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LA CONFERENZA STAMPA DEL CENTRO - CENTRODESTRA |
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VINCENZO SANTOCHIRICO |
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LUIGI GRAVELA |
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LUCA PRISCO |
Partiamo subito della novità
del giorno. Intesa raggiunta tra Antonio Nicoletti, candidato del centrodestra (meno
la parte degli ex forzaitaliani che stanno con i Casino padre e figlio), e Francesco
Saverio Acito, candidato sindaco per pochi giorni di Udc e Matera Capitale. “Lavoreremo
insieme per la città”, hanno detto in una conferenza stampa a cui hanno preso
parte i maggiorenti dei partiti della coalizione dopo che Acito, già sindaco
nella prima repubblica, aveva annunciato di rinunciare alla sua candidatura a
sindaco per sostenere, “con profonda convinzione”, il progetto guidato dall’ex
direttore dell’Agenzia promozionale territoriale di Basilicata, Nicoletti. Una
convergenza che, oggettivamente, rafforza la compagine a trazione Fratelli d’Italia.
Poi il bailamme che si è
scatenato in un centrosinistra a brandelli. Così in una nota: “Sinistra Italiana
Basilicata, componente costitutiva di AVS, non ha mai sottoscritto il
comunicato di scelta della candidatura di Vincenzo Santochirico a candidato
sindaco della coalizione, né ha mai autorizzato l’utilizzo del simbolo e del
nome di AVS. Qualunque riferimento in tal senso è, dunque, da considerarsi
improprio e non veritiero”. Madonna mia!!!
Detto della sezione del Psi,
schieratasi con Roberto Cifarelli, consigliere regionale del Pd e vincitore “a
titolo personale” delle primarie Matera open city, va evidenziato che nel “campo”
dei dem la confusione regna sovrana. L’opinione pubblica non sa più chi è di
quel partito o meno o chi comanda e chi no. Dopo il comunicato congiunto di
investitura a Santochirico ecco una nota stampa del segretario cittadino Luigi
Gravela che smentisce qualsiasi approvazione della locale sezione (o circolo? O
associazione cultural-politica) e chiede l’intervento dei probiviri: Come
segretario cittadino del Partito Democratico di Matera, sto lavorando insieme
ai rappresentanti locali e a tutto il gruppo dirigente per difendere la
legittimità dei percorsi democratici interni al partito, e per affermare con
chiarezza che le decisioni sulla guida politica della città non possono essere
prese fuori dalle sedi ufficiali e senza il coinvolgimento della comunità
politica materana. A tale riguardo, si sta predisponendo un apposito ricorso
alla Commissione Provinciale di Garanzia, affinché venga fatta piena luce sul
metodo seguito e sulla legittimità delle decisioni assunte”.
Già esistono ancora una
commissione del genere in questo ex partito? Se esiste perché non è sinora intervenuta?
Cifarelli, ad esempio, è ancora nel Pd o è fuori dal Pd? Gravela è stato
scavalcato da chi? Comanda il segretario regionale Giovanni Lettieri? La
questione del simbolo: di chi è? Mamma mia! C’è da mettersi le mani nei capelli!
E questo a pochi giorni dalla consegna delle liste e con Santochirico che già
parla con il fisic du rol! Finirà che sarà candidato qualcuno che neanche lo
sa! Come accadde alle ultime regionali. Ah, il vecchio centralismo democratico
di memoria PCI! Dobbiamo dire, a proposito, che è stato molto più seria Forza
Italia con Nicola e Michele Casino che non il Pd del Elly Schlein! Cosa aspettano
i proviviri a tira fuori i cartellini rossi ed espellere quanti stanno
rovinando l’immagine e la sostanza (se ancora esistevano!) di un partito che
una volta era dei… lavoratori? Mah, chissà. Ormai… !
E Angelo Chiorazzo,
illuminato dal Vangelo, cosa partorirà per la città di Matera? Mah, chissà,
ormai… !
L’unico che sembra avere le idee
chiare, almeno al momento, è Luca Prisco, candidato a sindaco con lista civica “Democrazia
Materana” pur dopo l’abbandono di Volt che, pare, si sia schierato con
Cifarelli. “Non sono corruttibile – ha dichiarato solennemente l’imprenditore -
non mi faccio spaventare da minacce
blande di vario genere, ma soprattutto amo la mia città. Ed è per questo che
insieme a tanti amici abbiamo deciso di continuare questa
avventura e abbiamo indetto il 'Mo basta day', un comizio pubblico in programma
domenica 27 aprile, alle ore 19.30 in piazza San Giovanni. Vi aspetto, non
mancate e ne sentirete delle belle”.
Come se non bastassero tutte quelle già
circolanti!