POLICORO. TARSIA (CITTADINANZATTIVA) E
DE ROSA (UGL SANITA') INTERVENGONO SULLE CARENZE DELL'OSPEDALE
LA
GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 4.12.14
POLICORO
– “L'aggressione al primario del pronto soccorso dell'ospedale
Giovanni Paolo II°, Rocco Di Leo, è inaudita ed ingiustificabile.
Ma discende dalle gravi carenze dell'importante struttura a servizio
dell'arco jonico appulo – calabro – lucano. Non sono possibili,
come abbiamo verificato quest'estate ed anche in questi giorni, 12
ore di attesa da parte dei pazienti”. Lo ha detto Maria Antonietta
Tarsia, segretaria regionale di Cittadinanzattiva, all'indomani
dell'ennesimo fatto di cronaca nera accaduto nel nosocomio del
centro jonico. Sulla stessa lunghezza d'onda anche Michele
De Rosa, segretario regionale dell'Ugl sanità di Basilicata. Ma ecco
ancora Tarsia che
sembra replicare alla Asm: “Occorre dotare ognuno dei tre turni di
due medici al posto di uno soltanto, come avviene ora. E va ridotta
la lunghezza di quello notturno dalle 12 ore attuali con la
possibilità di prosecuzione in mancanza dell'arrivo del medico del
turno successivo. Va nominata, ed è assente da circa 4 anni, una
caposala. Ed occorre adeguare il numero di infermieri ed ausiliari.
Di più. Il pronto soccorso di Policoro è attivo solo sulla carta
perchè l'Obi (Osservazione breve intensiva) non è mai entrata in
funzione per la carenza di medici e paramedici”. Ma l'elenco delle
doglianze non è finito: “Il posto di Polizia, istituito dopo
l'aggressione ad un altro medico, il dottor Pasquale Suriano nel
settembre 2013, è distante dal “cuore” del Ps. Va spostato lì
dove attendono pazienti e familiari. Poi, se l'agente di Polizia è
presente solo dalle 8 alle 14 a cosa serve? Il posto di Polizia deve
funzionare 24 ore su 24. Così, una guardia giurata deve stazionare
nella struttura di emergenza – urgenza”.
“Quello verificatosi a Policoro – ha aggiunto De Rosa (Ugl) - è
un episodio deprecabile. Numerosi sono stati gli episodi di violenza
in un nosocomio in cui i cittadini si recano per curarsi e non per
assistere ad aggressioni verso il personale medico e infermieristico
costretto a svolgere il proprio lavoro in emergenza e operando sempre
in condizioni difficili. Per noi, non se può più. Né vogliamo
aspettare che ci scappi il morto. Auspichiamo di non ritrovarci più
a commentare fatti simili invitando la Direzione Asm a far pervenire
richiesta al prefetto di Matera affinché rafforzi i servizi di
sorveglianza potenziando il già esistente posto fisso di Polizia
attivandolo 24 ore su 24”.
IL DIRETTORE
SACCO
“NESSUNA RELAZIONE CON CARENZA DI
RISORSE”
POLICORO
– Due interventi consecutivi dell'Asm, ieri, dopo l'aggressione al
dr. Rocco Di Leo, primario del Pronto soccorso del locale ospedale.
Nel primo, il dg Andrea Sacco, ha sostenuto che “non vi è alcuna
connessione tra l'aggressione subita dal responsabile del Ps di
Policoro e l'asserita carenza di risorse economiche e di personale”
ma che si tratta di “un episodio imprevedibile”. Nel secondo la
stessa Asm ha comunicato che “per fronteggiare le carenze organiche
al Ps è stato disposto l'invio di telegrammi ai candidati del
concorso di medicina d'urgenza, che sarà espletato nelle prossime
settimane, per richiedere la disponibilità a ricoprire in via
straordinaria incarichi temporanei”.
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