GIANLUCA MARRESE, HA
ANNUNCIATO SULLA SUA PAGINA FACEBOOK: “IL MI FERMO QUI. LA
RIMODULAZIONE DELLA GIUNTA CHE IL SINDACO HA COMUNICATO IERI AGLI
ORGANI DI STAMPA, COMPORTA DI FATTO LA INSPIEGABILE E IMMOTIVATA MIA
"BOCCIATURA", GENERATA DALLA REVOCA DELLA DELEGA DI
VICESINDACO”. DI SEGUITO IL POST DELL'ESPONENTE POLITICO POLICORESE
IL MIO IMPEGNO SI FERMA
QUI
Nonostante da lungo tempo
all'interno della maggioranza si siano create delle crepe, inutile
nasconderle, generate da posizioni francamente incomprensibili, in
particolare dei due consiglieri Mitidieri e Ranù, ho sempre
auspicato che si potesse ripristinare una sorta di "normalità"
per consentire di andare avanti e portare a termine gli impegni presi
con la città.
Ho, pertanto, sempre dato
la mia piena disponibilità al sindaco e a tutta la maggioranza ad
accettare qualsiasi soluzione che potesse consentire di uscire da
questa impasse generatasi, con ciò continuando sempre a portare
avanti, con le difficoltà umane e comprensibili, il mio impegno
quotidiano al servizio della comunità per la quale ho avuto l'onore
di ricoprire il ruolo di vicesindaco e alla quale sono profondamente
grato per la fiducia accordatami, all'esito delle elezioni che mi
hanno visto eletto con 500 preferenze e,con l'attribuzione delle
deleghe, dopo le dimissioni da consigliere per la fiducia riposta nel
sindaco (rinunciare a 500 preferenze per accettare di entrare in
giunta è un atto di enorme fiducia nei confronti del Sindaco!), con
il ruolo assessorile e di vicario, facendomi sentire un punto di
riferimento.
Tuttavia, dopo una lunga e
sofferta (per tutti) gestazione, gli accadimenti nella maggioranza
hanno trovato soluzione in una proposta del sindaco della quale
prendo atto, comunicata ieri alla maggioranza e istantaneamente agli
organi di stampa, come si fa con le soluzioni cristallizzate e
irremovibili:
una sorta di "prendere
o lasciare".
Ebbene, mi sembra giusto
informare tutti, così come anticipato ieri al sindaco stesso e al
resto della maggioranza che, stando così le cose, ovvero alla luce
della proposta definitiva di soluzione della crisi da parte del
sindaco, il mio impegno si ferma qui per ovvie ragioni che vado a
spiegare con poche e semplici parole.
La mia esperienza si ferma
qui perché il RISPETTO deve essere alla base di tutto, di ogni
rapporto; parlo innanzitutto del rispetto verso l'elettorato e la
comunità che rappresentiamo e che viene offesa da questi "giochetti"
di cui - guarda caso - restano vittime sempre coloro che gli elettori
hanno scelto inequivocabilmente e "a pieni voti" e che non
si sono mai risparmiati e sottratti ai loro compiti, anche nonostante
tutte le difficoltà, senza se e senza ma.
La mia esperienza finisce
qui perché la dignità va difesa sempre se si ha della Politica con
la P maiuscola un'idea alta e autentica.
Ringrazio la comunità per
quello che mi ha dato e spero di aver ricambiato la fiducia riposta
in me.
In questi 4 anni ho sempre
cercato di dare il mio contributo con serietà e tanta lealtà, con
tutti i miei limiti, l'ho fatto verso i cittadini ma anche verso la
maggioranza, soprattutto l'ho fatto nei confronti del sindaco a cui
non ho fatto mai mancare il mio supporto ma, alla luce degli ultimi
risvolti, mi rendo conto che è bene che io mi fermi, non potendo
accettare l'ennesima umiliazione e l'ennesimo risultato
dell'incontrollato e irrazionale modo di concepire l'appartenenza
alla maggioranza da parte di uno sparuto gruppetto, che pensa di
poter giostrare tutto e tutti e fare il bello e il cattivo tempo,
probabilmente senza nemmeno conoscere a fondo cosa significhi dare un
apporto concreto alle varie questioni che ci hanno visti impegnati in
questi anni, spesso limitandosi solo a puntare il dito fino ad
arrivare a imbrigliare un'intera amministrazione, sindaco compreso, e
tramite essi, la comunità, tenuti in ostaggio per capricci e
deplorevoli dietrologie.
La rimodulazione della
giunta frutto di questi capricci che il sindaco ha comunicato ieri
agli organi di stampa, comporta di fatto la inspiegabile e immotivata
mia "bocciatura", generata dalla revoca della delega di
vicesindaco, probabilmente perché già bersaglio non dichiarato dei
noti "paladini dell'ingiustizia", dall'altro, cosa ben più
grave, comporta una grave umiliazione verso una parte dei consiglieri
di maggioranza che mai hanno fatto mancare il loro sostegno e che,
evidentemente, contano meno di alcuni loro colleghi.
Si può soprassedere su
qualsiasi trasformismo, su qualsiasi attacco al lavoro altrui, sulla
politica e sul linguaggio del sospetto basato sul nulla, si può
soprassedere su ripicche e mire da politicanti da quattro soldi, e si
soprassiede per il bene della comunità, ma la violazione della
dignità delle persone e, soprattutto, della comunità che
rappresentano viene prima di ogni cosa e su questa non si può
soprassedere.
Per queste ragioni “IO
MI FERMO QUI”