domenica 30 novembre 2014

ERACLEA FRENA IN CASA, PASSA L'ARICCIA

CALCIO A 5 DI A2. BAVARESCO IN GOL

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 30.11.14

LIBERTAS ERACLEA - CARLISPORT COGIANCO 2 - 4

LIBERTAS ERACLEA: Taibi, Zancanaro, Bavaresco, Dipinto, Bassani, Amendolara, Tamburrano, Dartizio, Gerardi, Persiani, Bello. All. Bommino.

CARLISPORT COGIANCO: Giannone, Borsato, Ippoliti, Paulinho, Richartz, De Bella, Everton, Lucas, Konov, Boaventura, Teixeira, Del Ferraro. All. Micheli.

MARCATORI: 14’ p.t . Bavaresco; 2’ e 3' s. t. Everton; 4’ s. t. Borsato; 14’ s. t. Teixeira; 19’ s. t. Zancanaro.
ARBITRI: Gianantonio Leonforte, di Vicenza; Nicola Salvalaggio, di Castelfranco Veneto.

POLICORO – Niente da fare per la Libertas contro la “corazzata” Cogianco di Ariccia, candidata alla vittoria finale del campionato. E pensare che per 6 minuti del primo tempo gli jonici, grazie al gol di Gustavo Bavaresco, al 14', hanno accarezzato il sogno della vittoria. Nella ripresa, però, i 3 primi fatali per i rossoneri. Due gol fotocopia di Dos Santos Everton, al 2' ed al 3', hanno ribaltato il risultato. Che si è fatto più rotondo per i laziali con Henrique Borsato un minuto dopo. Su questa rete, però, i locali hanno protestato per un blocco contro il portiere Taibi Prando spintosi in attacco. Il mister Angelo Bommino, a questo punto, ha giocato la carta del portiere di movimento. Ma i locali hanno capitolato ancora al 14' su gol di Rodrigo Teixeira. Marcio Zancanaro, a pochi secondi dalla fischio della sirena, ha segnato il secondo gol per la Libertas. E venerdì prossimo c'è il derby con l'Avis.

MORTO MENTRE EFFETTUAVA LA TAC. LA PROCURA APRE UN'INCHIESTA

POLICORO. OGGI A ROCCA IMPERIALE SI SVOLGERANNO I FUNERALI DI CARLO POLICASTRO, 74 ANNI, DECEDUTO VENERDì IN OSPEDALE

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 30.11.14


POLICORO – C'è un'inchiesta della Procura di Matera sulla morte di Carlo Policastro, l'uomo di 74 anni, nato a Canna (Cs) ma residente a Rocca Imperiale (CS), avvenuta venerdì scorso nel locale ospedale Giovanni Paolo II nel mentre effettuava una tac all'addome con mezzo di contrasto. La famiglia, infatti, incredula per l'accaduto, ha presentato, per il tramite dell'avvocato Giuseppe Ranù, una denuncia alla magistratura consegnata al Commissariato di polizia di Policoro. E la magistratura ha aperto un apposito fascicolo nominando come medico legale il professor Luigi Strada, dell'Università di Bari, per l'effettuazione dell'autopsia sulla salma del paziente. Esame autoptico svoltosi ieri nella sala settoria dello stesso ospedale dove Policastro ha perso la vita. Non si sa, al momento, se il sostituto procuratore Annunziata Cazzetta, che coordina l'inchiesta, abbia inscritto nomi nel registro degli indagati. Come farebbe presupporre l'azione giudiziaria in corso. Ed il prof. Strada, dopo circa due ore di lavoro, non ha rilasciato dichiarazioni. Fra due mesi il suo responso sulle cause di una morte che ha scosso sia Policoro, il centro sede del nosocomio dove il fatto è accaduto, sia Rocca Imperiale, dove Policastro viveva. Proprio a Rccca Imperiale si svolgeranno questa mattina, alle ore 11, i funerali. La famiglia, ovviamente, moglie, quattro figli e cinque nipoti, vuole conoscere le cause che hanno portato al decesso del proprio congiunto e se vi siano responsabilità. “Come è possibile - hanno ribadito i parenti – che una persona arrivi con le sue gambe in ospedale e muore mentre fa un esame che, oltretutto, aveva già fatto in altre occasioni. L'esame in questione, infatti, era di controllo dopo l'operazione al San Carlo di Potenza per un aneurisma all'aorta addominale. Vogliamo sapere cosa sia successo. Niente faceva presagire quanto sarebbe accaduto”

PISTA MATTEI NEL PIANO AEROPORTI. ORA E' UNA CORSA CONTRO IL TEMPO

PISTICCI. DOMANI SI RIUNIRA' LA COMMISSIONE INFRASTRUTTURE E MARTEDI' LA CONFERENZA UNIFICATA STATO – REGIONI

IL SINDACO: “REGIONI E PARLAMENTARI FACCIANO PRESSING SUL GOVERNO”

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 30.11.14



PISTICCI – Due giorni. Tanti ne restano alla Basilicata per non perdere l'ultimo aereo. La regione, infatti, è rimasta fuori dal Piano aeroporti predisposto dal Governo nazionale. Ed il sindaco Vito Di Trani ha lanciato un appello in extremis: “Regione e parlamentari lucani facciano pressing sul ministro Maurizio Lupi per inserire nel Piano la Pista Mattei”. Ma non solo di appelli si tratta. Il due dicembre il Comune ha convocato i sindaci del Materano a Marconia. E non è escluso che Di Trani si faccia promotore della realizzazione dell'idea propostagli ieri dalla Gazzetta: una riunione congiunta di primi cittadini proprio sulla “Mattei” per far sentire la voce dell'unica regione d'Italia priva di una struttura aeroportuale. Ma perchè solo due giorni per non perdere l'ultimo volo? “Perchè – ha spiegato il sindaco – domani si riunirà a Roma la Commissione infrastrutture e dopodomani la Conferenza unificata Stato - Regioni. Sono le uniche due sedi in cui si potrà porre la necessità che anche la Pista Mattei rientri nel Piano Lupi prima che esso venga approvato. Piano in cui sono previsti 112 aeroporti a cui sarà prioritario destinare investimenti. Se così approvato esso vanificherebbe gli investimenti della Regione, otto milioni di euro, destinati all’allungamento dell'aviosuperfice”. Insomma, per il nostro interlocutore “nelle imminenti riunioni romane il “governatore” Marcello Pittella, l’assessore Aldo Berlinguer, e i parlamentari lucani, debbono porre con forza l’esigenza di un aeroporto regionale. Come stanno chiedendo i tanti Comuni che hanno deliberato sulla “Mattei” aeroporto della Basilicata”. Comuni convocati il 2 dicembre a Marconia per discutere di una vicenda che riguarda tutta la Regione poichè Matera ha vinto la nomination a Capitale della cultura del 2019. Ma che capitale sarà se non si tenterà di colmare il gap del mancato arrivo delle Ferrovie dello Stato nella città dei Sassi e della mancanza di un aeroporto? “Io – ha detto il sindaco - penso alle isole greche dell'Egeo che sono “decollate” solo grazie allo scalo aereo di Santorini”. Perchè, allora, non far sentire al voce dei primi cittadini riuniti tutti insieme, emblematicamente, sulla Pista della Valbasento con le loro fasce tricolori per festeggiare, in caso di successo della missione romana, o per protestare, in caso contrario? “E' una bella idea. Si può fare”, ha concluso Di Trani. 


 

I SOLDI PER UNO STUDIO SULLA FATTIBILITA' DELL'INFRASTRUTTURA
AL CONSORZIO ASI 60 MILA EURO DALLA REGIONE

PISTICCI – La Regione, con l'assessore alle infrastrutture, Aldo Berlinguer, pare essere sulla stessa lunghezza d'onda del Comune per il “decollo” della Pista Mattei. E per dimostrare che punta su di essa ha stanziato 60 mila euro da destinare al Consorzio industriale di Matera ed ha promesso di tentare di rientrare nel Piano nazionale aeroporti. Piano da cui, per ora, è esclusa. A cosa serviranno i 60mila euro? “Ad affidare ad una società di rilievo nazionale – ha spiegato Berlinguer – la redazione di uno studio che confermi la fattibilità tecnica ed economica e la compatibilità ambientale del sito di Pisticci. Sito per cui la Regione ha già finanziato un progetto da 8 milioni di euro per l’allungamento della Pista a 1800 metri ed altri miglioramenti. Ma non vogliamo certo fermarci qui. Perchè “Mattei” decolli occorre inserirla nel Piano nazionale aeroporti”. Restano solo due giorni.

CROLLANO LE VACCINAZIONI. E' PSICOSI ANCHE IN BASILICATA

RITIRO DELL'ASP DEL LOTTO 143301 DEL FLUAD. SI VA VERSO IL SEQUESTRO IN TUTTA ITALIA
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 30.11.14
Vaccini antinfluenzali nel caos anche in Basilicata. Dopo l'esplodere della bufera a livello nazionale, con i morti legati (legame da verificare) alla somministrazione del Fluad che sono cresciuti di numero da giovedì in poi, nelle due aziende sanitarie della regione è stato registrato un crollo verticale delle vaccinazioni. A Potenza la Asp ha dovuto, addirittura, sospendere la somminsitrazione delle dosi poichè la sfortuna ha voluto che il lotto utilizzato rientrasse tra quelli sospesi dall'Agenzia italiana sul farmaco. Crollo, però, anche a Matera dove, al contrario, i lotti in dotazione erano diversi da quelli finiti "sotto osservazione". Ma Asl e medici hanno invitato a non sospendere la campagna vaccinale. E nella "fronda antivaccini" si è inserita anche la sentenza dei giorni scorsi emessa dal Tribunale del lavoro di Milano che ha condannato il ministero della Salute a versare un assegno bimestrale, a vita, ad un bimbo affetto da autismo a cui nel 2006 fu iniettato il vaccino esavalente. Insomma, sono tempi duri per i vaccini “anche se – ha avvertito il direttore sanitario della Asp, Giuseppe Nicolò Cugno – alla fine ci saranno più morti per le complicanze dell'influenza che non quelli di cui ancora non sappiamo se dovuti o meno alla vaccinazione”. Insomma il messaggio che le istituzione vorrebbero far passare è che le vaccinazioni sono importanti e che solo grazie ad esse si sono debellate importanti malattie. Per la Asp, però si è aperto il problema di come reperire un nuovo vaccino. La Regione, infatti, si dota dei lotti attraverso gare di appalto. Sarà possibile esplicarne una in tempi brevissimi visto che la campagna vaccinale sta volgendo al termine? Vedremo. Crollo delle vaccinazioni, tuttavia, anche nel Materano. Lo ha confermato il segretario regionale del sindacato Smani, Gennaro Grieco, medico di famiglia a Montalbano Jonico: “Sì, dopo l'esplodere del caso, ho vaccinato una sola persona. La psicosi è forte. Ed anche se noi medici siamo convinti della necessità di vaccinare i pazienti anziani e quelli con patologie croniche abbiamo difficoltà a convincerli. Oltretutto, non ci aiutano le notizie di possibili ritiri di altri lotti da parte dell'Aifa. Restiamo perplessi di fronte a certi “avvisi”. Anche noi, pertanto, ci mettiamo, come dire, in stand bay”. Forse, a questo punto, per diradare il caos, occorrerebbe una presa di posizione ufficiale in materia, come ha fatto la Regione Lombardia, anche da parte della Regione Basilicata.





L'ORIGINE DEL CASO. MORTI SOSPETTE DI PAZIENTI OVER 65
La bufera sul vaccino antinfluenzale Fluad, prodotto dall'azienda farmaceutica Novartis, è esplosa giovedì scorso. Tre morti sospette, di pazienti over 65, a 48 ore dalla vaccinazione, hanno fatto scattare l'allarme e l'Agenzia italiana del farmaco (Aifa), che autorizza l'uso dei medicinali, ha disposto il divieto di utilizzo di due lotti (il 142701 ed il 143301) del vaccino in questione. Da allora, però, il numero delle segnalazioni legate alla somministrazione dell'antinfluenzale, è cresciuto sino ad arrivare ad 11 nella serata di venerdì. Ed in attesa di chiarire il legame fra le morti sospette e la vaccinazione, nelle 20 regioni d'Italia, che viaggiano in ordine sparso anche in questa materia, è scoppiato il caos. Caos aggravato da dichiarazioni del direttore dell'Aifa, Luca Pani, che non ha escluso possibili ritiri cautelativi di nuovi lotti del prodotto della Novartis di fronte all'incremento delle segnalazioni che, però, potrebbero dipendere dalla mediaticità dell'evento. Siamo alle solite. Alla fine, la colpa è solo e sempre dei giornali, Ma alcune Procure indagano.


L'ESAVALENTE PER I BAMBINI NON C'ENTRA PROPRIO NULLA”
Attenti non tirar dentro alla bufera vaccini anche quello esavalente utilizzato per i bambini”. L'allarme, dopo l'esplodere del caos legato alle vaccinazioni antinfluenzali, è stato lanciato da Maurizio Stigliano, specialista in igiene e medicina preventiva e medico di igiene e sanità pubblica della Asm, a Policoro. L'esavalente, somministrato con tre iniezioni nel primo anno di vita e che protegge da poliomielite, difterite, tetano, epatite B, pertosse e infezioni da Haemophilus influenzae di tipo B, è finito anch'esso nella “fronda antivaccini” nei giorni scorsi. Il tribunale del lavoro di Milano, infatti, ha emesso una sentenza di condanna nei confronti del Ministero della salute a pagare un vitalizio ad un bambino che avrebbe contratto l'autismo dopo la somministrazione dell'esavalente. Per il giudice Nicola Di Leo sarebbe “acclarata la sussistenza del nesso causale tra tale vaccinazione e la malattia”. Ma la medicina ufficiale è insorta. “Nessuna dimostrazione scientifica esiste con l'autismo – ha spiegato il medico di igiene pubblica di Policoro – dalla somministrazione dell'esavalente. Vaccino che noi pratichiamo abitualmente a tutti i nuovi nati, entro il terzo mese e poi con altre due iniezioni nel primo anno di vita. Per fortuna, però, la notizia sull'esavalente ha provocato meno rifiuti che non di quelle sul vaccino antinfluenzale”. Ma come convincere eventuali irriducibili “riottosi”? “Il successo stesso delle vaccinazioni – ha risposto Stigliano – capaci di debellare negli anni molteplici malattie, tra cui la poliomielite ed il vaiolo, ha permesso a qualcuno di organizzare “opposizioni” contro queste importantissime conquiste della medicina. L'invito, pertanto, è quello di continuare con le vaccinazioni perchè i vaccini sono ultra controllati”.

sabato 29 novembre 2014

MUORE IN OSPEDALE DURANTE LA TAC. UN'AUTOPSIA CHIARIRA' I MOTIVI

POLICORO. LA VITTIMA, CARLO POLICASTRO, 74 ANNI, CALABRESE, STAVA EFFETTUANDO L'ESAME ALL'ADDOME CON MEZZO DI CONTRASTO

PARENTI INCREDULI: “ERA UN CONTROLLO. VOGLIAMO SAPERE COSA SIA SUCCESSO”

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 29.11.14

POLICORO – Un uomo di 74 anni, Carlo Policastro, nato a Canna (Cs) ma residente a Rocca Imperiale (CS), è morto ieri, attorno alle ore 12, nel locale ospedale Giovanni Paolo II nel mentre stava effettuando una tac all'addome con mezzo di contrasto. E la famiglia, raccolta attorno alla salma nell'obitorio del nosocomio, ha dato incarico ad un legale, l'avvocato Giuseppe Ranù, di Rocca Imperiale, ed ha nominato un medico legale, il professor Luigi Strada, dell'università di Bari, per seguire l'iter degli accertamenti autoptici al fine di far luce sulle cause del decesso. Congiunti che hanno espresso al cronista, attorno alle 13 di ieri, tutto il loro dolore e la loro incredulità. Hanno anche espresso la volontà di sapere come può una persona arrivare con le sue gambe in ospedale e morire mentre fa un esame che, oltretutto, aveva già fatto in altre occasioni. “L'esame in questione – hanno spiegato – era di controllo dopo l'operazione al San Carlo di Potenza per un aneurisma all'aorta addominale. Vogliamo sapere cosa sia successo. Tutti gli esami prima della Tac, infatti, e l'elettrocardiogramma erano risultati nella norma. Niente faceva presagire quanto sarebbe accaduto”. Tanto che, attorno alle 10.30, Policastro, padre di 4 figli e nonno di 5 nipoti, è entrato nella U. O. di radiologia per effettuare la tac. “E vi è entrato con i suoi piedi”, hanno precisato i parenti. Per uscirne dopo circa due ore senza vita. Tra la disperazione della moglie e di una nuora che l'avevano accompagnato nel Giovanni paolo II. Ora sarà l'avvocato Ranù a muovere i passi legali per far luce, nell'interesse della famiglia, su cosa abbia provocato la morte. Ed alla doverosa autopsia presenzierà il prof. Strada. Autopsia già decisa, tuttavia, anche dalla direzione sanitaria dell'ospedale. “Il paziente – ha detto alla Gazzetta Francesco Dimona – aveva in anamnesi un pregresso intervento per aneurisma dell'aorta ed effettuava la tac col mezzo di contrasto per controllo. Nel corso dell'esame, però, ha accusato una bradicardia (calo del ritmo cardiaco, ndr) spiccata e poi è andato in arresto cardiaco. Ma malgrado fosse stato intubato, soccorso velocemente da un rianimatore, massaggiato e sottoposto alle tecniche rianimatorie del caso, non si è ripreso. Le procedure, però, sono state tutte rispettate. L'autopsia ci dirà quali sono state le cause della morte del signor Policastro”.


IL DIRETTORE SANITARIO FRANCESCO DIMONA

“SE CI SARA' UN ESPOSTO, LASCEREMO IL PASSO ALLA PROCURA”

POLICORO – Occorre accertare le cause della morte di Carlo Policastro, 74 anni, avvenuta mentre effettuava una tac nell'ospedale del centro jonico. Una necessità sia per l'ospedale sia per la famiglia. “Noi – ha spiegato ieri attorno alle 15 il direttore sanitario Francesco Dimona – abbiamo disposto una autopsia diagnostica che dovrebbe effettuare domani Maria Bruno, anatoma patologa dell'ospedale Madonna delle Grazie. Ma se ci sarà un esposto alla magistratura della famiglia, allora l'autopsia diventerà legale e noi lasceremo il passo all'intervento della Procura della Repubblica”. Procura che, con tutta probabilità, sarà interessata dai parenti di Policastro tramite dell'avv. Giuseppe Ranu, incaricato di seguire tutti gli accertamenti del caso al fine di accertare, anche con l'intervento del prof. Luigi Strada, nominato perito di parte, se vi siano state o meno responsabilità.

LA CAPITALE DELLA CULTURA 2019 RESTA SENZA COLLEGAMENTO FERROVIARIO



MATERA. LA FERROVIA E' STATA INIZIATA 28 ANNI FA, NON E' MAI STATA COMPLETATA E ORA VERSA IN STATO DI COMPLETO ABBANDONO

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 29.11.14

E' nel Materano uno dei lavori pubblici eterni incompiuti d'Italia: il collegamento ferroviario Matera – Ferrandina. Si tratta di una ferrovia iniziata 28 anni fa e mai completata ed ora in stato di completo abbandono. Il simbolo della “sprecopoli” infrastrutturale nazionale. Tanto da finire su Wikipendia e da essere oggetto di servizi televisivi satirici su Le iene, di Italia 1. Un “monumento” realizzato solo in parte ma con centinaia di miliardi di vecchie lire gettati tra la Basentana e La Martella. Così il treno delle ferrovie dello Stato non potrà arrivare nella Capitale della cultura 2019 con Matera che rimane l'unico capoluogo di Provincia del Belpaese non collegato alla rete ferroviaria nazionale. Ma potrebbe essere proprio la recente vittoria nella nomination per il 2019 la “chiave di volta” per poter riprendere il discorso del completamento della tratta ferroviaria in questione? “Si – ha risposto Franco Coppola, segretario provinciale della Uil. Si potrebbe cogliere l'occasione. Al momento, però, mi risulta non esserci un progetto di completamento. Progetto che dovrebbe partire dalla parte recuperabile di quel che fu realizzato per finire con quel che ancora resta da fare. Non so a quanto ammonterebbe la spesa. Ma si potrebbe riaprire il discorso”. Anche perchè nei giorni scorsi è stato il presidente del Senato, Pietro Grasso, incontrando il sindaco Salvatore Adduce, ad evidenziare come l'occasione del 2019 debba servire a risolvere il gap dei collegamenti della Citta dei Sassi col resto d'Italia. “A questo proposito, però – ha aggiunto il dirigente Uil – osservo che non solo della ferrovia Matera – Ferrandina si tratta ma anche della strada Murgia – Pollino, per facilitare i collegamenti con Bari – Palese e la direttrice tirrenica, e del potenziamento della Pista Mattei, per i collegamento aerei. Tre infrastrutture essenziali per Matera e provincia”. Di lavori pubblici eterni incompiuti, tuttavia, è disseminato il Materano. Due esempi per tutti: i ritardi della Città della pace di Scanzano Jonico, che doveva essere ultimata nel giugno 2011, e la consegna dei lavori all'Istituto professionale Pitagora di Policoro bloccati perchè l'impresa attende 360mila euro di lavori già eseguiti. Il patto di stabilità strangola le imprese? Coppola si è detto d'accordo ma solo in parte: “Le eterne incompiute, come la ferrovia Matera - Ferrandina, risalgono già a prima dell'entrata in vigore del patto di stabilità. Certo, è paradossale che un ente abbia i soldi in cassa e non possa pagare le imprese. Il problema vero, però, è l'appropriatezza della spesa. Non più in mille rivoli e per progetti a comparto. Le risorse vanno destinate a progetti completi, chiari, fattibili in tempi certi, “chiavi in mano”. I mille rivoli non fanno bene a nessuno”.

MUSICA DAL VIVO ALL'ABSOLUTE CAFE' DI POLICORO

CON UN PROGRAMMA DI MUSICA JAZZ, FUNK E SOUL

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 29.11.14

A Policoro, dalle 22.30, all'Absolute cafè, si esibirà Andrea Braido (chitarre, basso elettrico) accompagnato da Alessandro Napolitano (batteria) e da Vito Di Modugno (organo Hammond). Il trio è nato nel febbraio 2007 dopo una esibizione live e propone brani originali e classici del jazz - funk e soul (Coltrane, Hancock, Zawinul) in una atmosfera di libertà esecutiva e di sapiente improvvisazione.

venerdì 28 novembre 2014

LE AULE CHE SI ALLAGANO E I LABORATORI NON AGIBILI



POLICORO. EDILIZIA SCOLASTICA, CONFRONTO TRA I PRESIDI E I RESPONSABILI DELL'AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 28.11.14

POLICORO – Problemi alle scuole secondarie superiori del centro jonico. Il Liceo scientifico “Enrico Fermi” quando piove si allaga, sia pure in parte. All'Isis “Pitagora”, invece, alcuni laboratori sono off limits per gli studenti. Così, Francesco De Giacomo (Pd), neo presidente della Provincia di Matera, ente responsabile per le strutture e la funzionalità delle due scuole, sollecitato dalle proteste di sindacati, studenti ed amministratori locali, ha effettuato nei giorni scorsi una ricognizione “sul campo” delle problematiche presenti sia al “Fermi” sia al “Pitagora” impegnandosi per la loro risoluzione. Con De Giacomo anche il neo consigliere provinciale policorese, Pino Ferrara (Fronte comune). Che ha fatto il punto, dopo gli incontri con i dirigenti scolastici Leonardo Giordano (Liceo Fermi) ed Angelo Castruonuovo (Isis Pitagora), e delegazioni degli studenti, con la Gazzetta. “Al “Fermi” – ha spiegato Ferrara – l'impresa realizzatrice degli interventi su palestra, auditorium e sul corridoio laterale che porta alle classi del Liceo linguistico, chiusi dopo le infiltrazioni di acqua piovana, ha già effettuato lavori di somma urgenza ed il “divieto di accesso” alle suddette aree è stato rimosso. Ovviamente, la prova del nove della riuscita degli interventi d'emergenza avverrà alle prossime precipitazioni piovose. Vedremo cosa accadrà. Intanto, con il presidente De Giacomo abbiamo concordato la cessione al Comune di un'area intermedia tra Liceo e scuole elementari da utilizzare per arrivi e partenze di scuolabus e pulman per gli studenti delle superiori”. E per l'Isis Pitagora che impegni sono stati assunti dalla Provincia dopo la denuncia pubblica del “sequestro dei laboratori elettrici, elettronici, e meccanici, da parte di chi ha eseguito o fatto eseguire i lavori” presentata dal sindacato Ugl? “Il problema è reale – ha risposto Ferrara – e dipende dal “famigerato” Patto di stabilità. Io sono politicamente opposizione a De Giacomo ma conosco, purtroppo, da amministratore locale, i problemi, L'impresa esecutrice dei lavori attende all'incirca 360mila euro di opere già eseguite. Sino a quando non li otterrà non chiuderà il cantiere, formalmente ancora aperto. Il presidente si è impegnato a destinare i primi fondi che otterrà dalla Regione per sbloccare la situazione dei laboratori all'Isis Pitagora”. Vedremo cosa accadrà anche in questo caso.


LICEO SCIENTIFICO FERMI
STUDENTI FANNO PRESSIONE SUI SOCIAL NETWORK

POLICORO – Studenti in pressing sulle istituzioni. Così, dopo l'incontro con il presidente della Provincia, Francesco De Giacomo, nel liceo scientifico “E. Fermi”, i rappresentati degli studenti nel Consiglio di istituto, Antonio e Francesco Mele, hanno postato sul sito del gruppo facebook Studenti Liceo Scientifico Enrico Fermi (https://www.facebook.com/groups/379761592189473/ ) questo link: “Il presidente si è dato da fare per chiamare ditte che miglioreranno le aree disagiate della nostra scuola (palestra, auditorium). Inoltre, la Provincia metterà a disposizione le scale per gli studenti disabili e, in palestra, gli strumenti comprati e finora non utilizzati, quali canestri da basket e spalliere. Con un pò di pressione si ottiene tutto”.

giovedì 27 novembre 2014

mercoledì 26 novembre 2014

APPALTATI LAVORI PER METTERE IN SICUREZZA IL RIONE PORTICELLA

NOVA SIRI. COSIMO LATRONICO, FORZA ITALIA

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 26.11.14

Lavori di consolidamento del centro storico di Nova Siri sono stati appaltati dalla struttura commissariale che gestisce l'accordo di programma sottoscritto tra Ministero dell'ambiente e Regione Basilicata che contribuimmo a definire con l'allora assessore regionale, Rosa Gentile”. Lo ha dichiarato l’on. Cosimo Latronico (FI) spiegando “che gli interventi appaltati serviranno a mettere in sicurezza parte del rione Porticella recuperando la vecchia fontana e la scalinata di ingresso del centro storico, un contesto di sicuro fascino che insiste su una gravina e su un acquedotto romano”. L'esponente di Forza Italia ha espresso “un ringraziamento all'ing. Saverio Acito ed alla struttura tecnica che lo ha supportato, che ha permesso di realizzare fase progettuale ed appalti. La puntuale impostazione e il rigore tecnico hanno permesso di realizzare gran parte degli obiettivi prefissati”.

NUOVO PRESIDIO SLOW FOOD LA PERA SIGNORA ESORDISCE CON SUCCESSO

ROTONDELLA. AL SALONE DEL GUSTO
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 26.11.14


 

ROTONDELLA - Esordio con successo per la pera Signora, nuovo Presidio Slow Food della Regione Basilicata, al X Salone internazionale del gusto e Terra madre, organizzato da Slow Food, Regione Piemonte e Comune di Torino in collaborazione con il Ministero delle politiche agricole. Grande la soddisfazione per i venti agricoltori dell’associazione “S. E. I. (Sostenibilità, Etica, Integrazione)” che, unitamente al Gal Cosvel srl, hanno avuto la possibilità di presentare al pubblico le produzioni di pera Signora tra cui la confettura extra, il nettare, le pere al naturale e quelle essiccate. Ha rendere noti i risultati della “spedizione torinese” è stato Domenico Dimatteo, presidente dell’associazione di Presidio che raggruppa aziende agricole di sei comuni del Basso Sinni (Colobraro, Nova Siri, Rotondella, San Giorgio Lucano, Tursi, Valsinni) custodi di oltre 500 piante di “Signora”. “Adesso il nostro intento – ha sottolineato Dimatteo – è quello di ampliare la tipologie dei trasformati al fine di individuare soggetti sempre più desiderosi di prodotti autentici. C'è una domanda in ascesa di prodotti particolari legati a prassi di lavorazioni antiche, capaci di rievocare ricordi di un tempo, nonché tutelare il patrimonio varietale locale. Le aziende del Presidio, pertanto, hanno adottato l’etichetta narrante di Slow Food per raccontare il proprio prodotto a 360 gradi. Di fatti, la qualità di un prodotto è una narrazione che parte dal territorio d'origine e comprende la tecnica di coltivazione, di trasformazione, i metodi di conservazione e le caratteristiche organolettiche e nutrizionali. La narrazione può restituire al prodotto il suo valore reale”. In programma vi è la presentazione del progetto Presidio al territorio ed alle amministrazioni comunali dell’area.

RISSA A MONTESCAGLIOSO. FERITO GRAVEMENTE ALLA TESTA UN RUMENO

VIOLENZA. IN CORSO LE INDAGINI DEI CARABINIERI

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 26.11.14

Una rissa ha coinvolto a Montescaglioso, nella giornata di ieri, attorno alle ore 13.30, alcune persone. Ad avere la peggio è stato un cittadino di nazionalità romena, di 32 anni. L'uomo, picchiato selvaggiamente al capo, è stato subito soccorso sul posto dello scontro ma le sue condizioni di gravità hanno richiesto l'intervento dei sanitari a bordo dell'eliambulanza del servizio di 118. Il romeno è stato, pertanto, trasportato in codice rosso direttamente al San Carlo di Potenza dove è stato sottoposto agli accertamenti del caso e poi ricoverato nel reparto di neurologia. Per il forte trauma cranico riportato la prognosi è di quaranta giorni. Sul luogo della rissa si sono recati prontamente i carabinieri della stazione di Montescaglioso che stanno conducendo indagini sia sul movente che ha scatenato lo scontro sia sulle persone coinvolte.

martedì 25 novembre 2014

LE “SIGNORE IN ROSSO” HANNO AFFASCINATO APPASSIONATI E NON SOLO


TURISMO. I BOLIDI DI MARANELLO HANNO FATTO SFOGGIO DI SE' FACENDOSI AMMIRARE

SUCCESSO DEL RADUNO DELLE FERRARI A MATERA

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 25.11.14





Avere 49 equipaggi ad un raduno di Ferrari è una cosa straordinaria. Abbiamo colto questo successo a Matera grazie al fascino della città dei Sassi, capitale della cultura 2019”. Lo ha detto Luigi Lavieri, presidente della Policoro corse veteran club, l'associazione di Policoro che ha organizzato, in collaborazione con la Camera di commercio materana, il raduno di bolidi di Maranello di domenica scorsa. “I ferraristi – ha continuato il nostro interlocutore – sono arrivati da ogni parte del Sud Italia: Foggia, Catanzaro, Salerno, Bari. Ma vi erano anche equipaggi lucani”. Le auto hanno fatto una bellissima mostra di se prima in via don Minzoni e poi sfilando per le vie della città tra la curiosità dei tanti che hanno voluto “toccare con mano” la “rossa” dei loro sogni. “Ma su tutte – ha specificato Lavieri - la più bella è stata lei, Matera. La città ha fatto da richiamo alle Ferrari. Tanto che abbiamo dovuto dire no a moltissime richieste. Difficile trovare una collocazione alberghiera”. Insomma gli organizzatori sono stati contenti della riuscita di una iniziativa che si ripeterà. E si ripeterà anche la collaborazione con la Camera di commercio. Il raduno di domenica scorsa, infatti, rientrava nella iniziativa camerale intitolata “Un motore per le imprese e per lo sviluppo del territorio”. Iniziativa a cui l'ente presieduto da Angelo Tortorelli ha voluto abbinare il Premio “Francesco Calculli”, dedicato ad uno dei pionieri locali della rete commerciale di autoveicoli. Ma torniamo alle Ferrari. Difficile dire quelle che sono piaciute di più. Tra tutte citiamo una Ferrari 330 Gte degli anni '70 ed i modelli Testa Rossa 512, Mondial, 550 Maranello, 360 spider, 612 “Scaglietti”, spider California. Ed i ferraristi sono rimasti impressionati dai Sassi nella loro visita guidata. Poi, tutti in fila sino al kartodromo La palomba per il pranzo e per una prova di abilità cronometrata. Per la cronaca, si è classificato primo Luigi De Gennaro, di Bari, davanti a Domenico De Mola, di Castellana Grotte, ed a Francesco Barbaro, di Francavilla in Sinni. Tortorelli ha, così, concluso: “Abbiamo vissuto una giornata dedicata ai motori di oggi e di domani, alle auto e agli studenti che dovranno far muovere l’economia con impegno, passione, creatività sulla strada delle competitività e dell’innovazione. La casa di tutti gli imprenditori sostiene questo processo mettendo in campo professionalità, servizi e opportunità con la rete di progetti messi in campo e che hanno coinvolti altri territori. Faremo tesoro dei suggerimenti venuti in questa giornata, sia dai ferraristi e sia dai giovani che sono la speranza e la forza di Matera capitale europea della cultura per il 2019”.



AD UNO STUDENTE DEL LICEO CLASSICO DUNI LA BORSA DI STUDIO FRANCESCO CALCULLI

Con il raduno delle Ferrari la Camera di commercio di Matera, presieduta da Angelo Tortorelli, ha organizzato nell'ambito della giornata “Un motore per le imprese e per lo sviluppo del territorio” anche il Premio Francesco Paolo Calculli. Una iniziativa ha coinvolto studenti che hanno frequentato nell’anno scolastico 2013 - 2014 le classi IV e V delle medie superiori. I partecipanti si sono cimentati sul tema: “Progetto di promozione per gli esercizi commerciali di Matera e del suo territorio connesso alla candidatura di Matera a capitale della cultura 2019”. La borsa di studio era dotata di 3000 euro. L’iniziativa, promossa dai figli Angelo e Antonio, è stata voluta per mantenere viva la memoria dell’imprenditore materano, deceduto nel 2013, che si è distinto per la sua attività commerciale proprio nel settore automobilistico. La commissione giudicatrice ha indicato nella graduatoria finale dal 1° al 5° posto: Rocco Mazzei (Liceo classico), che ha ricevuto 1.300 euro; Giuseppe Bellisario Taratufolo (Liceo scientifico) 1000 euro; Saverio Carlucci (Istituto commerciale Loperfido) 700 euro; a pari merito 4° e 5° classificato sono giunti Stefano Laterza (Liceo Classico) e Doriana Guida (Liceo artistico). “Domenica scorsa – ha detto Tortorelli - sarà ricordata per i “motori a mille” sulla strada dell’impegno, della passione e della voglia di riuscire per imprimere una svolta importante su obiettivi come la ripresa e il lavoro e Matera capitale europea della cultura 2019”. 

lunedì 24 novembre 2014

STUDENTI E PENDOLARI CHIEDONO UN VERO TERMINAL PER I BUS

SCANZANO JONICO. SONO IN CENTINAIA CHE, OGNI GIORNO, DEVONO ASPETTARE I MEZZI SOTTO OGNI TEMPO

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 24.11.14







SCANZANO JONICO - “Con quest'acqua e questo vento”, cantava una vecchia canzone. Che potrebbe adattarsi alla situazione a cui d'estate e d'inverno sono costretti quanti si spostano in pulman. Sotto il sole cocente o la pioggia battente od il freddo pungente nell'attesa del “bus dei desideri”. Il fatto è che da anni si parla, invano, di un terminal travel da ubicare nella cadente stazione ferroviaria occupata, per di più, da abusivi. La faccenda riguarda centinaia di viaggiatori. A cominciare dagli studenti che si recano ogni giorno a Montalbano Jonico o Marconia o Policoro o Nova Siri Marina per frequentare le scuole superiori. Ne abbiamo incontrati gruppi in piazza Zancanaro in attesa della “corriera” per Policoro ed altri nello spazio antistante la scuola media che aspettavano l'autobus per Montalbano Jonico. Ma non si tratta solo degli studenti pendolari. A rivendicare una sala di attesa, una biglietteria, la possibilità di servizi igienici decorosi, magari di un bar per un caffè, sono anche quanti utilizzano i pochi treni che ancora fermano qui o i pulman di grande percorrenza. Ed ecco una discrepanza. I mezzi che viaggiano per le citta del Nord, ad esempio della Inter Sai, si fermano, da qualche mese, nello spiazzo antistante il campo sportivo. Troppo pericoloso fermarsi davanti alla stazione di servizio Eni lungo la complanare sulla 106 Jonica. In quel sito, però, continua a fermarsi la navetta della Provincia che dal Metapontino raggiunge l'aeroporto di Bari Palese. Il pericolo non vale per tutti? Ma a prescindere dal posto dell'attesa il problema è l'assenza di una parvenza, almeno, di pensilina. Possibile che al Comune nessuno abbia pensato a questo problema? Problema già all'attenzione delle Giunte guidate da Mario Altieri e poi delle ultime guidate dal sindaco in carica Salvatore Iacobellis. Una speranza per il terminal travel nella stazione ferroviaria l'aveva fatta balenare l'ex assessore Antonio Ceruzzo, che circa 7 anni fa, fece redigere un progetto che fu presentato alla Regione. “Ma la Regione – ha spiegato Ceruzzo – ci chiese la titolarità o almeno un atto di comodato gratuito dello stabile rilasciatoci dalle Ferrovie dello Stato. Che non è arrivato. Il Comune ha in fitto la stazione. Un fitto improduttivo visto che la struttura, dopo essere stata utilizzata come uffici della società di riscossione Arit, ora è occupata da abusivi”.


IL SINDACO IACOBELLIS
“VEDO DUE SOLUZIONI PER RISOLVERE TUTTO”

SCANZANO JONICO - “Abbiamo due ipotesi di risoluzione del problema dell'attesa all'aria aperta dei pulman da parte di viaggiatori e studenti”. Lo ha detto il sindaco Salvatore Iacobellis dopo che gli abbiamo fatto vedere le foto dei ragazzi in piedi e delle signore sedute sui marciapiedi ad aspettare autobus. “Con le nuove norme dovremmo ottenere gratuitamente la proprietà della stazione ferroviaria. Che potremmo utilizzare per i treni e per i pulman a breve percorrenza. Per quelli a lunga percorrenza, invece, siamo in trattative col titolare di un'area adiacente alla Jonica per realizzare lì una struttura di attesa”. Ovviamente, è stato difficile per il primo cittadino dare dei tempi.

domenica 23 novembre 2014

ADESSO I REFERTI DEGLI ESAMI DI LABORATORIO ESEGUITI ARRIVERANNO SUL PC DI CASA

SERVIZIO ASM. GRATIS E NIENTE Più CODE PER IL LORO RITIRO

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 23.11.14

I referti degli esami di laboratorio eseguiti presso l’U. O. Patologia clinica e diagnosi di laboratorio della Azienda sanitaria di Matera potranno essere ricevuti sul proprio pc senza più code per il loro ritiro. Il nuovo servizio, gratuito, è stato avviato dall'Asm e verrà effettuato a richiesta con l'invio di una e – mail sull'indirizzo di posta elettronica fornito dall'utente. Sarà possibile fornire anche la e - mail del proprio medico curante, se quest’ultimo ha espresso il suo assenso. Le modalità con cui si concretizzerà il servizio sono le seguenti: 1) l’operatore Cup acquisisce la richiesta dell’utente, stampa il foglio di consenso e rilascia il promemoria con le credenziali utili alla consultazione;
2) l’utente riceve l’e - mail con l’avviso della disponibilità del referto e con il link di accesso allo stesso; accede al link trascritto nella mail e inserisce la parola chiave rilasciata alla prenotazione; visualizza il referto e seguendo le indicazioni lo stampa o lo salva. “Si tratta – ha detto Eustachio Vitullo, coordinatore dei laboratori analisi aziendali - della realizzazione di un progetto che tende ad assicurare la omogeneità del servizio di diagnostica di laboratorio, aumentandone l’efficacia e la prossimità all’utente, e che è frutto di un lavoro di squadra realizzato grazie al coinvolgimento dei servizi informativi aziendali e degli operatori del distretto”.


POLICORO. LASALANDRA E FRAMMARTINO CRITICI. IL SINDACO: “QUELLE PIANTE PERICOLOSE”


DECINE DI ALBERI ABBATTUTI ED ESPLODE LA POLEMICA

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 23.11.14

POLICORO - “Il Comune ha organizzato la festa... agli alberi”, ha attaccato Giovanni Lasalandra, del Movimento 5 stelle. Ed Ottavio Frammartino (Policoro è tua) ha aggiunto: “21 novembre festa degli alberi. Al sindaco Rocco Leone il premio speciale motosega 2014”. Ma il primo cittadino ha replicato: “Erano alberi pericolosi”. La querelle è scoppiata quando il Comune ha fatto abbattere circa 50 pini tra via Monte Bianco e via Fortunato e molti ficus tra via Brescia e le strade adiacenti. Così, per Lasalandra “ieri è stata la giornata più triste della città. Hanno tagliato pini che erano stati piantati 50 anni fa. Il Comune parla di tutela dell'ambiente e poi fa questi scempi. Per crescere, un albero ci mette 30 anni. Nessun pino era secco. Certo, li hanno selvaggiamente potati 2 – 3 anni fa quando hanno tagliato tutti i rami lasciando una chioma anormale. E le piante si sono piegate in modo anomalo. Ma non erano secche. E da nessuna parte del mondo si abbattono gli alberi per rifare i marciapiedi”. Ed ha concluso postando sul suo sito facebook la foto di uno dei pini con attaccato un cartello: “Vergogna”. Il sindaco Leone, però, ha replicato: “I pini di via monte Bianco erano diventati pericolosi tanto che alcuni giorni fa sono dovuti intervenire i Vigili del fuoco. Abbiamo rifatto la strada che era dissestata. Il taglio delle radici ha danneggiato le piante. Una stava cadendo. Se cade un albero e qualcuno muore la colpa poi non è del sindaco? Su via Brescia e le altre strade il problema era che i ficus hanno divelto i marciapiedi. Noi stiamo lavorando per rifarli ed abbattere le barriere architettoniche. Siamo una città verde ma quando serve, purtroppo, qualche albero bisogna sacrificarlo anche per dar ai disabili la possibilità di circolare liberamente”.

A CATANIA FRENATA DELLA LIBERTAS. IL LAMPO DI DIPINTO NON E' SUFFICIENTE

CALCIO A 5 DI A2. E' MANCATA LA CONVINZIONE DI FAR GOL
IL PRESIDENTE TODARO: “ANCHE UN PARI CI SAREBBE STATO STRETTO”

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 23.11.14

CATANIA C5 – LIBERTAS ERACLEA 2 – 1
CATANIA: Corvatta, Rizzo, Zamboni, Fantecele, Vieira, Ciadamitaro, Campisi, Di Maria, Milluzzo, Dalcin, Marletta, Miraglia. All. Chillemi.
LIBERTAS ERACLEA: Taibi, Zancanaro, Rispoli, Bavaresco, Bassani, Gerardi, Tamburrano, Dipinto, Persiani, Bello. All. Bommino.
RETI: 15' p. t. e 13' s. t. Fantecele; 19’ p. t. Dipinto.
ARBITRI: Scarpelli, di Padova; Lombardi, di Roma.
POLICORO - “Anche il pareggio ci sarebbe stato stretto. Lo hanno riconosciuto pure i nostri avversari. Se c'era una squadra che doveva vincere era la Libertas”. Aveva un diavolo per capello dopo la gara persa di misura, 2 – 1, a Catania, il presidente dell'Eraclea, Nicola Todaro. Che ha continuato: “Abbiamo sbagliato una grande serie di occasioni, abbiamo colpito due pali interni, e, su una loro ripartenza, il loro vantaggio, immeritato”. Occasioni fallite, tiri addosso al portiere: perchè? “Perchè ci manca la convinzione nel fare gol. Per me è questione di convinzione”. Che potrà arrivare con la cura del mister Angelo Bommino, uno che a perdere non ci sta. Da notare la continuità in zona gol di Patrick Dipinto, già una convocazione in nazionale per lui. Rimane il dubbio amletico: dove potrà arrivare la formazione rossonera? Todaro non si è sbilanciato: “A salvarsi al più presto. Poi, tutto quel che arriverà sarà bene accetto”. Ovviamente, la sconfitta di Catania farà riflettere Bommino e “truppa” a lui affidata. I problemi appaiono una rosa ristretta, dopo che Osvaldo Stigliano è tornato al Matera, ed il pericolo infortuni, sempre dietro l'angolo, che potrebbe aggravare le cose. E si sente l'assenza di un terminale del gioco, uno che di mestiere fa i gol, un pivot. Problemi che, probabilmente, tenterà di risolvere la società nel mercato invernale.

sabato 22 novembre 2014

QUARANTA FERRARI NELLA CITTA' CAPITALE. UNA “GARA” PER PARTECIPARE

RADUNO. INIZIATIVA DELLA CAMERA DI COMMERCIO IN COLLABORAZIONE CON POLICORO CORSE

LAVIERI: “ABBIAMO DOVUTO DIRE NO AD ALTRETTANTE RICHIESTE”

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 22.11.14


MATERA – Quaranta automobili Ferrari circoleranno domani, 23.11.14, tutte insieme, nella capitale della cultura 2019 per il raduno organizzato dalla Camera di commercio in collaborazione con il Policoro corse veteran & sport club ed il patrocinio del Comune. E la città dei Sassi ha colto un successo inaspettato. “Tanto che – ha dichiarato il presidente della Policoro corse, Luigi Lavieri – abbiamo dovuto dire di no ad almeno altrettante richieste di iscrizione. Troppo piccola via don Minzoni, dove, dalle 8.30 alle 10, ci saranno la punzonatura, la consegna dei budge identificativi e del programma della giornata. Poi, abbiamo avuto difficoltà a trovare un albergo che potesse ospitare tutti gli equipaggi e custodire in sicurezza i bolidi rampanti. In molti arriveranno stasera ma hanno dovuto provvedere da se alla sistemazione alberghiera. Il dato vero è che, rispetto ai raduni del passato, la notizia di Matera capitale della cultura 2019 ha fatto da richiamo fortissimo”. Così, dopo gli incontri istituzionali nella sede dell'ente camerale, via alla visita guidata negli antichi rioni di tufo. Prima di riprendere a guidare per un breve giro nella città ed il transfert verso la pista La palomba. Qui sono previsti il pranzo, la consegna di souvenir – ricordo, e la prova di abilità cronometrata, la parte sportiva del raduno, e le premiazioni. “Anche se – ha spiegato Lavieri – il “pezzo forte” della giornata sarà la visita di Matera, patrimonio Unesco. I ferraristi arriveranno dal Centro e dal Sud Italia per questo. Il successo ottenuto ci spinge ad impegnarci a ripetere l'iniziativa, superando i problemi logistici, per la primavera prossima”. Tra le auto che faranno strabiliare gli appassionati figureranno una Ferrari 330 Gte degli anni Settanta consegnata al proprietario dall’indimenticabile Enzo “Drake’’ Ferrari direttamente a Maranello, e poi una miriade di rosse, gialle, bianche, nere e blu realizzate negli ultimi 30 anni: i modelli 398, 328, 208, 340, 355, Testa Rossa 512, Mondial, 550 Maranello, 360 spider, fino alle 612 “Scaglietti” quattro posti, alla spider California, ed alle 456 Gt, 430 e 458. “Il raduno di Ferrari a Matera - ha dichiarato il presidente della Camera di commercio, Angelo Tortorelli - rappresenta un ulteriore contributo alla promozione del territorio e alle sue risorse turistiche, volgendo l’attenzione anche al settore del motorismo e del collezionismo di qualità. Un appuntamento che accresce il lavoro di rete, portato avanti con Mirabilia, che vede coinvolti dieci enti camerali che operano su città e territori patrimonio dell’Unesco, e che si aggiunge a quanto dovrà essere realizzato per Matera capitale europea della cultura 2019”

ATTIVITA' DI ASSISTENZA PER I DISABILI

SERVIZIO CIVILE. IL PROGETTO E' DELL'ASM

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 22.11.14

Un progetto di Servizio civile – Garanzia giovani, “Diversamente insieme: da situazioni d’isolamento all’impegno civile”, predisposto dalla Asm, è rientrato nel bando pubblicato dal Dipartimento della gioventù e del servizio civile nazionale. Il progetto è rivolto a giovani che abbiano compiuto 18 anni e non superato i 28, che si trovano fuori dal mondo del lavoro e sono a bassa scolarità (in possesso della 3° media e al di fuori dei processi educativi e di apprendimento) e che si sono registrati al programma “Iniziativa occupazione giovani”, in data antecedente alla presentazione della domanda. I requisiti richiesti sono pubblicati sul sito www.asmbasilicata.it. I selezionati saranno impegnati in attività di assistenza ed accompagnamento a disabili in situazioni di isolamento, al fine di costruire una rete di appoggio attorno agli stessi. Gli interessati potranno presentare domanda in formato cartaceo, a mezzo raccomandata o a mano, all’Ufficio protocollo dell’Azienda in via Montescaglioso a Matera entro e non oltre le ore 12.30 del 15 dicembre 2014, presentando gli allegati 2 e 3 del Bando, pubblicati sul sito aziendale, unitamente al curriculum vitae in formato europeo, alle fotocopie dei titoli posseduti, alla fotocopia della carta di identità e ad ogni altra documentazione ritenuta significativa. Il progetto si svilupperà nei comuni di Bernalda, Ferrandina, Grassano, Matera e Montescaglioso e prevederà l’impiego di un giovane volontario per ciascuna sede. Sono coinvolti nell'iniziativa l'associazione Persone Down di Matera e la Confraternita Misericordia di Grassano. Per informazioni è possibile contattare i numeri telefonici: 0835 / 253658 e 329 / 5832749 - 564 o gli indirizzi e - mail: Anna.Russo@asmbasilicata.it e VCilla@asmbasilicata.it.

DALLA BASILICATA SECCO NO ALLA COSTRUZIONE DEL DEPOSITO NAZIONALE DI SCORIE NUCLEARI

SCANZANO J. IL 3 GENNAIO LA SOGIN DOVRA' PUBBLICARE L'ELENCO DEI SITI

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 21.11.14

SCANZANO JONICO - “Deposito delle scorie nucleari d'Italia in Basilicata? Grazie, no”. Un rifiuto ribadito in un convegno con cui l'associazione ScanZiamo le scorie, nata in quel 13 novembre 2003 in cui il Governo Berlusconi decretò il cimitero atomico a Terzo Cavone, ha inteso ricordare quella battaglia pacifica e civile. Che costrinse il Consiglio dei ministri dell'epoca a fare marcia indietro. “No” all'unisono da Donato Nardiello, presidente dell'associazione organizzatrice; Salvatore Iacobellis, sindaco del centro jonico; Pino Lacicerchia, suo alter ego di Craco; Vito Di Trani, primo cittadino di Pisticci; Gennaro Labollita, numero 1 dell'amministrazione di San Giorgio Lucano. Ed anche Massimo Scalia, docente di fisica a La Sapienza di Roma, già al fianco di Scanzano e della Basilicata contro la scelta del novembre 2003 della Sogin, la spa pubblica deputata alla individuazione del sito dove il Deposito dovrebbe sorgere, ha sostenuto che la nostra regione “ha già dato”. Pur evidenziando che un Deposito, come da intesa europea, l'Italia lo dovrà pur costruire. Ed in tempi stretti. Il 3 gennaio prossimo la Sogin dovrà pubblicare l'elenco dei siti idonei d'Italia. Poi, però, si passerà ad una fase nuova rispetto alla “scelta di Scanzano Jonico”: quella delle autocandidature. Regioni e Comuni, cioè, potranno avanzare proprie disponibilità. Ci saranno, è stato chiesto a Scalia? E qui la risposta è stata sorprendente per l'uditorio: “Con molta probabilità si. Con il Deposito si parla di contribuzioni sostanziose da parte dello Stato. Io spero che le autocandidature, se ci saranno, siano dettate da responsabilità verso i territori e l'ambiente e non da mera acquisizione di soldi”. Sicuramente, però, non ci saranno “avance” dalla Basilicata. Dove sembrano pronti a rifare “un'altra Scanzano”, se fosse necessario. “Un fischio – ha detto Nardiello – e tutti i centomila che sfilarono contro il Governo Berlusconi nel 2003 sarebbero pronti a scendere di nuovo in piazza”. Ha moderato i lavori del convegno il giornalista della Gazzetta, Filippo Mele, che seguì la protesta di 11 anni fa e che ha proposto di cambiare il nome di Scanzano Jonico in Scanzano della battaglia e di istituire un albo degli amici illustri del Comune metapontino da far firmare, per primo, proprio a Scalia.

A POLICORO. SI PARLA D'ENERGIA E CAMBIAMENTI IN UN CONVEGNO
POLICORO – L'anniversario della protesta antinucleare di Scanzano Jonico e del Metapontino, organizzato da ScanZiamo le scorie, continuerà oggi con un incontro al Liceo Fermi. Dalle 10.30 si parlerà di “Energia e cambiamenti climatici”. Interverranno la docente Pompea Lopatriello ed il vicepresidente dell'associazione organizzatrice Antonello Bonfantino. Relazione del fisico Massimo Scalia, docente all'università La sapienza di Roma. Coordinerà i lavori il giornalista Gianluca Pizzolla.

LITIGIO PER MOTIVI PASSIONALI. ROMENO FERISCE CONNAZIONALE


POLICORO. L'UOMO E' STATO ARRESTATO DAI CARABINIERI DOPO AVER COLPITO CON UN COLTELLO DA CUCINA IL RIVALE

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 20.11.14

POLICORO – Un uomo, Daniel Constantin Prohozescu, 32 anni, di nazionalità rumena, con precedenti di polizia, è stato arrestato in flagranza di reato dai carabinieri della locale Compagnia con le accuse di tentato omicidio nei confronti di un connazionale e di porto abusivo di coltello di genere vietato. A scatenare la violenza i “fumi” dell'alcool ed i complimenti galanti rivolti alla sua convivente durante una cena. Il fatto è avvenuto domenica scorsa. Attorno alle 23 un equipaggio del 112 si è recato in un’abitazione di via Fiume, nel centro della città, ove era stata segnalata una lite finita a coltellate. Gli uomini dell'Arma hanno constatato la presenza di due fratelli rumeni di cui uno aveva la testa ed il volto insanguinati dopo un’aggressione a colpi di coltello da parte di un connazionale residente a poca distanza. Ed i carabinieri, dopo aver chiamato il 118, che ha trasportato il ferito in ospedale, hanno identificato l’aggressore. L'uomo, interrogato, ha fornito indicazioni utili alla ricostruzione della vicenda consentendo il rinvenimento ed il sequestro di un coltello da cucina con la lama lunga 29 cm di sua proprietà, già nascosto in un un tombino fognario. Gli investigatori, così, hanno potuto ricostruire l'accaduto. Domenica sera il feritore e la sua convivente erano stati invitati a cena a casa dei due fratelli per un compleanno. Nel corso della festa, però, complice l'elevato consumo di alcool, uno dei fratelli ha rivolto attenzioni alla donna. Da qui un acceso diverbio ed una colluttazione tra i due e l'aggressore, rimasto ferito. Prohozescu, allora, dopo essersi allontanato con il suo nucleo familiare dall’abitazione degli “amici”, si è recato a casa sua e, dopo essersi armato del coltello, è tornato dai due fratelli ferendone più volte uno alla testa e al volto. La vittima, dopo le prime cure all’ospedale di Policoro, è stata trasportata al San Carlo di Potenza in prognosi riservata. Alle 4 di lunedì scorso il feritore è stato arrestato e tenuto sotto controllo dai carabinieri nel reparto di chirurgia generale dell'ospedale jonico dove era stato ricoverato per le lesioni a sua volta riportate con una prognosi di dieci giorni. Ma martedì scorso, dopo le sue dimissioni, è stato accompagnato nella Casa circondariale di Matera su disposizione del sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale materano, Salvatore Colella.


SE LA VIOLENZA NASCE PER I “FUMI” DELL'ALCOOL
GLI ABUSI E I RISCHI
POLICORO – Capita spesso che le forze dell'ordine, segnatamente, nel caso, i carabinieri della locale Compagnia, indichino nelle conseguenze di “bevute” lo scatenarsi di fatti di cronaca. Fatti gravi, come un tentato omicidio. A sentire gli uomini dell'Arma, cioè, l'alcool, consumato in dosi eccessive, non pare essere un buon consigliere. Anzi, è un cattivo consigliere. Sia per le conseguenze a lungo termine sulla salute sia per quelle a breve termine derivanti dal guidare un'auto, manovrare macchinari, rapportarsi agli altri. E, badate bene, qui non si tratta di rumeni o di albanesi o di italiani. Il consumo di alcool in dosi superiori a quelle consentite scatena la violenza per “futili motivi” in soggetti di qualsiasi nazionalità.