DOPO LA DENUNCIA. ASSOLTA PERCHÈ IL
FATTO NON SUSSISTE
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 13.2.15
MATERA – La donna residente a Matera
ma domiciliata a Biella, accusata nei mesi scorsi di essere stata per
17 anni una falsa cieca e di aver truffato all'Inps 150mila euro, non
vede per davvero. Lo ha stabilito il tribunale della Città dei Sassi
che ha sottoposto a giudizio l'indagata, L. T. S., 55 anni,
assolvendola già nell'udienza preliminare dall'accusa di truffa
aggravata con formula ampia: “Il fatto non sussiste”. Era stata
la Guardia di finanza della città piemontese ad accusare la donna
dopo aver registrato filmati in cui si vedeva la signora andare a
passeggio per le strade cittadine, a prendere l’aperitivo con le
amiche, a fare la spesa al supermercato, a leggere i numeri del
lotto. Spesso, da sola. La notizia fece il giro d'Italia finendo il
14 novembre scorso sulla stampa e sulle televisioni locali e
nazionali. Ora, però, le accuse sono state ribaltate. Secondo quanto
accertato dal tribunale di Matera L.T.S. soffre di "retinite
pigmentosa". Si tratta di una malattia genetica di cui
soffrirebbero anche altri suoi parenti. Le fiamme gialle,
probabilmente, sono state tratte in inganno dal fatto che la donna
percorrendo ogni giorno lo stesso tragitto lo ha imparato a memoria.
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