FERRANDINA. LA
SENTENZA DI PRIMO GRADO DELLA CORTE DEI CONTI. NEL 2007 IL SINDACO
FAVORI' DOMENICO LATEGANA
LA GAZZETTA DEL
MEZZOGIORNO 25.2.15
FERRANDINA
– Illegittimo conferimento di incarico dirigenziale. Per questo il
sindaco in carica all'epoca dei fatti, 2007, dovrà pagare al Comune
da egli amministrato 7.257 euro. Ed il primo cittadino del caso è lo
stesso alla guida oggi dell'ente locale, il sen. Saverio D'Amelio,
politico di lungo corso. Il dipendente in questione, Domenico
Lategana, dovrà pagare 14.514 euro. Salvo ricorso in appello
trattandosi di una sentenza di primo grado emessa dalla Sezione
giurisdizionale della Corte dei conti della Basilicata. La sentenza
ha origine dalla chiamata in giudizio di D'Amelio e Lategana da parte
della Procura contabile con la richiesta di “condanna al pagamento
in
favore dell'ente di 30.842,10 euro di risarcimento per il danno
sofferto per l'illegittima condotta amministrativa del primo
cittadino e del responsabile di area Cat. D3 nel conferimento di un
incarico dirigenziale a quest'ultimo”. Dal dispositivo si evince
che “D'Amelio il 31 gennaio 2007 firmò un decreto con cui venivano
riconosciute a Lategana alcune funzioni dirigenziali”. Il tutto
venne fuori da una verifica delle retribuzioni del personale
effettuata nel 2008. Venne rilevato “come la retribuzione percepita
da Lategana nel 2007 non corrispondesse alle funzioni svolte di
responsabile di posizione organizzativa con funzioni “dirigenziali”
quanto a quelle di un vero e proprio dirigente. Tanto sulla scorta
del decreto firmato da D'Amelio”. Analoga anomalia non si rilevò
nel 2008 essendo stato Lategana comandato presso l'A.A.T.O.2 di
Matera. Per la Procura contabile “il tessuto normativo –
legislativo non poteva in alcun modo consentire l'attribuzione di una
“qualifica dirigenziale” a Lategana non essendovi in pianta
organica alcun riferimento ad un posto di dirigente, vacante o meno”.
Pertanto, il procuratore ha ritenuto indebita, ingiustificata, e
dannosa per l'ente l'erogazione degli emolumenti stipendiali
dirigenziali in favore di Lategana. Il
danno, quantificato in 30.842,10, è quello derivante dalla
differenza tra quanto percepito dal dipendente “dirigente”
(illegittimamente) e quanto dovuto per la qualifica professionale
effettivamente rivestita. L'accusa,
perciò, ha chiesto la condanna al risarcimento del danno di
30.842,10 nella misura di 1/3 a carico del sindaco e di 2/3 a carico
del funzionario. A
fronte di tali contestazioni sia D'Amelio sia Lategana si sono
costituiti nel giudizio contestando l'atto accusatorio ed invocando
l'assoluzione da ogni addebito. Ma la Sezione giurisdizionale ha dato
ragione alla Procura accertando, però, un “danno oggetto di
doveroso risarcimento pari a 21.771 euro da imputare per 1/3 a carico
di D’Amelio (7.257) e per 2/3 a carico di Lategana (14.514)”.
IL SUO
COMMENTO
“SONO STATO VITTIMA DI UNA
MACCHINAZIONE”
FERRANDINA
- “Le sentenze non si discutono, si applicano. Ma questa ennesima
condanna della Corte dei conti (l'altra, in appello, a pagare 100mila
euro al Comune è del settembre 2014, ndr) mi ha lasciato tanta
amarezza. Sono stato vittima di una macchinazione interna al Comune”.
Lo ha dichiarato il sindaco, sen. Saverio D'Amelio, quando gli
abbiamo chiesto un commento sulla sentenza relativa al conferimento
nel 2007 di un incarico dirigenziale considerato illegittimo. “Sono
stato condannato – ha spiegato il primo cittadino - nonostante
abbia documentato il mio corretto operato. L'appello? Devo pagare
7.257
euro.
Se faccio ricorso dovrò darne altrettanti al legale. Forse,
rinuncerò”.
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