scanzano Libera e di Antonello Musillo del Movimento Cinque Stelle in merito al progetto del sindaco di Montalbano Jonico Piero Marrese di realizzare un lido per disabili sulla spiaggia scanzanese. Per il Partito Democratico di Scanzano Jonico, qualunque iniziativa che guardi alle fasce più deboli, da chiunque venga proposta, è da accogliere per quella che è, una nobile e condivisibilissima iniziativa.
Non è questa l’occasione per fare politica di basso livello, non è questo il momento di rievocare vecchi campanilismi e antiche diatribe che devono restare dove sono, cioè nel passato. Specialmente in questa fase storica, sia della nostra cittadina che dell’intera nazione, non possiamo permetterci di chiuderci a chi vuole investire sul nostro territorio per offrire un servizio ai disabili! Soprattutto se di un’opera del genere fruirebbero i cittadini scanzanesi o degli altri comuni limitrofi: possibile che un progetto del genere, che può aggiungersi a tante altre iniziative similari lungo tutte le spiagge della penisola italiana, divenga occasione di scontro politico e campagna elettorale? Né per il lido in questione si può parlare di ghettizzazione di queste categorie, bensì soltanto di garantire quelli che sono servizi minimi, o meglio diritti, come dovrebbe essere dappertutto! 
Ma fa così tanto orrore sapere che Scanzano Jonico abbia un lido per disabili? Noi desideriamo che Scanzano Jonico torni a crescere! Noi vediamo in questo progetto l'occasione per la nostra comunità vessata di riscattarsi! Noi vogliamo essere dalla parte di chi fa le cose, di chi le propone e le realizza per il bene della comunità e delle fasce più deboli! Non abbiamo paura di affermare ciò, consapevoli che la Merlo, che ci attribuiva “silenzi assordanti”, saprà fraintendere questo nostro comunicato e lo rileggerà come difesa e apologia del sindaco Marrese, che certamente non ha bisogno del lido per disabili per fare campagna elettorale: quanto ha fatto nel corso del suo mandato, già parla per lui! Tra l'altro la concessione del lido sarebbe temporanea, pertanto non c'è d'allarmarsi per quella che viene disegnata come la rivendicazione del Comune montalbanese dello sbocco sul mare negatogli quasi cinquant'anni fa!
I nostri “silenzi assordanti” erano solo dettati dalla speranza che il vostro vociare e il vostro trambusto si placasse di fronte all’importanza di questo progetto. Un’ulteriore conferma, che ormai non stupisce più di tanto, da parte di chi guarda più ai propri risultati politici che al bene della comunità che vorrebbe amministrare!
Partito Democratico Scanzano Jonico

IN GUERRA PER LA SPIAGGIA CONTESA IN NOME DEI DISABILI


IL LIDO TORRE DI SCANZANO JONICO
SCONTRO COMUNE DI MONTALBANO JONICO, CON IN TESTA IL SINDACO MARRESE, ED ALCUNI PARTITI E SINGOLI CITTADINI DI SCANZANO JONICO, CON L'ENTE LOCALE COMMISSARIATO. IN BALLO UN PEZZO DI ARENILE CHE IL PRIMO COMUNE VUOLE PER FARNE UNO STABILIMENTO BALNEARE PER SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI E CHE I SECONDI CONTESTANO COME UNA SORTA DI INGERENZA-OCCUPAZIONE-RIVINCITA DEL PASSATO

Si “scaldano” i motori della contesa apertasi tra il Comune di Montalbano Jonico, guidato dal sindaco Piero Marrese, nel contempo presidente della provincia di Matera, ed alcuni partiti, segnatamente il M5s ed il movimento locale Scanzano Libera, ed alcuni cittadini di Scanzano Jonico, ente locale attualmente commissariato. Dopo l'iniziativa del primo cittadino montalbanese, di cui abbiamo dato conto nel nostro articolo del 17 maggio scorso, https://filippomele.blogspot.com/2020/05/montalbano-jonico-chiede-lo-sbocco-al.htm,l e la replica da parte degli ex consiglieri comunali Maria Giovanna Merlo, Sabino Giacco e Antonello Musillo, pubblicata ieri, https://filippomele.blogspot.com/2020/05/scanzano-jonico-no-al-lido-per-disabili.html, oggi ci sono da registrate una nuova nota di Marrese ed un'altra di dodici cittadini di Scanzano Jonico che hanno rimarcato la carenza di documentazione presentata dal Comune di Montalbano Jonico relativamente alla richiesta della concessione demaniale marittima. Noi diamo conto di entrambe pubblicandole integralmente.


COMINATO STAMPA INTEGRALE “MARRESE: INIZIATIVA SPIAGGIA SCANZANO”
L’attenzione verso le fasce più deboli è sempre stata al primo posto. L'amministrazione comunale di Montalbano si è sempre orientata in questa direzione, sostenendo le persone più bisognose, e l’idea di chiedere un servizio a favore delle persone diversamente abili e delle loro famiglie ha portato il Comune a fare richiesta alla Regione, così come avrebbero potuto fare tutti i comuni, di gestione di uno spazio sulla spiaggia in Lido Torre di Scanzano Jonico.
Lo spirito è stato esclusivamente quello di offrire un servizio di qualità per un nobile fine e non certo di rinverdire polemiche sull'autonomia del comune di Scanzano Jonico.
Purtroppo oggi fa specie scoprire che esiste una classe politica che riconduce tutta la questione ad una minaccia dell'autonomia del comune di Scanzano, quando ormai tutti i territori, in particolare in un momento difficile e storico come quello che stiamo attraversando, dovrebbero progettare, elaborare e realizzare iniziative comuni e collaborative per offrire servizi avanzati che, tra l'altro, rendono attrattivo proprio il comune in cui esse ricadono.
A dimostrazione del fatto che non vi debbano essere strumentalizzazioni ed eventuali possibili divisioni tra comunità, si è ritenuto opportuno proporre una collaborazione tra le nostre comunità, ipotesi che ha trovato già disponibilità nei commissari del comune di Scanzano, nell'unire le forze, utilizzando anche risorse stanziate per gli stessi obiettivi, nella direzione di attrezzarsi a costituire l’unione dei comuni per garantire più servizi e di qualità, a dimostrazione del fatto che questo progetto, che lo propone Montalbano, è anche di Scanzano e, non solo, ma di tutti i territori.
Continuiamo a ritenere - sottolinea il sindaco di Montalbano Piero Marrese - che questo tipo di servizio sia utile e necessario per le fasce sociali più deboli delle comunità, e che la richiesta presentata era intesa a rendere un servizio all'intero territorio, considerato nel suo complesso, e non certo al comune di Montalbano. Evidentemente le nostre buone intenzioni non sono state comprese nel loro reale senso. Auspichiamo quindi che associazioni impegnate nel volontariato, gruppi spontanei di cittadini o altre realtà più propositive che conoscono e hanno a cuore il territorio, e che fossero animate delle nostre stesse buone intenzioni, si possano far carico di progetti e idee di eguale tenore che possano aiutare una parte importante della nostra comunità. Non è questo il momento di divisioni, ma bisogna restare tutti uniti, evitando ogni forma di campanilismo e investendo tutti insieme sul nostro territorio”.


NOTA INTEGRALE DI DODICI CITTADINI DI SCANZANO JONICO AVENTE PER OGGETTO RICORSO CIRCA LA MANCATA PUBBLICAZIONE DEI DOCUMENTI RELATIVI ALLA RICHIESTA DEL COMUNE DI MONTALBANO JONICO DELLA CONCESSIONE DEMANIALE MARITTIMA STAGIONALE E PROVVISORIA CON LO SCOPO DI SVOLGERE OPERE E/O ATTIVITÀ IN FAVORE DI DISABILI INTELLETTIVI E MOTORI E DELLE LORO FAMIGLIE AL FINE DI REALIZZARE STRUTTURE STAGIONALI PER L'ACCOGLIENZA E IL GODIMENTO DEL MARE.

NOTA INVIATA A: 

Al Dott. Francesco Menzella
Dirigente dell'Ufficio Demanio Marittimo
Via Annibale di Francia n. 40
75100 – Matera

All'Arch. Donatella Merra
Assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Basilicata
85100 - Potenza

AI Comune di Scanzano nelle persone delle commissarie per la gestione straordinaria e legali rappresentanti pro tempore dell'Ente
Dott.ssa Rosalia Ermelinda Camerini
Dott.ssa Maria Luisa Ruocco
Dott.ssa Rosa Maria Simone

AI Segretario del Comune di Scanzano Jonico

I sottoscritti cittadini con la presente presentano formale ricorso in merito alla richiesta di cui in oggetto per la concessione demaniale riguardante il territorio del Comune di Scanzano Jonico, ove i sottoscritti risiedono.
Premesso che nessun elaborato tecnico e/o documento che riguardi le opere da eseguire in località "Lido" in agro di Scanzano Jonico é pervenuto al Comune unitamente alla richiesta di pubblicazione (cfr Avviso di pubblicazione Prot. 68021124/AE del 28/04/2020), praticamente determinandone anche l'erronea, incompleta e perciò infruttuosa pubblicazione da parte dell'Ente Locale.
Per tale ragione, i firmatari della presente istanza sono impossibilitati a formulare alcuna eventuale osservazione in merito alla concessione di cui si discute poiché, sia sul sito istituzionale del Comune che su quello della Regione Basilicata, non sono pubblicati gli elaborati tecnici e/o documenti relativi alla richiesta avanzata dal Comune di Montalbano Jonico per ottenere la concessione demaniale con lo scopo di svolgere opere e/o attività in favore di disabili intellettivi e motori e delle loro famiglie.
Risulta, perciò, impossibile verificare la localizzazione dell'area di sedime dell'intervento, l'estensione dello stesso e i requisiti del territorio interessato dal progetto nonché le caratteristiche delle strutture stagionali attrezzate per l'accoglienza e il godimento del mare.
Al fine di consentire a coloro che ne abbiano legittimo interesse ad esercitare un loro diritto/dovere, si chiede la pubblicazione di tutta la documentazione relativa alla concessione e fissare una nuova data entro la quale far pervenire dette eventuali osservazioni.

NOVA SIRI. IL VOLONTARIATO SALVERA' IL MONDO


SALVATORE SCARPATO, IN PRIMO PIANO, CON ROCCO PAPALEO
NE E' CONVITO SALVATORE SCARPATO, NAPOLETANO-NOVASIRESE, UNA VITA DI IMPEGNO PER LA TUTELA DELL'AMBIENTE E PER L'ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE. IL FONDATORE DEL GRUPPO WATHSAPP PRO AMBIENTE HA DICHIARATO: “LAVORIAMO PERCHE' LA CITTADINA LUCANA SIA LIBERA DA MOZZICONI DI SIGARETTA, UN VELENO PER LA NATURA. SEMBREREBBE UNA PICCOLA COSA INVECE DOBBIAMO SAPERE CHE UNA SOLA CICCA INQUINA 8 LITRI DI ACQUA. GETTARLE PER TERRA DEVE DIVENTARE UN TABU' COME ANDAR NUDI PER STRADA. SARANNO I PICCOLI GESTI A SALVARE IL PIANETA”  VIDEOINTERVISTA SULLA PAGINA FACEBOOK FILIPPO MELE GIORNALISTA CLICCANDO SUL LINK IN CODA ALL'ARTICOLO

NOVA SIRI – “Salva un metro quadro di ambiente davanti a casa tua. Se lo faranno tutti un pezzo di mondo sarà salvato”. E' la “filosofia” di vita di Salvatore Scarpato, un napoletano-novasirese che ha fatto della tutela dell'ambiente e dell'abbattimento delle barriere architettoniche le ragioni del suo volontariato. Tra l'altro, egli, d'estate onnipresente nella cittadina lucana, ha fondato il Gruppo wathsapp denominato Pro ambiente con cui porta avanti le sue battaglie. Ma ecco il testo dell'intervista che ci ha rilasciato via Skype.
Salvatore io ti conosco per aver realizzato tanti articoli e servizi per la Gazzetta del mezzogiorno sulle tue iniziative ma vuoi autopresentarti ai lettori del mio blog ed ai miei amici della pagina Facebook ed a tutti gli altri che vorranno leggerci ed ascoltarci?
Sono nato a Napoli ma vivo nel mondo e dove mi fermo faccio cose rientranti nel pilastro della mia vita: la tutela dell'ambiente. Faccio volontariato da quando ero ragazzo scegliendo di difendere la natura”.
Attualmente sei l'animatore del gruppo Wathsapp Pro ambiente che, in questi periodi di chiusure causa pandemia da Covid-19, è cresciuto notevolmente. Maneggiare di più aggeggi web è servito?
Pro ambiente è nato 4 anni fa da un progetto culturale che io presentai a Nova Siri. Allora non fu preso molto in considerazione. Ma la base sana di tutti quelli che ho coinvolto è servita a passare da 1 a 4 ad 8 e così via. Sino a riuscire ad organizzare 4 eventi della durata di meno di un'ora ciascuno in cui raccogliemmo sulla spiaggia di Nova Siri ben 30 chili di mozziconi di sigaretta. Oggi 204 persone hanno messo la loro faccia nel progetto”.
Ebbene io vedo i post del gruppo di cui faccio parte ed in cui pubblico i miei articoli che si occupano di ambiente, dagli effetti nocivi delle trivelle, ai pericoli passati e futuri del centro nucleare Itrec della Trisaia, e via discorrendo. Voi, però, pare abbiate focalizzato la vostra attenzione contro l'abbandono indiscriminato delle cicche di sigarette e, ultimamente, anche dei nuovi rifiuti come guanti e mascherine. Perchè per te la lotta alle cicche è la numero 1 per salvare il mondo?
Perchè è quella direttamente collegata alla persona. Fare ambientalismo a 360 gradi è impossibile. Il tema del nucleare, ad esempio, sembra tanto distante da noi da nasconderci dietro all'idea di non poterci fare nulla. Tuteliamo ognuno un metro quadro attorno a noi. Diventa un abbraccio, una catena umana a difesa dell'in tero pianeta. Piccole pratiche come non gettar via indiscriminatamente mozziconi, guanti, mascherine, salverebbero noi stessi e gli altri a noi collegati”
Insomma, l'idea è: salva davanti al tuo uscio e salverai un pezzo di mondo. Farlo tutti insieme sarebbe qualcosa di positivo. Ma tu appena tornerai a Nova Siri di cosa ti occuperai? Quali sono i tuoi programmi futuri e quelli del Gruppo Pro ambiente?
L'obiettivo principe che vogliamo cogliere è che Nova Siri città turistica dia risposte ad alcuni perchè. Io vengo da voi perchè ci sono la macchia mediterranea, il mare, la gente del Sud. Ora, però, occorre dare questo segnale: una città senza mozziconi. Si tratterebbe di una risposta forte ambientalista data dopo aver abbattuto gran parte delle barriere architettoniche. Noi vorremmo che il gesto di gettare una cicca di sigaretta per terra diventasse un tabù come andare nudi per strada. Buttare un mozzicone è contro natura. Uno solo avvelena 8 litri di acqua”.
Una finalità la vostra da collegare a tutte le altre lotte degli altri ambientalisti su tantissimi altri temi...
Si. Informo, a proposito, che con Franco Rina, giornalista novasirese condirettore de La 7 e direttore della manifestazione internazionale Cinemadamare, organizzeremo una serata a Nova Siri con la proiezione di un film a tema ed un raduno di chi fa parte del gruppo presso la struttura ricettiva di un socio affiliato che si mette a disposizione. Tutti, nel nostro piccolo, mettiamo a disposizione quel che possiamo. Il volontariato è fatto così. Tante piccole cose possono creare un fiume. Si tratta di un abbraccio al pianeta Terra che o sia frutto del creato o di evoluzione va assolutamente difeso. Esso, infatti, è l'unico che abbiamo”. 

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giovedì 28 maggio 2020

POLICORO. LA POLEMICA SULL'AUTO BLU NELL'EPOCA DEL COVID-19


UNA VOLKSWAGEN PASSAT 
BOTTA E RISPOSTA TRA FERRARA (IMPEGNO COMUNE), BIANCO E PADULA (AVANTI POLICORO) E IL SINDACO MASCIA. I TRE ESPONENTI DELL'OPPOSIZIONE: “IN PIENA EMERGENZA DA CORONAVIRUS IL COMUNE PENSA A COMPRARE L'AUTOMOBILE DI RAPPRESENTANZA. E LA COMPRA TEDESCA ED SCANDICCI (FI) INVECE CHE PRIVILEGIARE I PRODOTTI ITALIANI ED I RIVENDITORI LOCALI”. MA IL PRIMO CITTADINO: “LA VARIAZIONE DI BILANCIO PER IL RINNOVO DEL PARCO MACCHINE È PASSATA IN CONSIGLIO IL 18 DICEMBRE 2019 NON IN EPOCA DI PANDEMIA. I TRE OPPOSITORI DOVREBBERO SAPERE CHE LE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI PER GARE SUPERIORI A 5000 EURO SONO TENUTE A GARE DI EVIDENZA PUBBLICA NAZIONALI. E QUELLA DI SCANDICCI È STATA L'UNICA OFFERTA”

POLICORO – Botta e risposta tra opposizione e maggioranza al Comune. Nel caso, l'oggetto del contendere è il noleggio dell'auto di rappresentanza dell'ente, l'auto blu. E' stato per primo l'ex consigliere comunale e provinciale Pino Ferrara (Impegno comune) ad attaccare su Facebook con il link “Vengo a prenderti stasera... con la mia auto blu!” E ieri si sono aggiunti ai suoi attacchi anche quelli dei consiglieri comunali di Avanti Policoro, Enrico Bianco e Massimiliano Padula, che hanno diffuso il post “L'emergenza per il Comune di Policoro è stata solo quella di comprare l'auto di rappresentanza”. Oggi la replica del sindaco Enrico Mascia. Ma andiamo con ordine. 

Ferrara: “In piena pandemia, l’amministrazione di Policoro si compra l’auto blu! Mentre la gente era chiusa in casa e non poteva mangiare, a fine aprile l’amministrazione ha pensato bene di non destinare neanche un centesimo per l’emergenza ma di comprarsi l’auto di rappresentanza. È a noleggio ma sempre spesa è! E ci sono due domande che nascono spontanee. Per incentivare le fabbriche italiane, che hanno bisogno di riprendersi, non era meglio comprare un'auto italiana invece di fare un regalo alla Germania con una bella Passat?”. 

Bianco e Padula: “In questi 3 mesi di crisi e disagio che ha colpito anche la nostra comunità, l’unica iniziativa che è stata capace di mettere in campo l’amministrazione comunale è stata quella di farsi pulire una parte del lungomare da cittadini volontari. Pensavamo di aver visto abbastanza ma non avevamo fatto i conti con la capacità di stupire che ha l’amministrazione Mascia. Infatti, mentre l’incertezza sul futuro rappresenta la grande preoccupazione di tutti, il Comune anziché fermarsi e riorganizzare le proprie priorità in funzione di un emergenza economica molto difficile da superare, ha pensato bene di acquistare una nuova macchina di rappresentanza. Una Volkswagen Passat con un noleggio di 4 anni a circa 33mila euro, peraltro spendendo questi soldi presso una concessionaria di Scandicci (FI) e snobbando le concessionarie locali. Non abbiamo più parole per descrivere questo totale distacco rispetto alla comunità policorese da parte della civica amministrazione”. 

Mascia: “La valutazione sul rinnovo del parco auto obsoleto e pericoloso nasce non già nella pandemia in corso ma nel 2019 con variazione al bilancio ratificata in Consiglio il 18 dicembre. Da lì è partito tutto l'iter non in queste settimane. Lo sapevano tutti i consiglieri comunali compresi Bianco e Padula. Una valutazione nata dalle condizioni dei mezzi in dotazione. Una Alfa Romeo 159 del 2006 ferma da tempo per problemi al motore con preventivi per la riparazione esorbitanti rispetto al valore ed al chilometraggio pari a 250mila km. Una Fiat multipla del 2005 con quasi 400mila km che non può essere considerata per andare a Roma o per distanze importanti. Il rinnovo, poi, ha riguardato anche le auto della Polizia municipale. Abbiamo deciso per il noleggio per limitare i costi iniziali e quelli sulla gestione a carico della società. La spesa è stata di 33mila euro per 4 anni per la Passat e di 42mila per una Fiat Tipo ed una Panda, una a benzina, una diesel, per i vigili. L'auto di rappresentanza è di 1400 di cilindrata, ibrida per il rispetto dell'ambiente e della legge finanziaria 2020. Perchè a Scandicci? Sfugge a chi ha amministrato che i Comuni per importi superiori ai 50mila euro è tenuta ad effettuare gare di evidenza pubblica lanciando a livello nazionale una offerta di acquisto sul mercato elettronico della pubblica amministrazione (Mepa) aggiudicata all'unica offerta ricevuta. Perchè una Passat? Perchè solo quell'auto era disponibile a quel prezzo ed a quelle condizioni. Questi i fatti”.

SCANZANO JONICO. NO AL LIDO PER DISABILI DEL COMUNE DI MONTALBANO JONICO

LA PLANIMETRIA PRESENTATA DAL COMUNE DI MONTALBANO JONICO PER IL LIDO PER DISABILI AL MARE DI SCANZANO JONICO



LEVATA DI SCUDI CONTRO IL SINDACO-PRESIDENTE DELLA PROVINCIA MARRESE DA PARTE DEL MOVIMENTO SCANZANO LIBERA E DEL M5S NETTAMENTE CONTRARI PER MOTIVI POLITICI E LEGALI. MA CALABRESE, RESPONSABILE LOCALE DELL'ASSOCIAZIONE L'ULTIMA LUNA, E' POSSIBILISTA: “SIAMO DISPONIBILI AD INCONTRARE IL PRIMO CITTADINO DELLA CITTA' DI PIERRO. LA CONTRARIETA' NON FA BENE A NESSUNO”

SCANZANO JONICO - “Siamo nettamente contrari alla richiesta del Comune di Montalbano di poter realizzare sulla nostra spiaggia uno stabilimento balneare per persone diversamente abili. Ci opporremo con tutte le nostre forze ad una richiesta che sa tanto di sciacallaggio politico e tendente ad ottenere trofei di cui fregiarsi per uso elettorale”. E' il durissimo esordio dell'ex consigliera comunale Maria Giovanna Merlo, esponente, con l'altro ex consigliere Sabino Giacco, del movimento Scanzano Libera, quando gli abbiamo chiesto la sua posizione in merito alla iniziativa del sindaco Piero Marrese finalizzata a realizzare sul litorale di Lido Torre uno stabilimento balneare per disabili. Merlo e Giacco hanno messo nero su bianco la loro contrarietà al progetto scrivendo all'Ufficio demanio della Regione ed alla Commissione straordinaria che gestisce il Comune di Scanzano dopo lo scioglimento del Consiglio comunale per infiltrazioni mafiose. Ma ecco ancora la nostra interlocutrice: “Sciacallaggio politico significa che Marrese vuole approfittare di questa vacanza politico-amministrativa del nostro Comune per riprendersi quello che Montalbano ha perduto ben 46 anni fa. Ci sembrano strani, poi, i silenzi assordanti sia del Pd locale, lo stesso partito del sindaco-presidente della Provincia di Matera, sia della Lega, che qui ha il Consigliere regionale Pasquale Cariello”. Ma il “trofeo”? Quale “trofeo” esibirebbe Marrese in campagna elettorale? Merlo: “Proprio quello dello sbocco al mare di Scanzano. A Montalbano siamo in scadenza elettorale. Quale miglior occasione per l'attuale sindaco per riproporre la sua candidatura vincente? Poi, la cosa più brutta è che si utilizzano i diversamente abili per cogliere questi obiettivi politici. Precisiamo, a scanso di equivoci, di esserci sempre battuti per i diritti di queste persone. Solo che...”. Solo che? Merlo: “La richiesta è illegittima. Solo i Comuni prospicienti i litorali, secondo la legge regionale in vigore, possono realizzare un lido per i diversamente abili non quelli dell'entroterra”. Ed Antonello Musillo, portavoce del M5s, ha aggiunto: “Siamo contrarissimi alla richiesta del Comune di Montalbano. Si tratta di una scorrettezza istituzionale. Questa proposta andava fatta quando a Scanzano esisteva una amministrazione liberamente eletta. Nella documentazione, poi, è stata presentata una semplice planimetria. Allora io sono Renzo Piano. Dove vorrebbero realizzare lo stabilimento balneare, poi, non ci sono neanche i parcheggi per i disabili. Si vuole tornare indietro di anni, alla “guerra” dei confini. E se presentassero la stessa richiesta tutti i Comuni della Basilicata di dovrebbe fare un sorteggio? Si dovrebbe vedere quale è la migliore offerta? Sia la Regione, allora, a realizzare la struttura per la balneazione dei diversamente abili sullo Jonio e ne affidi la gestione alle associazioni locali”. Ma c'è anche chi è possibilista, come Vincenzo Calabrese, referente dell'associazione regionale “Ultima luna”: “Non vorrei che si utilizzi la disabilità per poi fare altre cose. Noi stavamo cercando di progettare un lido del genere con l'amministrazione precedente ma non avevamo ancora presentato l'opportuna richiesta. Se veramente vogliono occuparsi di disabili, tuttavia, possiamo discuterne. Sarebbe opportuno incontrarci col sindaco Marrese. Se si vuol fare sul serio una struttura per disabili va bene, chiunque la faccia. La contrarietà non fa bene a nessuno”. Come finirà?

COMMERCIO. CARTELLINO DEI PREZZI SUI PRODOTTI ORTOFRUTTICOLI? MACCHE'...


UNO SCONOSCIUTO IL CARTELLINO DEI PREZZI

LA DENUNCIA DEL “VIZIETTO” DURO A MORIRE NEI MERCATI E DA PARTE DEI VENDITORI AMBULANTI DI MATERA E' DI ADICONSUM E FEDERCONSUMATORI DELLA CITTA' DEI SASSI. NOI AGGIUNGIAMO, PERO', CHE QUESTO MANCATO RISPETTO DI UN OBBLIGO DI LEGGE E' DIFFUSO NELL'INTERO MATERANO. INTANTO, RAFFICA DI AUMENTI. CHIESTO UN MAGGIORE CONTROLLO DA PARTE DELLE AUTORITÀ COMPETENTI E IN PRIMO LUOGO DELLA POLIZIA LOCALE.

IL COMUNICATO STAMPA INTEGRALE DI ADICONSUM E FEDERCONSUMATORI MATERA

Ci giungono diverse segnalazione – hanno affermato Marina Festa dell’Adiconsum e Saverio Attico della Federconsumatori di Matera - da parte dei cittadini che hanno riscontrato sia un aumento sensibile dei prezzi e sia la mancata esposizione delle indicazioni obbligatorie sui prodotti ortofrutticoli posti in vendita nei mercati e da altri venditori ambulanti.

I due esponenti delle Associazioni dei consumatori fanno presente che in nessun caso si può derogare sugli obblighi di legge riguardanti l’etichettatura dei prodotti ortofrutticoli freschi e la loro commercializzazione che devono riportare in un cartello le seguenti indicazioni: il prezzo a chilo, la categoria e la varietà del prodotto, ad esempio “extra”, “prima categoria” o “seconda categoria”, la denominazione di vendita, esempio “arance – tarocco” e il paese di origine.

La mancata esposizione delle informazioni, su gran parte dei prodotti ortofrutticoli, e l’aumento dei prezzi risulta anche dal monitoraggio messo in atto dall’Adiconsum e dalla Federconsumatori di Matera che chiedono in proposito un maggiore controllo da parte delle Autorità competenti e in primis della Polizia Locale.

Matera 28-05-2020 

mercoledì 27 maggio 2020

POLICORO. POZZO POLICORO 1. PARLA LA GAS PLUS ITALIANA

IL CANCELLO DI INGRESSO ALL'AREA DEL POZZO DI GAS POLICORO 1
IL PIANO DI CARATTERIZZAZIONE IN CORSO NELL'AREA VIENE CONDOTTO IN BASE ALLE DIRETTIVE DEGLI ENTI INTERESSATI”. LO HA DETTO L'INGEGNER MASSIMO CAPPELLETTI, DELLA SOCIETÀ DI FORNOVO DI TARO (PARMA), DOPO IL NOSTRO ARTICOLO DI IERI, “POLICORO. PIANO DI CARATTERIZZAZIONE AL POZZO POLICORO 1”. MA NON SIAMO RIUSCITI A SAPERE NULLA DI PIÙ NÉ SULLO SVOLGIMENTO DI UNA SPECIFICA “CONFERENZA DI SERVIZIO”, NÉ SUGLI ALTRI ENTI INTERESSATI, NÉ SULLE FINALITÀ DELL'INDAGINE, NÉ SE L'ATTIVITÀ IN ITINERE SIA DERIVATA DALLE INCHIESTE DEL PASSATO DEGLI AMBIENTALISTI DI COVA CONTRO

POLICORO - “Pronto, sono Massimo Cappelletti, responsabile dell'area tecnica e ingegneria di Gas plus italiana, è il dottor Mele?”. Si, sono io... “Ho saputo che ieri aveva cercato una persona della nostra società?” Si, vi avevo cercato... Io ho già scritto un articolo, https://filippomele.blogspot.com/2020/05/policoro-piano-di-caratterizzazione-al.html, sui lavori di caratterizzazione che state conducendo nell'area del pozzo Policoro 1... “Le dispiace se la metto in viva voce poiché sono qui con un collega, il dottor Salamanca?” No. Io intanto, mi fermo perchè sono in auto. Le dico anche che la sto registrando. Sono un giornalista. Ho chiamato ieri 4-5 volte poi ho lasciato il mio numero se volevate richiamarmi. Ho parlato, tuttavia, col sindaco Enrico Mascia che mi ha informato di una vostra nota con cui evidenziavate che l'attuazione del Piano era slittato di qualche giorno e che il furgone che stava scaricando recipienti per liquidi stava effettuando interventi propedeutici. Fatta la premessa le chiedo: cosa sta accadendo al pozzo Policoro 1? “Guardi, io le ho fatto una telefonata di cortesia nel senso che noi ricontattiamo chi ci chiama. Noi stiamo portando avanti il procedimento ambientale seguendo tutte le prescrizioni che ci vengono date”. Il sindaco ha aggiunto che questi vostri lavori vengono effettuati sotto la supervisione dell'Arpab (Agenzia regionale per l'ambiente della Basilicata)... “Certo. Oltre a questo, però, mi fermo qui”. Lei, intanto, mi conferma quanto dichiarato dal primo cittadino di Policoro? “Si, assolutamente. Gli enti sono pienamente coinvolti nell'attività”. Quando lei parla di enti parla solo di Arpab, e quindi Regione, od anche Comune? Avete fatto una conferenza di servizio in cui avete approvato questo Piano? “Io mi fermo. Le confermo che tutti gli enti ambientali sono coinvolti, compreso il Comune e tutti gli altri territoriali locali. Tutti i passaggi sono stati fatti in condivisione con gli enti”. Quindi c'è stata un Conferenza di servizio per approvare il Piano di caratterizzazione? Io ho seguito la stesura del Piano dell'area Sogin di Rotondella. Ci sono stati più incontri. Per Policoro vorrei sapere se questa conferenza è stata fatta e se è servita ad approvare il Piano? “Per questo tipo di informazioni può rivolgersi agli enti. Noi, come società, le ripeto, seguiamo tutto quel che ci viene dato come prescrizioni e che ci viene indicato come iter”. A cosa mira la caratterizzazione? Voi preleverete acque sotterranee per verificare il loro stato... “Le ripeto, nell'iter seguiamo le indicazioni, le prescrizioni e le modalità dei procedimenti che ci vengono indicati sia dalle norme sia dagli enti”. C'è un obiettivo? Presumo sia la ricerca della presenza di inquinanti, sostanze chimiche, metalli, legati alla presenza di quel pozzo che è storico non solo per la Basilicata ma per l'Italia visto che nel 1991 si incendiò? Lei lo ricorderà. C'era già nella Gas Plus? “Io sono un po' più giovane, sono del 1975... Però, le dico che, mi scusi se sono ripetitivo, che la mia è una telefonata di cortesia...”. Io, però, le cose che mi ha detto le scriverò. Mi sembra giusto che che io domandi e che lei mi dia le risposte che ritiene più opportune. Voi fate questa caratterizzazione per verificare la presenza di inquinanti o meno all'interno della zona? “Faccio ancora un passo indietro. Le ripeto che l'informazione che io le dò in questa telefonata è che noi stiamo seguendo le indicazioni e l'iter stabiliti dagli enti”. Chiamerò il sindaco per chiedergli se la conferenza di servizio se sia stata fatta o no. “Il Comune, tuttavia, è alla pari degli altri enti”. Le chiedo una previsione. Secondo voi in quella zona andrà tutto bene? Quelle acque saranno limpide e cristalline? “Non mi esprimo”. Forse ci vorrebbe la sfera di cristallo del mago... “Il tutto fa parte di un procedimento che stiamo portando avanti con gli enti non mi sembrerebbe corretto...”. Le faccio un'ultima domanda. Sono entrate in ballo per fare questo intervento le indagini autonome di cittadini e associazioni? Il 21 settembre del 2018, Giorgio Santoriello, sul blog Punto e basta, scrisse un articolo dal titolo “Mercurio, piombo ed idrocarburi nelle falde vicino il pozzo gas “Policoro 001 dir bis”, 
 http://analizebasilicata.altervista.org/blog/mercurio-piombo-ed-idrocarburi-nelle-falde-vicino-il-pozzo-gas-policoro-001-dir-bis/, dimostrando la presenza di inquinanti nelle acque. Fu il primun movens per la redazione del Piano? Cappelletti: “Guardi, le ripeto ancora che si tratta di una telefonata che ho voluto fare per darle questa informazione fondamentale: noi questa attività la stiamo portando avanti con gli enti interessati come previsto dalla normativa vigente”.

CRISI DELL'EDITORIA. AUDIZIONE DI LUTRELLI NELLA PRIMA COMMISSIONE REGIONALE PRESIEDUTA DA CARIELLO


LUTRELLI IN AUDIZIONE ALLA REGIONE
IL PORTAVOCE DELLA BASILICATA DI STAMPA LIBERA ED INDIPENDENTE: “TROPPI COLLEGHI ESPULSI DAL MERCATO DEL LAVORO. LA NOSTRA PROPOSTA VA NELLA DIREZIONE DI PROMUOVERE OCCUPAZIONE NUOVA E VERA, CON UN GIUSTO CONTRATTO E UN’ADEGUATA REMUNERAZIONE, FACENDO APPLICARE LA LEGGE 150 DEL 2000 PER LA CREAZIONE DI UFFICI STAMPA COMUNALI. MOLTI COMUNI, FINORA, FORSE PER ASSENZA DI SENSIBILIZZAZIONE SUL TEMA O PER CARENZA DI FONDI, NON HANNO COLTO I DETTAMI DELLA LEGGE. TUTTO CIÒ STA CAUSANDO GRAVI PROBLEMI OCCUPAZIONALI ALLA NOSTRA CATEGORIA GIÀ IN SOFFERENZA PER LA PROFONDA CRISI CHE STA ATTRAVERSANDO IL MERCATO EDITORIALE»

L'ARTICOLO INTEGRALE DI WWW.GIORNALISTITALIA.IT

POTENZA – Stampa Libera e Indipendente Basilicata fa della difesa del lavoro giornalistico e della lotta al precariato i suoi capisaldi. Una difesa che non si limita alle manifestazioni di intenti, ma che si sostanzia in azioni concrete a favore dei tanti, troppi colleghi espulsi, in questi anni, dal mercato del lavoro.
La proposta avanzata da Sli Basilicata, attraverso il suo portavoce Pierantonio Lutrelli, consigliere nazionale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, va in questa direzione: «L’obiettivo è promuovere occupazione nuova, ma soprattutto “vera”, cioè con un giusto contratto e un’adeguata remunerazione, facendo applicare la Legge 150 del 2000 sulla comunicazione pubblica».
Obiettivi che Pierantonio Lutrelli ha illustrato oggi, a Potenza – nell’aula Dinardo del palazzo della Giunta regionale – davanti alla I Commissione consiliare della Regione Basilicata, presieduta da Pasquale Cariello, a cui si era rivolto con una richiesta di audizione per sensibilizzare il massimo ente territoriale sull’opportunità di «sostenere una comunicazione strutturata per garantire, ad un tempo, la trasparenza degli atti amministrativi e la promozione del territorio, ma anche per creare posti di lavoro per i giornalisti grazie agli uffici stampa». Audito anche il presidente regionale di Assostampa, Angelo Oliveto.
«Molti Comuni della Basilicata finora, forse per assenza di sensibilizzazione sul tema, o magari per carenza di fondi, – ha evidenziato Lutrelli nel suo intervento – non hanno colto i dettami della legge. Tutto ciò sta causando gravi problemi occupazionali alla nostra categoria, già in sofferenza per la profonda crisi che sta attraversando il mercato editoriale».
«È per queste ragioni – spiega il coordinatore di Stampa Libera e Indipendente Basilicata – che ho chiesto di essere audito dalla prima commissione del Consiglio regionale della Basilicata, i cui componenti hanno valutato con interesse le proposte della nostra componente sindacale».
Pierantonio Lutrelli ha, quindi, chiesto ai membri dell’organismo consiliare «la possibilità di interloquire con i Comuni al fine di trovare soluzioni positive, utilizzando magari i poteri di sussidiarietà dell’ente Regione».
Dal canto suo, il presidente della Prima commissione, Cariello, ha reso noto che i lavori sono aggiornati ad un prossimo appuntamento in cui sarà audito il presidente regionale dell’Anci, Salvatore Adduce, «sempre alla presenza dei nostri rappresentanti sindacali», sottolinea Lutrelli.

FONTE: GIORNALISTITALIA.IT

martedì 26 maggio 2020

COVID-19. AL VIA DA IERI L'INDAGINE DI SIEROPREVALENZA



CI SONO ANCHE MATERA ED I COMUNI DEL METAPONTINO (BERNALDA, PISTICCI, MONTALBANO JONICO, SCANZANO JONICO, POLICORO, NOVA SIRI E TURSI) TRA I 20 DEL MATERANO ED I 51 DEL POTENTINO IN CUI SARÀ CONDOTTO DA MINISTERO DELLA SALUTE E ISTAT, IN COLLABORAZIONE CON LA CROCE ROSSA ITALIANA (CRI), LO STUDIO SULL’INFEZIONE DA SARS-COV-2. L'INDAGINE SERVIRA' A CAPIRE QUANTE PERSONE IN ITALIA ABBIANO SVILUPPATO GLI ANTICORPI AL NUOVO CORONAVIRUS ANCHE IN ASSENZA DI SINTOMI. IL TEST VERRÀ ESEGUITO SU 150MILA PERSONE, DISTRIBUITE PER SESSO, ATTIVITÀ E SEI CLASSI DI ETÀ. I SOGGETTI SELEZIONATI SARANNO CONTATTATI AL TELEFONO DAI CENTRI REGIONALI DELLA CRI PER UN APPUNTAMENTO PER IL PRELIEVO DEL SANGUE. VIDEO CLICCANDO SUL LINK IN CODA ALL'ARTICOLO

Ministero della Salute e Istat, con la collaborazione della Croce Rossa Italiana, a partire da ieri hanno avviato un’indagine di sieroprevalenza dell’infezione da virus SARS-CoV-2 per capire quante persone nel nostro Paese abbiano sviluppato gli anticorpi al nuovo coronavirus, anche in assenza di sintomi.
Il test verrà eseguito su un campione di 150mila persone residenti in 2mila Comuni, distribuite per sesso, attività e sei classi di età. Gli esiti dell’indagine, diffusi in forma anonima e aggregata, potranno essere utilizzati anche per altri studi scientifici e per l’analisi comparata con altri Paesi europei. Per ottenere risultati affidabili e utili è fondamentale che le persone selezionate per il campione aderiscano. Partecipare non è obbligatorio, ma conoscere la situazione epidemiologica nel nostro Paese serve a ognuno di noi.
Le persone selezionate saranno contattate al telefono dai centri regionali della Croce Rossa Italiana per fissare, in uno dei laboratori selezionati, un appuntamento per il prelievo del sangue. Il prelievo potrà essere eseguito anche a domicilio se il soggetto è fragile o vulnerabile. Al momento del contatto verrà anche chiesto di rispondere a uno specifico questionario predisposto da Istat, in accordo con il Comitato tecnico scientifico.
La Regione comunicherà l’esito dell’esame a ciascun partecipante residente nel territorio. In caso di diagnosi positiva, l’interessato verrà messo in temporaneo isolamento domiciliare e contattato dal proprio Servizio sanitario regionale o Asl per fare un tampone naso-faringeo che verifichi l’eventuale stato di contagiosità. La riservatezza dei partecipanti sarà mantenuta per tutta la durata dell'indagine.
A tutti i soggetti che partecipano, sarà assegnato un numero d’identificazione anonimo per l'acquisizione dell’esito del test. Il legame di questo numero d’identificazione con i singoli individui sarà gestito dal gruppo di lavoro dell’indagine e sarà divulgato solo agli enti autorizzati.
Su tutte le reti Rai, sarà in onda uno spot dedicato all’indagine e locandine saranno affisse nelle farmacie e nelle parafarmacie, grazie alla collaborazione offerta da Federfarma e dalla Federazione dell’Ordine dei Farmacisti Italiani (FOFI). 
 
VIDEO CLICCANDO SUL SEGUENTE LINK
https://youtu.be/pxgiEjiAYYc.