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giovedì 7 maggio 2020

COVID-19. PARLA MAURIZIO BOLOGNETTI: “STOP ALL'ATTENTATO AI DIRITTI POLITICI DEL CITTADINO”

Maurizio Bolognetti, a sx, e Marco Pannella, a dx, a Scanzano Jonico nel 2012
Intervista al leader storico del Partito radicale in Basilicata dopo il suo sit in di protesta di Potenza (con multa per violazione dei decreti governativi in vigore). Nel suo “mirino” Cina, Italia ed anche la nostra Regione. I primi tre provvedimenti che Bolognetti assumerebbe se fosse al posto del governatore Vito Bardi. Videointervista sulla pagina Facebook Filippo Mele giornalista cliccando sul link in coda all'articolo

Democrazia e diritto alla conoscenza – ha esordito Bolognetti - debbono andare a braccetto. Non è avvenuto e non avviene così nel colosso economico orientale dove convivono un regime totalitario ed un capitalismo d'assalto e dove non esistono diritti civili con gli oppositori arrestati ed imprigionati. Anche i medici che per primi hanno parlato dell'epidemia da Covid-19 hanno subito la stessa sorte degli attivisti per i diritti umani. E le democrazie occidentali, come l'Italia, fanno affari con la Cina mettendo in secondo piano le libertà negate in quel Paese”. 

Ma cosa c'entra tutto questo con la pandemia in corso? “C'entra – è stata la risposta - perchè il diritto alla conoscenza si coniuga con il diritto alla salute. Il regime totalitario cinese ha nascosto per lungo tempo informazioni sul Coronavirus con riflessi che si sono riversati negativamente anche sull'Italia e sulla Basilicata. Ma la nostra Rai, addirittura, ha fatto da megafono alle tesi del Partito comunista al potere in Cina. Un sorta di apologia del regime. Nessuna parola sulla violazione dei diritti umani”. 

Hai la sensazione che la gente ti segua nella tua battaglia per le libertà individuali in Italia ed in Basilicata? “Qui non è in discussione il dovere dello Stato di tutelare la salute ma il modo in cui è avvenuto. Dopo il 31 gennaio, data della dichiarazione dello Stato di emergenza, non hanno fatto nulla per 4 settimane. Poi ci hanno confinati in casa e noi abbiamo collaborato con senso di responsabilità. Intanto, cosa è stato fatto per potenziare il Servizio sanitario e la medicina territoriale? Hanno condotto, forse, una indagine epidemiologica a livello nazionale? Mi pare proprio di no. Il Governo non ha viaggiato nel solco della Costituzione con oltre circa 230 atti tra decreti, circolari, e provvedimenti vari”. 

Ma se Bolognetti fosse il governatore della Basilicata quali sarebbero i primi tre provvedimenti che assumerebbe? “Primo: riattivare i presidi ospedalieri smantellati per metterli in condizione di dare risposte adeguate ai bisogni dei cittadini. Secondo: dare grande attenzione a tutte le fonti di inquinamento dell'ambiente; e mi pare che ci siano studi che le mettono in raccordo con la diffusione del Covid-19. Terzo: manifestare il massimo di attenzione ai problemi legati alla disabilità. Spero che a breve la Regione mantenga gli impegni assunti sul fronte del sostegno ai soggetti diversamente abili”.

VIDEOINTERVISTA SULLA PAGINA FACEBOOK FILIPPO MELE GIORNALISTA CLICCANDO SUL SEGUENTE LINK:
https://www.facebook.com/FilippoMelegiornalista/videos/283712655991586/

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