“FATE COME I BENEDETTINI”

CARITAS. SE NE E' DISCUSSO IN UN CONVEGNO. AUSPICATA UN'IMPRESA IN BASILICATA CAPACE DI GUARDARE ALLA TERRA E NON AL PETROLIO

IL MODELLO DEI MONASTERI PUO' APPLICARSI ALL'IMPRESA VALORIZZANDO L'UOMO

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 9.2.15

 

  

MATERA - “Alle imprese oggi serve applicare il metodo benedettino se vogliono competere nel rispetto della dignità umana”. E' il sunto del convegno svoltosi nella sede della Caritas diocesana, “La tenda” di via Cappuccini 15, su “Fare impresa oggi: il metodo benedettino”, su organizzazione di Pastorale sociale e del lavoro (PSL) della diocesi di Matera - Irsina, Progetto Policoro, e Caritas. Ha presieduto l'arcivescovo Salvatore Ciliberti. Ha aperto i lavori don Antonio Polidoro, responsabile della PSL, che ha sottolineato “la necessità per le aziende di focalizzare la loro attenzione sull'uomo. Fiducia reciproca e senso di appartenenza salvaguardano l'interesse dell'impresa e quello collettivo”. Una lectio magistralis sul tema è stata tenuta da padre Luigi Gioia, benedettino di Scanzano Jonico ed insegnante nel Pontificio Ateneo Sant’Anselmo di Roma, che coordina un progetto con l’Università di San Gallo (Svizzera) in “Strategy and international management”. “Mentre le imprese – ha detto don Luigi – durano 2 - 3 generazioni i nostri monasteri sembrano durare per sempre : inspiegabile per gli studiosi. Ma il “segreto” è nella regola “Ora et labora”. La sinergia tra i singoli che valorizzano le proprie qualità mettendole al servizio della comunità sono la garanzia per prodotti (artigianato, agricoltura) che sono sempre più richiesti dai consumatori”. All'incontro ha portato la sua testimonianza Nunzio Scarnato, di Scanzano J., agricoltore, che ha confermato come famiglia, rispetto della natura, umanità verso i lavoratori, siano garanzia di stabilità per l'azienda. E Don Filippo Lombardi, direttore della Caritas diocesana, ha auspicato una “impresa Basilicata” capace di guardare alla terra e non al petrolio facendo propri i principi evangelici e benedettini.