POLICORO. QUELLO OPERANTE NELLA CITTA'
JONICA E' IL TERZO OSPEDALE DELLA REGIONE PER NUMERO DI RICOVERI
SONO STATI AGGIUNTI NUOVI REPARTI E
SERVIZI AL “GIOVANNI PAOLO II”
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 10.1.15
POLICORO - “Questo è un ospedale in
progress con nuovi reparti e servizi. E sono stati assunti nuovi
medici. Il tutto impegnando gli stessi fondi dell'anno precedente”.
Lo ha detto il direttore sanitario del Giovanni Paolo II, Francesco
Dimona, ieri, nel corso di un nostro “sopralluogo” nel terzo
ospedale per numero di ricoveri della Basilicata. La nostra
impressione è stata quella di una struttura ordinata, funzionale,
pulita. A differenza che in altre occasioni del passato. Così, siamo
stati dapprima nel nuovo reparto di otorinolaringoiatria, sei posti
letto, responsabile Giacinto Asprella Libonati. Già svolte sedute
operatorie in questa branca della medicina. E le attività
ambulatoriale vengono già erogate. Con Asprella lavorano gli
specialisti Giuseppe Schiraldi e Giuseppe Francesco Martino. Aperti
anche altri servizi. Come quello di elettroencefalografia. “In tre
mesi – ha detto il nostro interlocutore - abbiamo effettuato circa
90 prestazioni. Da lunedì, inoltre aprirà il nuovo servizio di
Terapia anticoagulante orale con prelievi e visite di sorveglianza
anticoagulante. Servirà a decongestionare la sala prelievi del
laboratorio di analisi diretto da Giovanni D'Onofrio”. Ed eccoci,
dopo l'arrivo nel “gruppo” anche del direttore amministrativo
Rocco Ierone, nella nuova fisiatria. Gli ambienti sono stati
ristrutturati dopo l'intervento, il 26 febbraio scorso, dei
carabinieri del Nas. “Ora – ha spiegato Ierone – è tutto ok, a
norma”. E l'“odore” del nuovo è parso evidente. In questo
reparto, altresì, a breve saranno erogate anche le prestazioni di
laserterapia sospese mesi fa per problemi alla strumentazione. Novità
finite? No, ecco i nuovi ambienti del reparto di ortopedia, 16 posti
letto. “Ed in più - ha spiegato il direttore sanitario – sono
stati assunti nuovi medici: due al pronto soccorso, uno in
rianimazione, due per otorino. E siamo in attesa dei concorsi per gli
infermieri ed il personale ausiliario”. Il miglioramento e
l'aumento delle prestazioni, ovvio, ha portato maggiore utenza. Così,
nel reparto di medicina, diretto da Emanuele Paolicelli, i posti
letto sono tutti occupati con 5 ricoverati “ospitati” in altri
reparti. Insomma, che voto darebbe Dimona al “nuovo” ospedale di
Policoro? “Non posso dare voti. Sono di parte. Quando andrò via,
però, mi piacerebbe che il Giovanni Paolo II ricevesse il voto più
alto possibile dall'utenza”.
LA
STRUMENTAZIONE VA COMPLETAMENTE CAMBIATA
MA IL CENTRO DI OSTEOTRISSIA E' CHIUSO
DALL'AGOSTO 2010
POLICORO – Per nuovi reparti e
servizi che aprono nell'ospedale Giovanni Paolo II c'è un “Centro”
che è stato dimenticato: quello di osteotrissia con onde d'urto,
molto apprezzato dai pazienti con artrosi e reumatismi, chiuso
dall'agosto 2010. Perchè? “Perchè – hanno affermato il
direttore sanitario Francesco Dimona e quello amministrativo Rocco
Ierone – la strumentazione va completamente cambiata. Non serve
sostituire la parte rotta. Sarebbe come cambiare un pezzo in un'auto
che ha carrozzeria ed impianti vecchissimi, a rischio”. E la nuova
strumentazione costa. Ed i bilanci di Asl e strutture ospedaliere
debbono “viaggiare”, ci è stato spiegato, con “isorisorse”,
vale a dire utilizzando gli stessi soldi dell'anno precedente, non un
euro in più. Chissà, tuttavia, se la Asm, fra tante economie di
bilancio, non riesca a riaprire il Centro di osteotrissia ad onde
d'urto di Policoro.
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