martedì 9 dicembre 2014

ADDIO A MANGO. LA RONDINE E' VOLATA VIA

SE N'E' ANDATO CANTANDO NELLA “SUA” BASILICATA

A POLICORO MANGO STRONCATO DA UN INFARTO DURANTE IL CONCERTO




LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 9.12.14



La Basilicata è sotto shock. La regione ha perso la sua voce più nota al mondo. Ma l'Italia intera dello spettacolo è preda dello sconforto. La morte di Pino Mango, il cantautore di Lagonegro, a Policoro, a 60 anni, mentre si esibiva in un concerto di beneficenza a favore dei bambini dell'Africa, nella sua Lucania, ha colpito i suoi fan, la gente di Basilicata, il mondo della canzone nazionale. Mango si è sentito male attorno alle 0.40 di ieri. Accompagnato dai suoi orchestrali, tra cui il suo amico fraterno Rocco Petruzzi, stava cantando la sua canzone più celebre, “Oro”. Le 2500 persone presenti nel Palercole cantavano con lui quando egli ha alzato la mano destra dal pianoforte ed ha detto “Scusate...”. Ed ha smesso di suonare. I musicisti che l'accompagnavano si sono subito avvicinati a lui. Sul grande palco sono saliti gli uomini della protezione civile ed i medici che erano in sala. La gente ha capito che non si trattava di un semplice malore. Il pubblico è rimasto attonito, col fiato sospeso. Tra i primi a prestare soccorso al cantante il dottor Enrico Mascia, ammiraglio del corpo sanitario della Marina militare: “E' sembrato subito chiaro dagli elementi clinici che si trattava di qualcosa di grave. Con me c'erano altri colleghi. Sono state immediatamente attuate le manovre salvavita del caso, massaggio cardiaco prolungato e respirazione bocca a bocca. Sino a quando è arrivato il 118. E, dopo i primi tentativi di rianimazione dietro al palco, la corsa verso il pronto soccorso dell'ospedale di Policoro”. Dove sono stati praticati altri tentativi di rianimazione sino alle 2.30 quando il grande cuore di Pino Mango ha cessato definitivamente di battere. Un devastante infarto lo ha portato via. Tra la disperazione della moglie, Laura Valente; dei figli Filippo e Angelina; di Petruzzi; del suo tour manager, Giandomenico Parente; dei dirigenti dell'Associazione World of colors, organizzatori del concerto a favore dei bambini poveri della Guinea Bissau. Ed appena la tragica notizia si è diffusa davanti all'ospedale si è raccolta una folla di cronisti, cameramen, fotografi, gente comune. Alle 11, il carro funebre ha lasciato l'ospedale di Policoro, tra gli applausi dei presenti, diretto a Lagonegro, dove è stata allestita la camera ardente. Ovviamente, la notizia della scomparsa del cantautore lucano ha fatto subito il giro d'Italia e della Basilicata, la terra dove era nato, dove viveva e che amava. A Policoro in tanti hanno ricordato quando, nel novembre del 2003, egli venne nel Metapontino per protestare contro il deposito nucleare a Scanzano Jonico. Ed il maestro Gaetano Di Matteo ha esposto a Nova Siri Marina una sua opera in omaggio al “poeta della Basilicata”. Ma tante sono le iniziative che si preannunciano per ricordare uno dei figli più grandi della terra di Lucania. Così, ha dichiarato Maria Teresa Prestera, vicepresidente della associazione organizzatrice dell'evento a favore dei bambini africani: “Mango è morto facendo quello che amava di più, cantando davanti al suo pubblico la sua canzone preferita. Per noi se n'è andato un amico fraterno, il testimonial di Worl of colors”. E sulla pagina ufficiale di facebook del cantante lo staff ha postato questo link: “La nostra rondine è volata via nel cielo sbagliato... . Pino resterai sempre nel nostro cuore perché come cantavi qualche anno fa Non moriremo mai, il senso è tutto qui”.

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